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da Manhattan a Bagdad
LA FORZA DEL POPOLO DELLA PACE: da Manhattan a Bagdad
di elisabetta caravati
VARESE E DINTORNI: conferenza dal titolo da Manhattan a Bagdad
La chiesa ed il palazzo comunale ad Ispra, il paese sulla sponda lombarda
del lago Maggiore dove sono nata, non sono molto lontani; accade cosi' che
dalla sala consiliare si allunga lo sguardo e dalla grande vetrata del
palazzo, si aspetta che tutte le luci della chiesa siano spente prima di
iniziare la conferenza. Non ci sono bandiere della pace ne' al portone
della chiesa ne' affacciate ad una delle tante finestre della grande villa
che e' oggi il municipio; ma anche chi ha partecipato alla via crucis vuole
poi ascoltare Franca Sciuto.
Franca Sciuto e' stata presidente mondiale di Amnesty International ed e'
oggi esperta di diritti umani presso l'ONU; percio' cerca di spiegarci,
senza prendere le difese di alcuno, e cerca di aiutarci a capire anche le
difficolta' concrete in cui oggi l'ONU si trova.
A Manhattan, oltre alle torri, sono "cadute" tutte le certezze di quell'
Occidentale che, prepotentemente credeva, dopo la "caduta" del muro di
Berlino, di poter proseguire la sua globalizzazione incurante del resto del
mondo. Il mondo arabo-islamico ha visto "cadere", insieme alle torri, la
supremazia statunitense; nulla e' iniziato l'11 settembre, secondo loro, ma
e' stato solo un proseguire in quel gioco al massacro di un colpo dato - un
colpo ricevuto.
C'e' una lunga e difficile strada che parte da Manhattan ed arriva a
Bagdad. Per camminare lungo questa strada la prima cosa che l'Occidente
deve fare e' capire. Ascoltare e capire un mondo diverso dal nostro; un
mondo che odia quell'Occidente che dal tempo della colonizzazione ha fatto
e disfatto sempre e tutto senza considerare minimamente cio' che loro del
mondo arabo-islamico avrebbero voluto. Se due fondamentalismi (quello
occidentale e quello arabo) si scontrano non ci sara' piu' la possibilita'
di alcun dialogo. Loro, gli iracheni, non chiedono che una pseudodemocrazia
venga a sostituire la dittatura di Saddam; loro, gli iracheni, chiedono di
essere ascoltati e capiti. Nessuna democrazia puo' essere portata da chi
non rispetta le regole dei diritti umani internazionali. L'Europa - ci
spiega Franca Sciuto - non deve assumersi un ruolo di sudditanza nei
confronti degli USA; l'Europa, grazie alla storia che ha alle spalle, deve
almeno tentare di capire il mondo arabo-islamico; altrimenti tutto cio' che
e' stato costruito dalla fine della seconda guerra mondiale ad oggi, crollera'.
L'ONU sostituisce la Societa' delle Nazioni caduta nel 1936 quando il
Giappone ha invaso la Manciuria. Esiste la "carta" dell'ONU che equivale
alla costituzione mondiale degli stati che ne fanno parte. Ci sono regole
precise che vanno rispettate. Ma nella "carta" dell'ONU non esiste la
parola terrorismo. Per questo dopo l'11 settembre l'ONU si e' trovato in
difficolta'; non ha avuto una risposta adeguata da dare a cio' che era
successo. Bush e' partito cosi' per la sua crociata del bene contro il
male; con la sua lista dei buoni e dei cattivi; autorizzandosi il potere
supremo di decidere quando un paese da cattivo diventa buono e viceversa.
Ma gli USA sono stati attaccati e percio' hanno potuto "difendersi" e da
quella legittimazione alla difesa e' partito l'attacco all'Afganistan. I
giuristi dell'ONU si sono interrogati a lungo e si interrogano ancora, ma
non riescono a fermare quella violazione dei diritti umani che, in nome
della lotta contro il terrorismo, ha insanguinato, oltre all'Afganistan, la
Cecenia, la Colombia, le Filippine e continua ad insanguinare il mondo
intero...
Troppe domande restano senza risposte; troppi giuristi restano dubbiosi.
L'ONU nell'approvare l'attacco all'Afganistan, ha creato una legge e non ha
rispettato la "carta"; per lo stesso motivo la Societa' delle Nazioni era
caduta!
Nel frattempo Bush ha attaccato anche l'Iraq incurante della posizione
dell'ONU. In questa guerra, che non ha alcuna base giuridica, guardando al
diritto internazionale sono gli USA gli aggressori e l'Iraq e' solo un
paese aggredito. Questa guerra senza autorizzazione dell'ONU chiamera'
altre guerre. Perche' altri stati crederanno di poter, seguendo l'esempio
degli Stati Uniti d'America, attaccare chi vorranno, senza regole, senza
principi, senza ascoltare...
Franca Sciuto che lotta da trentacinque anni affinche' i diritti umani
vengano rispettati, ha sempre creduto ciecamente nella forza dell'opinione
pubblica. Quando il popolo unito si alza in piedi e rivendica
collettivamente il diritto di disporre di se stesso; quando il popolo unito
con la forza di un'idea si alza in piedi e rivendica il diritto di opporsi
ad una qualsiasi "colonizzazione"; quando il popolo della pace si alza in
piedi per urlare al mondo intero che questa guerra contro l'Iraq e' una
guerra al di fuori della legalita' internazionale, va ascoltato. Perche'
questo popolo, come gia' altri popoli, vincera'.
elisabetta caravati