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"No a mine e bombe a grappolo", affrema Amnesty International
- Subject: "No a mine e bombe a grappolo", affrema Amnesty International
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti@peacelink.it>
- Date: Fri, 28 Mar 2003 20:39:29 +0100
CS44-2003 27/03/2003
AMNESTY INTERNATIONAL: RISCHIO PER I CIVILI SE VERRANNO USATE
MINE ANTI- PERSONA E BOMBE A GRAPPOLO
Amnesty International ha ammonito tutte le parti coinvolte nel conflitto in
Iraq a non utilizzare armi indiscriminate. Questa richiesta fa seguito alle
segnalazioni riguardanti l'uso di mine anti-persona e bombe a grappolo.
L'organizzazione ha rinnovato il suo appello alle autorità statunitensi,
britanniche e irachene affinché pongano immediatamente fine all'uso di
"armi che sono di per sé indiscriminate o comunque proibite dal diritto
internazionale umanitario".
I comandi militari di Stati Uniti e Gran Bretagna hanno rifiutato di
escludere l'uso di bombe a grappolo. Le preoccupazioni di Amnesty
International sono aumentate a seguito delle notizie secondo le quali a
Bassora si è fatto uso di bombe a grappolo che possono aver causato morti e
feriti tra la popolazione civile.
Le bombe a grappolo rilasciano su una vasta area una serie di altri ordigni
di dimensioni più piccole. Almeno il 5% di questi non esplode al suolo,
trasformandosi in mine anti-persona, che costituiscono una continua
minaccia di morte o di mutilazione per chi vi entra in contatto.
"Dev'essere adottata una moratoria immediata sull'uso delle bombe a
grappolo, in quanto queste armi presentano un elevato rischio di violare il
divieto di attacchi militari indiscriminati" ha dichiarato Amnesty
International.
Secondo quanto riferito ad Amnesty International, le truppe irachene stanno
deponendo mine anti-persona ed altre trappole esplosive nel sud del paese.
Notizie del genere provengono anche da Kirkuk, a nord, e da altre zone.
Il Pentagono ha dichiarato di "riservarsi il diritto di usare mine
anti-persona". La Campagna internazionale per la messa al bando delle
mine-antipersona ha denunciato che gli Stati Uniti hanno trasportato nella
regione circa 90.000 mine anti-persona per un loro possibile uso in Iraq.
Il Primo ministro britannico Tony Blair ha finora rifiutato di escludere
l'uso di bombe a grappolo da parte delle proprie forze armate. Gli USA
hanno trasferito migliaia di mine anti-persona (bandite secondo la
legislazione britannica) al largo dell'isola di Diego Garcia, territorio
britannico. Se fossero portate a terra violerebbero le leggi della Gran
Bretagna.
"Usa e Gran Bretagna devono immediatamente porre fine a ogni ulteriore
utilizzazione delle mine anti-persona", sostiene Amnesty International.
"L'uso delle mine anti-persona e delle bombe a grappolo rischia di far
salire ancora di più il numero delle vittime tra la popolazione civile. Per
questo occorre fermarle".
Nota
La Convenzione sulla proibizione dell'uso, dello stoccaggio, della
produzione e del trasferimento di mine anti-persona e sulla loro
distruzione (conosciuta come Trattato di Ottawa), entrata in vigore il 1°
marzo 1999, è stata firmata da 146 paesi e ratificata da 131. Essa vieta la
costruzione, la produzione, l'acquisto, lo stoccaggio, il possesso e il
trasferimento di mine anti-persona. Né gli Stati Uniti né l'Iraq l'hanno
ratificata, al contrario di Gran Bretagna e Australia.
FINE DEL COMUNICATO Roma, 27 marzo 2003
Per ulteriori informazioni, approfondimenti ed interviste:
Amnesty International - Ufficio stampa
Tel. 06 44.90.224, cell. 348-6974361, e-mail: press@amnesty.it
<http://www.amnesty.it/primopiano/iraq/>http://www.amnesty.it/primopiano/iraq/