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Un grido di pace lanciato dal satellite
- Subject: Un grido di pace lanciato dal satellite
- From: Carlo Gubitosa <c.gubitosa@peacelink.it>
- Date: Thu, 27 Mar 2003 01:03:10 +0100
UN GRIDO DI PACE LANCIATO DAL SATELLITE
I piccoli Davide della televisione proseguono la loro sfida con i Golia
dell'emittenza privata. Giovedi' sera il messaggio di pace lanciato da
Dario Fo e Franca Rame raggiungera' tutte le parabole d'Italia, e le
trasmissioni arcobaleno proseguiranno anche nei prossimi giorni su Global
Tv e No War Tv.
di Carlo Gubitosa - <c.gubitosa@peacelink.it>
Dopo il recente exploit delle tv di quartiere, che il 22 febbraio hanno
esteso il circuito "Telestreet" con piu' di venti nuove emittenti a corto
raggio, il video-attivismo si sta muovendo anche nell'ambito delle
trasmissioni satellitari. La necessita' di produrre informazioni
indipendenti sul conflitto in Iraq ha rilanciato due progetti gia' avviati
di televisione via satellite: Global Tv, che ha aperto le sue trasmissioni
durante il Forum Sociale Europeo, e No War Tv, "battezzata" durante le
fiaccolate pacifiste del 10 dicembre organizzate dal cartello "Fuori
l'italia dalla guerra".
Global Tv e' una emittente di area antagonista che si definisce
"disobbediente, ma non dei disobbedienti", e i suoi attivisti (tutti
volontari) spiegano che "contro l'imbroglio dei media
democratici,imparziali, astratti, rivendichiamo la nostra appartenenza ad
un contesto politico reale e condiviso. Non vogliamo leggere o interpretare
la realta', ma partecipare alla sua costruzione".
Oltre al racconto del forum fiorentino, il "curriculum" di Global Tv
comprende la la cronaca del 15 febbraio, giornata mondiale per la pace, e
la diretta del capodanno 2003 a Termini Imerese, con piu' di 15 ore di
trasmissione direttamente dagli stabilimenti della FIAT.
Queste nuove esperienze di produzione televisiva portano il segno della
"generazione internet", e sul sito www.tvglobal.org sono gia' disponibili
materiali video sulle manifestazioni di sabato 22, oltre agli archivi delle
trasmissioni effettuate finora. Tutto ruota attorno al concetto di
"polimedialita'", un neologismo coniato per definire l'utilizzo "ibrido" di
piu' tecnologie, con un felice matrimonio tra la rete (libertaria e
decentrata, ma al tempo stesso elitaria) e la televisione (popolare e
diffusa, ma di fatto monopolizzata).
Accanto alla "tv disobbediente" c'e' anche la "tv intellettuale": No War
TV, che nasce dal lavoro di una "task force" culturale guidata dal
giornalista Giulietto Chiesa. La sede dell'emittente e' Roma, scelta tra
l'altro per la presenza di due riviste che hanno dato il loro sostegno
all'iniziativa: il settimanale "Carta" e il quotidiano "Il Manifesto".
Tra i promotori di No War Tv troviamo Luciana Castellina, don Luigi Ciotti,
Mario Monicelli, Gianfranco Mascia e Alessandro Dalai, amministratore
delegato della "cooperativa di professionisti dell'informazione" creata
attorno a questo progetto di videocomunicazione satellitare.
La sostenibilita' economica di No War Tv e' stata garantita da un
finanziamento di circa 100 mila euro erogato da Banca Etica, e strada
facendo anche l'Arci e trenta comuni della Toscana si sono aggregati
all'iniziativa. Insomma una bella squadra, a cui si e' aggiunto perfino un
premio Nobel.
Si tratta di Dario Fo, che assieme a Franca Rame giovedi' 27 marzo alle
20,30 portera' in scena sulla neonata tv satellitare uno spettacolo comico
intitolato "Ubu Ba Va alla guerra".
Questa performance teatrale e' stata registrata lunedi' 24 al teatro
Nazionale di Milano, rivelando un tono grottesco e satirico che lascia
spazio anche all'informazione, con documenti e interviste: la registrazione
di un dialogo tra Dario Fo e Giorgio Bocca, un intervento di Daniele
Luttazzi e una inchiesta inedita di una televisione svizzera, mai trasmessa
in Italia.
"In questo momento - spiegano Dario Fo e Franca Rame - sentiamo la
necessita' di tentare di raggiungere il pubblico piu' vasto possibile per
raccontare alcuni fatti che le televisioni censurano sulla guerra in Iraq e
in Afghanistan, sul petrolio e sugli interessi che stanno dietro a questi
conflitti. Abbiamo deciso di affiancare le iniziative televisive che il
movimento sta sviluppando con le televisioni di strada, Global Tv e No War
Tv, con uno spettacolo di tipo teatrale. Se ci riusciremo sara' un
risultato positivo dal punto di vista dell'informazione ma anche un
esperimento nel processo di creazione di una Tv indipendente".
Secondo Giulietto Chiesa "questa guerra, fin dalle prime battute, dimostra
che tutti stanno cascando nella trappola di inseguire i carri armati nel
deserto. Vediamo solo l'informazione militare che il Pentagono organizza
per il mondo. Uno dei modi in cui noi non faremo informazione e' questo:
cercheremo invece di parlare con la gente in tutto il mondo, per raccontare
come il mondo e l'Italia reagiscono alla guerra".
Le due tv satellitari trasmettono a fasce orarie alterne sul canale 498 del
"Goldbox" collegato alla parabola, e a partire dal 13 marzo anche il canale
"Planete" (bouquet Tele+ Digitale, canale 35) diffonde ogni giorno il
segnale di Global Tv, dalle undici a mezzanotte. Le trasmissioni
satellitari vengono anche catturate e ritrasmesse in analogico da varie
emittenti del circuito Telestreet.
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