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[STUDENTI] : il primo sentimento è quello dell'impotenza



più che un articolo mi sento di mandare le mie impressioni sugli avvenimenti
di ieri nella mia facoltà.
il primo sentimento sicuramente è quello dell'impotenza.
appuntamento alle ore 10:00 nell'aula magna dell'ateneo dell'Università di
Lecce. immagionavo di trovare l'aula gremita di gente. gente arrabbiata,
gente triste, gente dispiaciuta.
io mi sentivo stordita, disgustata. in fondo mi illudevo che la guerra non
sarebbe scoppiata, che Bush alla fine avrebbe cambiato idea, o almeno che
l'ONU avesse potuto fare qualcosa in più.
ma subito mi sono resa conto che le cose non stanno proprio ome io credevo e
credo. il senso di impotenza non era causato solo dalla situazione
internazionale, ma soprattutto dal notare la completa indifferenza da parte
di molti.
incontro un'amica e le dico: "andiamo all'incontro in aula magna" e lei
risponde "no devo studiare"... sono scioccata. mi illudevo che la guerra
fosse un avvenimento grave per tutti. che testimoniasse il ritorno alla
barbarie.
ma non è così.
per molte persone è una cosa lontana. un qualcosa per cui non si può fare
niente, è una cosa troppo grande da contrastare.
non sono d'accordo.
ho ritrovato la speranza quando l'aula magna ha cominciato a riempirsi di
persone: studenti, professori, gente comune, studenti delle superiori - i
più colorati- comunisti, cattolici, pacifisti, no global,
anarchici...persone che volevano testimoniare come dopo una violazione così
grave non potesse più continuare niente nell'indifferenza, al di là di ogni
categorizzazione.
hanno preso la parola i ragazzi del collettivo studentesco, alcuni
professori e rappresentanti di partiti e sindacati. ma non erano lì per
propagandare. eravamo tutti lì in quanto persone.

si è deciso di costituire un comitato di informazione, partire dalla nostra
condizione di privilegiati, in quanto ancora possiamo usifruire dei nostri
luoghi di cultura, rispetto a chi la guerra la subisce ed è privato della
propria libertà di manifestare. realizzare in ateneo un luogo di
informazione e di discussione su tutti i traffici e le ragioni sotterranee
che portano alla guerra: il ruolo delle multinazionali, la situazione
palestinese, la sete di guadagno.....
informare le persone, i giovani, renderli consapevoli.
perchè è a questo che porta l'indifferenza: a perdere la consapevolezza di
quello che accade e abituarsi alla violenza, alla guerra, come se fosse
fiction!
perchè è come se la guerra fosse un film, che ci lascia indifferenti, è come
se fosse un capodanno di cui fare il conto alla rovescia, è come se fosse un
gran premio da vedere la notte in tv.
anche di questo si è parlato: il ruolo terribilmente importante dei media
nella divulgazione di notizie sulla guerra, ma soprattutto del modo di
manipolarle ... per fari pensare che la guerra sia effettivamente
inevitabile.
io spero che così non sia. che finchè ci sarà energia si possa dire il
proprio fermo NO alla guerra. NO ad un governo (italiano) che si nasconde
dietro una fasulla "diplomazia".. NO all'indifferenza.. NO.


domani ci sarà la manifestazione regionale a taranto.
E DOMENica a lecce.
camilla manta