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SCONCERTO DELL'ASSOCIAZIONE DELLE ONG ITALIANE DAVANTI ALLE DICHIARAZIONI DEL MINISTRO DEGLI ESTERI



-----Messaggio originale-----
Da: Associazione ONG Italiane [mailto:ong@ong.it]
Inviato: martedi' 18 marzo 2003 17.13

COMUNICATO STAMPA

FRATTINI: "PRONTI ALLA GUERRA MA NON A VERSARE SANGUE ITALIANO"

SCONCERTO DELL'ASSOCIAZIONE DELLE ONG ITALIANE DAVANTI ALLE DICHIARAZIONI 
DEL MINISTRO DEGLI ESTERI

Roma, 18 marzo 2003 - L'Italia deve mobilitarsi per difendere non solo la 
pace internazionale ma anche il suo Parlamento, che il governo vuole 
scavalcare come gli Stati Uniti hanno scavalcato le Nazioni Unite. 
"Indignazione e sconcerto - dichiara Sergio Marelli, Presidente 
dell'Associazione Ong Italiane - e' quello che proviamo di fronte alle 
dichiarazioni del Ministro degli Esteri Franco Frattini" che questa mattina 
ha detto "L'Italia non impegnera' soldati, ma concede agli Stati Uniti 
l'uso delle sue basi e il permesso di sorvolo".

Appena 24 ore prima lo stesso Frattini aveva dichiarato che "l'Italia non 
partecipera' alla guerra". Evidentemente secondo il ministro Frattini non 
partecipare vuol dire solamente non versare sangue italiano. Per fortuna 
nella coalizione di Governo c'e' chi non la pensa come lui e, soprattutto, 
e' rispettoso del ruolo del Parlamento, l'unica istituzione che puo' 
pronunciarsi sul ruolo dell'Italia. Immediata la reazione di Rocco 
Buttiglione alle dichiarazioni del Ministro Frattini: "Senza l'ONU, 
l'Italia non si muovera'".

"Questa mattina, parlando alla radio da Baghdad - continua Sergio Marelli - 
il Nunzio Ausiliario, Slamon Warduni, ci ha ulteriormente confermato nella 
convinzione che la guerra non possa far altro che generare tragedia su 
tragedia e abbattersi come un'ennesima condanna sull'inerme e gia' 
sofferente popolazione irachena". Warduni ha detto, cosi' come fara' il 
Nunzio Apostolico a Baghdad, Fernando Filoni, "non mi muovero' da qui" e 
"se moriro' sotto le bombe, una volta in Cielo preghero' per la pace".

Davanti a chi e' pronto al massimo sacrificio e davanti all'impotenza della 
popolazione irachena, l'Associazione Ong Italiane non puo' non rivolgere un 
appello al Parlamento affinche' decida di tenere l'Italia totalmente fuori 
dal conflitto, ricordando che la sua sovranita' e' legittimata da un popolo 
che nella stragrande maggioranza e' contrario a questa guerra.

"La pace - conclude Marelli - deve essere l'unico obiettivo, anche del 
nostro Governo, al quale chiediamo di esprimersi una volta per sempre 
contro il ricorso alla guerra per perseguire, nell'ambito del diritto 
internazionale, una soluzione senza spargimento di sangue".