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[Lettere.da.bagdad] Baghdad 16.03.2003



Baghdad 16.03.2003

Abbiamo lasciato le nostre case, abbiamo lasciato le nostre famiglie per
venire qui in Iraq. Siamo venuti, da tanti paesi, come ordinari cittadini,
come esseri umani che riflettono.
Non abbiamo voluto voltare lo sguardo dall´altra parte, non abbiamo voluto
chiudere i nostri cuori.

Vogliamo, con la nostra presenza, essere una voce, fra le tante, contro la
follia della guerra imminente, perché prevalga la ragione e non la
retorica dei ´Signori della Guerra´
Loro hanno armi tremende, loro pensano ai loro interessi, al petrolio, al
potere e al superpotere, non certo alla gente.

Noi siamo qui disarmati, con le nostre poche cose, ma sappiamo di avere
dietro la grande maggioranza del mondo e di rappresentare la legalita'
internazionale.

Vorrei chiedervi di non cedere all´indifferenza e al cinismo, per favore
fate quello che potete per evitare questa guerra, le vittime saranno
vittime innocenti.

Molti di noi stanno o staranno presso infrastrutture necessarie per la
sopravvivenza della popolazione: una centrale elettrica, uno o due
impianti di purificazione dell´acqua, una raffineria di petrolio e un
deposito di viveri.
Acqua pulita, cibo, elettricita', combustibile sono necessari per lo
svolgimento della vita.

Personalmente ho scelto di andare in un impianto di purificazione
dell´acqua ce rifornisce di acqua pulita 3 milioni di persone e gli
ospedali.. Nella Guerra del Golfo l´intero sistema di purificazione
dell´acqua fu distrutto dai bombardamenti malgrado che la Convenzione di
Ginevra (Protocollo 1 Art. 54) ne proibisca chiaramente il danneggiamento
in caso di conflitto. Migliaia di bambini sono morti a causa di acqua non
pulita. Questo non si deve ripetere.

Siamo coscienti che la nostra azione é perlopiu' simbolica e la guerra
causa comunque danni enormi che si protraggono nel tempo. Basti pensare
alle grandi quantita' di uranio impoverito lasciate nell´ultima guerra,
che inquinano il suolo e gia' causano un incremento considerevole dei casi
di cancro.
Tuttavia vogliamo contribuire con le nostra presenza fisica in siti ad
alto rischio, a richiamare l´attenzione su quello che puó succedere

Per favore dite agli Americani di lasciar perdere, che non invadano un
altro paese sovrano, che non bombardino l´Iraq. I governi che si rendono
complici di tale misfatto sono pienamente colpevoli e completamente in
opposizione alla grande maggioranza dei loro cittadini, cosicché perdono
ogni credibilita' democratica.

Se tutti voi darete anche un piccolo contributo in qualsiasi maniera vi
sia piúu' congeniale, allora forse potremo evitare il peggio.

Giovanni Del Buon
Impianto di Purificazione dell'acqua di Jaizert (7 aprile)
bingo@abmosegaarden.dk