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Un esposto e un invito



Comunicato stampa

UN ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA AFFINCHE' INTERVENGA CONTRO I DETENTORI E
TRASPORTATORI DI ARMI DESTINATE AD USO TERRORISTICO E STRAGISTA
NELL'IMMINENTE GUERRA ILLEGALE E CRIMINALE

UN INVITO A TUTTE LE PERSONE DI VOLONTA' BUONA AFFINCHE' VENGANO PRESENTATE
PRESSO TUTTE LE SEDI GIUDIZIARIE DENUNCE CONTRO LA VIOLAZIONE DELLA
COSTITUZIONE E CONTRO TUTTE LE ATTIVITA' CONNESSE ALLA PREPARAZIONE DI
STRAGI

Il "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo ha presentato alle Procure
della Repubblica presso i Tribunali di Pisa, Vicenza e Viterbo, ed alla
Procura Generale della Repubblica a Roma, un esposto " contro i responsabili
di detenzione e trasporto in territorio italiano di materiale bellico a fini
di utilizzazione terroristica e stragista nella guerra illegale e criminale
che si va preparando; recante la richiesta di un intervento urgente delle
autorita' preposte affinche' si proceda al sequestro di detto materiale
bellico e all'incriminazione e all'arresto dei responsabili e dei complici
di tale flagrante violazione della legalita'".

La struttura pacifista viterbese invita inoltre tutte le persone di volonta'
buona, tutti i cittadini rispettosi della legalita' costituzionale, tutte le
associazioni della societa' civile e le istituzioni democratiche, insomma
tutti i soggetti impegnati per la difesa della vita di ogni essere umano, a
presentare analoghe denunce presso tutti gli uffici giudiziari italiani con
la richiesta che l'autorita' giudiziaria e l'autorita' di pubblica sicurezza
intervengano con la massima tempestivita'.

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Il direttore del "Centro di ricerca per la pace", Peppe Sini, ha dichiarato:
La guerra e' illegale e criminale; la Costituzione della Repubblica italiana
e' esplicita: l'art. 11 recita lapidariamente che "L'Italia ripudia la
guerra come strumento di offesa alla liberta' degli altri popoli e come
mezzo di risoluzione delle controversie internazionali".
Pertanto ogni atto di promozione, adesione, avallo, preparazione,
favoreggiamento, sostegno o partecipazione alla guerra e' un crimine che
deve essere denunciato e perseguito ai sensi di legge.
In particolare l'invio di armamenti sul teatro delle operazioni (invio a cui
sono finalizzate le attuali operazioni di trasporto di essi in territorio
italiano) implica che essi verranno usati per commettere le stragi di cui la
guerra illegale e criminale consiste.
La legislazione italiana vigente fa obbligo di impedire la commissione di
questo crimine. Tali armamenti devono essere bloccati e posti sotto
sequestro, ed i responsabili e complici di tali operazioni di preparazione
di stragi devono essere assicurati alla giustizia con l'arresto e processati
e puniti secondo legge.

*

Il testo integrale dell'esposto puo' essere richiesto al "Centro di ricerca
per la pace" di Viterbo: tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Ad uso dei mezzi d'informazione si allega una notizia sul responsabile del
"Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, firmatario dell'esposto.

Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it

Viterbo, 26 febbraio 2003

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Allegato: notizia sul responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di
Viterbo

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo fin
dalla fondazione negli anni '70, e' stato per anni consigliere comunale e
provinciale caratterizzando la sua attivita' amministrativa particolarmente
con l'impegno contro la criminalita' e la corruzione, e per la difesa
dell'ambiente e dei diritti umani.
Come pubblico amministratore, come giornalista e come socio del
"Coordinamento Antimafia" di Palermo ha condotto dagli anni '80 iniziative
di inchiesta, sensibilizzazione e denuncia contro il regime della corruzione
e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio.
Ma l'impegno principale, fin dagli anni '70, e' quello pacifista,
antimilitarista ed antirazzista, per i diritti umani: e' stato il principale
animatore dell'opposizione alle servitu' militari nel viterbese; nel 1987 e'
stato coordinatore per l'Italia della campagna internazionale di
solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
razzista sudafricano. Sempre nel 1987 ha promosso e presieduto il primo
convegno nazionale dedicato alla figura e all'opera di Primo Levi.
Per le sue iniziative di opposizione nonviolenta alla guerra e in difesa
della legalita' costituzionale nel '91 e nel '99 ha subito procedimenti
giudiziari risoltisi con esito a lui pienamente favorevole.
Nel 1999 ha ideato e realizzato l'azione diretta nonviolenta delle
"mongolfiere per la pace" con cui bloccare i decolli dei bombardieri dalla
base militare di Aviano ostruendo lo spazio aereo di decollo antistante la
base.
Ha promosso e tenuto corsi di educazione alla pace presso enti locali, enti
di servizio civile e scuole.
Ha promosso la proposta di legge per la formazione alla nonviolenza degli
operatori delle forze dell'ordine.
Dirige il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".

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