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Esposto alle Procure di Pisa, Vicenza e Roma



Alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pisa
alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Vicenza
alla Procura Generale della Repubblica, Roma

E per opportuna conoscenza:
al Prefetto e al Questore di Pisa, Vicenza, Viterbo, Roma
alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Viterbo

al Presidente della Repubblica Italiana
al Presidente del Consiglio dei Ministri
al Ministro della Difesa
al Ministro dell'Interno
al Ministro della Giustizia

*

Oggetto: esposto contro i responsabili di detenzione e trasporto in
territorio italiano di materiale bellico a fini di utilizzazione
terroristica e stragista nella guerra illegale e criminale che si va
preparando; recante la richiesta di un intervento urgente delle autorita'
preposte affinche' si proceda al sequestro di detto materiale bellico e
all'incriminazione e all'arresto dei responsabili e dei complici di tale
flagrante violazione della legalita'.

*

Con il presente esposto il sottoscritto Giuseppe Sini, direttore del "Centro
di ricerca per la pace" di Viterbo, con sede in Viterbo, strada S. Barbara
9/E,

- alla luce della dimostrata presenza e trasporto nel territorio italiano di
materiale bellico di una potenza straniera, presenza e trasporto predisposti
al fine di una utilizzazione terroristica e stragista di detti armamenti
nella guerra illegale e criminale che si va preparando, guerra nei cui
confronti l'art. 11 della Costituzione della Repubblica Italiana vincola il
nostro paese alla piu' intransigente delle opposizioni, e specificamente al
"ripudio" di essa;

- alla luce del dovere di tutti i cittadini italiani di rispettare e
inverare quanto disposto dalla Costituzione, fondamento del nostro
ordinamento giuridico; ed alla luce del dovere di ogni essere umano di
opporsi alle stragi e di difendere la vita di altri esseri umani e
dell'umanita' intera che una nuova scellerata e criminale guerra minaccia;

richiede l'intervento urgente delle competenti autorita' giudiziarie
affinche':

a) si proceda a perseguire penalmente, e ad immediatamente mettere in
condizione di non nuocere, i responsabili della detenzione e del trasporto
in Italia di materiale bellico a fini di prossima e dichiarata utilizzazione
terroristica e stragista nella guerra illegale e criminale che si va
preparando;

b) si proceda al sequestro di detto materiale bellico;

c) si intervenga a tutela della salute e dell'incolumita' dei cittadini
italiani, minacciati dalla presenza di armi, tra cui anche armi di
sterminio, sia presso le basi militari statunitensi dislocate in territorio
italiano, sia lungo importanti arterie viarie e ferroviarie italiane;

d) si incriminino per favoreggiamento della presenza e del trasporto in
Italia di detto materiale bellico a fini di utilizzazione terroristica e
stragista nella guerra illegale e criminale che si va preparando, tutte
quelle autorita' pubbliche e quei pubblici dipendenti che invece di opporsi
a tale gravissima e pericolosissima presenza e circolazione sul territorio
nazionale italiano di strumenti di sterminio, sostengono gli stragisti che
si dispongono ad usare tali strumenti di morte contro esseri umani innocenti
nella guerra che si va preparando;

e) si incriminino per violazione della Costituzione quei pubblici poteri che
alla guerra illegale e criminale che si va preparando hanno dato la loro
complicita' mettendo illegalmente a disposizione degli stragisti il
territorio, le risorse e le infrastrutture italiane;

f) si incriminino quanti abusando del proprio potere e commettendo un
ulteriore reato non solo non difendono la legalita' costituzionale e il
popolo italiano, ma impediscono ad altri la difesa della legalita'
costituzionale e del popolo italiano, e con cio' stesso si mettono al
servizio dei golpisti, degli stragisti, dei detentori e trafficanti di armi;

g) si incriminino per omissione di soccorso quanti, pur sapendo della
presenza e della circolazione di questi materiali bellici di probabile
prossima utilizzazione terroristica e stragista, omettono di agire per
impedire che essi siano utilizzati per uccidere innocenti;

h) si incriminino per omissione di atti d'ufficio quanti investiti di
specifici pubblici poteri, pur sapendo della presenza e della circolazione
di questi materiali bellici di probabile prossima utilizzazione terroristica
e stragista, omettono di agire nell'ambito dei propri poteri e delle proprie
responsabilita' al fine di impedire il loro prossimo criminale uso ed hic et
nunc la loro criminale circolazione, disponendo in forza della legge ed in
considerazione delle rispettive prerogative istituzionali la cessazione di
tale circolazione, la denuncia di tali presenze, il sequestro di tali armi,
l'arresto dei detentori di esse, l'incriminazione dei mandanti, degli
esecutori e dei complici per i molteplici reati che tale situazione di
gravissima violazione della legalita' italiana configura.

Si richiede il piu' tempestivo intervento.

Si sottolinea che il presente esposto reca palesemente una "notitia
criminis", e di eccezionale gravita'; cosicche' esso rende doveroso a
qualsiasi pubblico ufficiale che ne venga a conoscenza sia di segnalare a
sua volta quanto sopra all'autorita' giudiziaria, sia di intervenire
nell'ambito delle proprie competenze affinche' i reati qui denunciati
vengano fatti cessare ed i responsabili di essi vengano perseguiti
penalmente.

Restando a disposizione per ogni ulteriore comunicazione ed eventuale
opportuno chiarimento, e richiedendo altresi' di essere informato
dell'eventuale archiviazione del presente esposto, vogliate gradire distinti
saluti.

Giuseppe Sini
direttore del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 24 febbraio 2003

Mittente: Giuseppe Sini
c/o Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it