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Cresce in USA l'opposizione popolare alla guerra, inclusi gli italiani di San Francisco



Cresce in USA l'opposizione popolare alla guerra -- inclusi gli italiani di 
San Francisco

di Bernardo Parrella

Oggi la maggioranza degli statunitensi (il 57 per cento) vuole una seconda 
risoluzione delle Nazioni Unite prima di intraprendere qualsiasi azione 
militare. Questo il dato saliente di un sondaggio appena diffuso dal Pew 
Research Center for the People and the Press, il cui il direttore ne ha 
discusso i risultati nel corso della trasmissione d'informazione serale All 
Things Considered (National Public Radio network) di ieri sera, giovedì 20 
febbraio.

L'indagine appare più attendibile di altre perché mette a confronto tali 
dati con quelli registrati prima dello scorso week-end, ovvero prima della 
seconda relazione degli ispettori alle Nazioni Unite e soprattutto prima 
delle oceaniche manifestazioni anti-guerra a livello mondiale. Non a caso, 
il direttore dell'organizzazione, Andrew Kohut, ha sottolineato la netta 
crescita di quanti ritengono che a tutt'oggi gli USA non vantino un 
sostegno internazionale sufficiente per l'azione bellica: si è passati dal 
41 per cento al 52 per cento. "E ciò - ha spiegato Kohut - è dovuto per lo 
più alla circolazione delle notizie sulle recenti manifestazioni...a 
testimonianza del fatto che la gente continua a seguire da vicino gli 
sviluppi dell'intera questione."

Per l'audio dell'intervista:
http://discover.npr.org/rundowns/rundown.jhtml?prgDate=02/20/2003&prgId=2

Resta da vedere quanta eco troverà nelle prossime ore l'indagine tra i 
mass-media nazionali (in nottata la notizia non viene segnalata dalle 
agenzie stampa nè da altre testate online). Ma se la bilancia 
dell'informazione è chiaramente falsata e se Bush continua a fare il cowboy 
spavaldo, i singoli continuano invece a spostarsi su posizioni di maggiore 
ragionevolezza. E sembrano pronti ad unirsi alle centinaia di milioni di 
persone scese in piazza nel recente fine settimana. Tra le quali non va 
dimenticato il centinaio di italiani residenti nell'area di San Francisco 
(California), ritrovatisi domenica scorsa davanti alla sede del consolato 
italiano. Obiettivo del mini-rally: manifestare opposizione a Berlusconi 
nel sostenere le proposte belliche di Bush. Un'oretta prima di unirsi alla 
fiumana che ha poi invaso il centro cittadino, il gruppo ha dato vita ad 
una manifestazione decisamente vivace, con grossi cartelli e forti slogan 
contro la guerra. Il console ha anche ricevuto nel suo ufficio due persone 
tra i manifestanti, assicurandoli che avrebbe trasmesso le loro posizioni 
al ministero degli esteri italiano. Erano presenti due giornalisti locali, 
uno di Indymedia e l'altro di KPFA, emittente radiofonica FM di Berkeley, 
che ha poi dedicato all'evento un segmento di tre minuti nel corso del 
giornale-radio serale.

Sono disponibili online alcune foto della manifestazione davanti al consolato:
http://www.shutterfly.com/osi.jsp?i=67b0de21b336f1912506