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APPELLO PALESTINA - PAPA GIOVANNI XXIII



Come Comunita' Papa  Giovanni XXIII siamo presenti da piu' di un anno nei 
Territori occupati palestinesi.
Quest'appello non ha nessuna pretesa di analisi politica o di 
criminalizzazione del popolo israeliano, ma nasce dallo scoramento e dalla 
sensazione di impotenza che, man mano che passa il tempo, si impadronisce 
di noi. Sensazione condivisa dagli internazionali presenti nei Territori e 
da molti amici pacifisti israeliani. Sentiamo per questo la necessita' di 
dire parole molto chiare.

La percezione che si ha, vivendo dall'interno questo conflitto, e' che ci 
sia un assoluto e colpevole silenzio dei media e dell'opinione pubblica 
internazionale. La popolazione civile palestinese e' sottoposta 
quotidianamente ad una serie di misure punitive come chiusure di strade, di 
intere citta' o villaggi, coprifuochi, espropriazioni di terre, demolizioni 
di case. Assistiamo ogni giorno alle umiliazioni che l'esercito israeliano 
e i coloni infliggono perfino a vecchi e bambini molto piccoli. Questa 
quotidianita' non fa notizia. Ci si limita a qualche agenzia che riporta la 
conta dei morti o le dichiarazioni del personaggio di turno.
Siamo consapevoli che il momento politico che stiamo vivendo a livello 
internazionale sia delicatissimo e che sia necessario opporsi con tutte le 
nostre energie al probabile attacco armato contro l'Iraq. Sentiamo pero' 
che ora piu' che mai e' necessario non dimenticare il popolo palestinese. 
Con tutta l'attenzione mondiale focalizzata sulla questione irachena 
l'esercito israeliano ha la possibilita' di continuare ed intensificare le 
proprie azioni nella piu' totale impunita'. Questo non e' accettabile. Le 
punizioni collettive perpetrate, lo stillicidio quotidiano di vittime nei 
Territori occupati, non trovano nessuna giustificazione. Per questo 
chiediamo a tutti di non dimenticare il popolo palestinese.
Hanno bisogno del nostro aiuto, tacere e' un crimine. Specialmente 
nell'attuale contesto. Tutte le persone che incontriamo sono terrorizzate 
dal fatto che l'attacco contro l'Iraq significhi la fine. Non vogliamo 
lasciarle sole. Chiediamo a tutti di non permettere che il silenzio, il 
senso di assuefazione e l' omerta' siano i migliori alleati nella 
distruzione di un popolo. Chiediamo a tutta la societa' civile di 
denunciare questa situazione di occupazione militare e di opporsi ad essa 
con la stessa forza che si sta utilizzando per scongiurare l'attacco all'Iraq.



Associazione Comunita' Papa Giovanni XXIII

Per informazioni:
In Israele - Palestina: 00972 672 57053
In Italia: 347 8448791; e-mail: goel.apg23@libero.it