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disarmo Irak: il rapporto di Blix all'ONU. "Le foto di Powell non sono prove"
REPUBBLICA ON LINE
http://www.repubblica.it/online/esteri/iraqventisei/blix/blix.html
Comunque secondo il capo degli ispettori in Iraq mancano
all'appello numerose armi. "Ci dimostrino di averle
distrutte"
Hans Blix parla all'Onu
"Non abbiamo trovato prove"
"Le foto mostrate da Colin Powell
non sono convincenti, ci serve più tempo"
NEW YORK - Nessuna prova che l'Iraq possieda armi di distruzioni
di massa, né che abbia un'attività nucleare. Al contrario c'è la certezza
che Saddam abbia solo dei missili capaci di colpire a più di 150
chilometri, limite massimo concesso dall'Onu all'Iraq. Questo hanno detto
i capi degli ispettori delle Nazioni Unite Hans Blix e Mohammed El
Baradei al Consiglio di sicurezza dell'Onu confermando, per altro, una
maggiore collaborazione dell'Iraq con gli ispettori e quindi la richiesta
di maggior tempo per i loro esperti dislocati in Iraq, le cui attività
aumenteranno in futuro.
Blix ha difeso orgogliosamente i suoi ispettori. Ha raccontato di 400
ispezioni in oltre 300 siti "senza avere percezione che gli iracheni
sapessero dove gli ispettori sarebbero andati", ha detto che
"non sono state trovate armi di distruzioni di massa anche se
mancano all'appello tonnellate di agenti chimici che non si sa dove sono
finiti. "L'antrace, l'agente nervino VX e i missili a lunga gittata
- ha detto Blix - sono i problemi più importanti che dobbiamo affrontare.
Lo stesso Iraq deve affrontare con onestà questo punto ed evitare di
minimizzare gli interrogativi che sono ancora senza risposta. Bagdad dice
di non avere queste armi, ma lo deve dimostrare".
La violazione reale di Saddam rispetto alle risoluzioni Onu riguarda i
missili Al Samoud che hanno una gittata superiore ai 150 chilometri, come
ha confermato l'ex ministro degli Esteri svedesi. Violazione aggravata
dal ritrovamento di 380 motori per missili dichiarati illegali.
Comunque, rispetto alla relazione del 27 gennaio scorso Blix è apparso
decisamente più soddisfatto sulla questione della collaborazione
irachena. Le ispezioni, ha detto Blix, stanno "colmando il gap di
informazioni mentre le interviste agli scienziati iracheni "si sono
rivelate molto produttive". Quanto alle prove mostrate da Colin
Powell allo stesso Consiglio di sicurezza Blix è sembrato scettico.
"Le foto di movimenti di mezzi mostrate all'Onu dal segretario di
Stato americano non provano necessariamente un illecito da parte
dell'Iraq" ha infatti detto Blix.
Poi ha annunciato che i Mirage francesi, gli elicotteri e gli aerei
tedeschi senza pilota continueranno a sorvolare l'Iraq così come gli
ispettori continueranno a fare il loro lavoro. Ma i tempi, ha
specificato, dipendono dal mandato che riceviamo, la questione del
disarmo dell'Iraq invece "può concludersi rapidamente se l'Iraq
coopera attivamente''.
Dopo Blix ha preso la parola El Baradei, il capo dell'Agenzia sul
controllo del nucleare che ha seguito uno schema molto simile a quello
del suo collega. Ha fatto un bilancio delle ispezioni, ha detto che dalla
fase conoscitiva si è passati "alla fase investigativa", ha
riconosciuto a Saddam che non ha mai negato l'accesso alle
ispezioni.
Quanto alle armi atomiche El Baradei è stato chiaro. "Fino a questa
data, non abbiamo trovato prove di attività nucleari proibite in Iraq.
Tuttavia una serie di questioni sono tuttora oggetto di indagini.
L'esperienza dell'agenzia in materia di verifica nucleare dimostra che è
possibile valutare la presenza o l'assenza di un programma nucleare,
anche senza la cooperazione totale delle autorità del paese
coinvolto", ha aggiunto El Baradei. E per fare questo, ha
annunciato, accresceremo "la nostra capacità di ispezione in Iraq
nelle prossime settimane e aumentaremo il personale all'opera nel
paese". "Speriamo - ha concluso - che Baghdad rispetti gli
impegni presi e continui a collaborare con gli ispettori".
(Repubblica on line 14 febbraio 2003)
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ANSA
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NEW YORK - Troppe armi proibite mancano all'appello, ma se Baghdad
collabora al cento per cento il disarmo attraverso le ispezioni si potra'
ottenere in breve tempo: in un rapporto a luci e ombre il capo degli
ispettori Onu Hans Blix ha accusato Baghdad di non aver dato prove
sufficienti di aver distrutto le sue scorte di antrace, gas nervino e
missili, ma ha anche espresso scetticismo sulle prove fornite al
Consiglio dal segretario di stato Colin Powell. Ecco per stralci il
rapporto del capo dell'Unmovic.
STATO ISPEZIONI: ''Le ispezioni ci hanno dato una buona conoscenza
del panorama industriale e scientifico iracheno e della sua capacita'
missilistica ma, come prima, non conosciamo ogni caverna e ogni angolo.
Stiamo riuscendo a colmare il gap creato dalla loro sospensione tra 1998
e 2002.
NESSUN PROBLEMA A ACCESSO - L'accesso ai siti e' stato senza
problemi. Ma la cooperazione deve essere anche di sostanza, non basta
aprire le porte. Serve uno sforzo immediato, attivo e senza condizioni di
risolvere le questioni aperte.
BAGHDAD ACCETTA AIUTO SUDAFRICA - A Baghdad abbiamo incontrato una
delegazione sudafricana che si trovava li' per spiegare come il Sudafrica
si era guadagnato la fiducia del mondo nello smantellamento del suo
programma nucleare. L'Iraq ha accettato un offerta del Sudafrica di
mandare una commissione di esperti per ulteriori colloqui''.
NON SONO STATE TROVATE ARMI PROIBITE - ''L'Unmovic non ha finora
trovato armi di distruzione di massa, solo un piccolo numero di munizioni
chimiche vuote che dovrebbero essere state dichiarate e
distrutte''.
TROPPE ARMI MANCANO All'APPELLO - ''Un'altra questione importante
e' che molte armi proibite mancano all'appello. Non bisogna saltare alla
conclusione che esistono, ma la possibilita' c'e'. Se esistono, devono
essere presentate per essere distrutte, se non esistono devono provarlo.
Posso capire che dare le prove sia difficile, ma non e' compito degli
ispettori trovarle''.
MISSILI - ''Gli esperti Unmovic hanno concluso che, sulla base dei
dati forniti dall'Iraq, le due varianti del missile al Samud-2 eccedono
la gittata consentita. Questo tipo di missile e' proibito sulla base
della risoluzione 687 (1991)''.
ANTRACE E GAS NERVINO - ''L'8 e 9 febbraio a Baghdad l'Iraq ci ha
consegnato molti documenti. Queste carte non danno nuove prove ne'
offrono nuove conclusioni ma la loro consegna puo' essere vista come un
segno di un nuovo atteggiamento di maggiore cooperazione irachena. L'Iraq
ci ha fornito una lista di 83 nomi di persone coinvolte nella distruzione
di agenti chimici. Sarebbe utile che facesse lo stesso per il settore
biologico''.
INTERVISTE SCIENZIATI - ''Finora abbiamo potuto intervistare
persone solo a Baghdad. Molti hanno rifiutato di essere interrogati se
non con testimoni o a patto di registrare il colloquio. Riteniamo che le
interviste senza testimoni e senza registratore darebbero maggiore
credibilita'''.
BANDO SADDAM ARMI DISTRUZIONE MASSA - ''Stamattina abbiamo appreso
che la legge e' stata adottata dall'Assemblea nazionale irachena in
seduta straordinaria. E' un passo apprezzabile''. SCETTICISMO PROVE
POWELL - ''Dati di intelligence presentate dal segretario di stato
americano Colin Powell hanno suggerito che l'Iraq avrebbe ripulito i siti
rimuovendo prove di armi proibite prima dell'arrivo degli ispettori.
Vorrei commentare solo su un caso, quello dei camion identificati come
centri di decontaminazione. Il movimento registrato potrebbe benissimo
esser stato un'attivita' di routine tanto quanto un movimento di armi
proibite in attesa di una imminente ispezione''.
TEMPI BREVI SE BAGHDAD COOPERA 100% - ''Se l'Iraq avesse fornito
la necessaria cooperazione nel 1991 la fase di disarmo sarebbe stata
breve e un decennio di sanzioni sarebbe stato risparmiato. Oggi, tre mesi
dopo l'adozione della risoluzione 1441 i periodo di disarmo attraverso le
ispezioni potrebbe essere ugualmente breve se l'Iraq cooperera'
immediatamente attivamente e senza condizioni con l'Unmovic e l'Aiea''.
14/02/2003 19:10 - ANSA