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Comunicato: Porto Alegre / Terre des hommes
COMUNICATO STAMPA
Milano, 24 gennaio ‘03
TERRE DES HOMMES PARTECIPA AI FORUM
DI PORTO ALEGRE E DAVOS PER DIFENDERE I DIRITTI DEI MINORI
La delegazione della Federazione Internazionale TERRE DES HOMMES partecipa
ai Forum di Porto Alegre e Davos, per sostenere i diritti dell’infanzia. In
particolare, Terre des hommes denuncerà la drammatica condizione dei
bambini di strada nel sud del mondo, vittime dimenticate della
globalizzazione di ispirazione liberistica.
A Porto Alegre, Raffaele Salinari, presidente della Federazione
Internazionale Terre des hommes, prenderà parte al seminario “Il nuovo
Brasile e la Solidarietà Internazionale” che si terrà presso la Pontificia
Università Cattolica il 26-27 gennaio, ore 8,30/13,00. Salinari parlerà di:
“Occuparsi dei bambini di strada, un’opportunità per il nuovo Brasile”.
Terre des hommes Francia e Germania parteciperanno ad altri working groups
di Porto Alegre.
*I working groups e i seminari sono una forma di laboratorio civile dove
NGO, coalizioni, movimenti e organizzazioni si incontrano per condividere
le loro esperienze e progetti per definire strategie comuni d’azione per il
presente e il futuro.
A Davos, Bernard Boeton (Tdh Losanna), introdurrà uno dei dibattiti aperti
al pubblico: “I diritti dei bambini, puro spettacolo?”. Il dibattito si
terrà alla Swiss Alpine High School il 27 gennaio alle 12,30. Peter Brey,
vice presidente della Federazione Internazionale Terre des hommes
parteciperà a due sessioni del Forum Mondiale Economico sul tema
dell’educazione di base e il futuro del movimento no-global.
Il dialogo e il confronto non-violento su questi importanti temi con i
leader mondiali dell’economia e della politica sono quanto mai necessari.
Il 45% dell’umanità ha meno di 18 anni, i bambini rappresentano il futuro.
I problemi dei minori devono essere considerati seriamente a livello
internazionale, perché ogni decisione finisce inevitabilmente per avere un
impatto diretto sulle vite di milioni di bambini.
La globalizzazione mette le multinazionali nelle condizioni di scegliersi i
mercati e le modalità di reclutamento del personale, confrontando costi e
vantaggi nei differenti Paesi. Se gli Stati non sono capaci di elevare gli
standard di competenza della forza lavoro o la qualità degli appoggi
internazionali, i governi sono costretti a ridurre i salari, dimezzare le
spese sociali e la tassazione per attirare il business delle
multinazionali. Questo processo globalizzante finisce per alimentare
l’esclusione sociale, minando la salute, l’educazione e la protezione
sociale dei minori e delle loro famiglie.
I bambini di strada
Sotto l’influenza della globalizzazione, la riduzione dei budget nel campo
dell’educazione, della salute e della previdenza sociale si assiste al
drammatico fenomeno dell’esclusione e della insicurezza sociale. Di
conseguenza le famiglie e le comunità già marginalizzate subiscono la
diminuzione del lavoro salariato.
In queste condizioni, per i bambini delle comunità povere - che sono spesso
esposti a violenza fisica e mentale – il passo verso la strada è breve.
Il minore abbandonato nella strada - torturato dalla lotta quotidiana per
la sopravvivenza - è privato dei suoi diritti fondamentali. Spesso, i
bambini si raggruppano in bande criminali, poiché il gruppo, assicurando un
parziale scudo di protezione dalla polizia, di fatto, rimpiazza la vera
integrazione sociale. Terre des hommes ha promosso, in molti Paesi,
campagne di sensibilizzazione sulla necessità della partecipazione civile
al fine di denunciare l’incapacità dei governanti nel risolvere i problemi
legati ai diritti dei minori.
Non è il mercato, fondato sulla competizione, ma l’istruzione che può
assicurare l’integrazione sociale. Il fenomeno dei bambini di strada è
direttamente legato alla crisi del sistema educativo: le famiglie e la
scuola non riescono più a svolgere pienamente il loro ruolo a causa della
povertà.
Il traffico di minori
Far prostituire o mandare un minore a chiedere l’elemosina costa poco e si
può sfruttare a lungo. La liberalizzazione favorisce il traffico di
bambini, che sono venduti come merce. I minori sono una preda docile per la
criminalità organizzata in cerca di profitti da capitalizzare e investire
in altre attività lucrative come la droga. A causa della legge del mercato,
alcuni Stati deboli e corrotti sono nella posizione di non voler perseguire
i trafficanti che facilmente attraversano le frontiere. Terre des hommes è
impegnata in numerosi progetti per prevenire la tratta di minori, liberare
le vittime e facilitare la reintegrazione nelle famiglie d’origine.
La Federazione Internazionale Terre des hommes raccomanda di:
* Prendere tutte le misure possibili per l’abolizione del traffico di
bambini
* Considerare i reati contro i bambini come un crimine contro l’umanità
* Focalizzarsi sulla qualità dell’istruzione e degli istituti
professionali
* Evitare di rinchiudere i bambini in istituzioni chiuse
* Assicurare i finanziamenti necessari nel campo dell’educazione e
della sanità pubblica – specialmente per mamme e bambini – considerando che
i minori rappresentano, spesso, quasi il 50% della popolazione
* Legare l’aiuto internazionale all’obbligo di assicurare i servizi
sociali di base, sotto il controllo di un organo indipendente
* Adoperarsi per la completa applicazione della Convenzione sui diritti
dell’infanzia, da parte degli Stati che l’hanno ratificata.
Per ulteriori informazioni:
<mailto:ufficiostampa@tdhitaly.org>ufficiostampa@tdhitaly.org
www.tdhitaly.org
<http://www.terredeshommes.org/>www.terredeshommes.org
FORUM MONDIALE DELLE ALTERNATIVE
ASSOCIAZIONE CULTURALE PUNTO ROSSO
in collaborazione con
GUE/NGL
FEDERAZIONE INTERNAZIONALE TERRE DES HOMMES
organizzano il seminario
IL NUOVO BRASILE E LA SOLIDARIETA’ INTERNAZIONALE
La vittoria di Lula in Brasile rappresenta una svolta storica nel panorama
latinoamericano e mondiale. La volontà del popolo brasiliano è stata
chiara: per poter affrontare con qualche speranza di successo la lotta alla
fame, alla povertà e alla disgregazione sociale, per il rispetto dei
diritti dei minori, bisogna abbandonare radicalmente le ricette
neoliberiste e avere il coraggio di percorrere le nuove strade
dell’alternativa sociale. Il nuovo Brasile si sta incamminando su tale
percorso che non sarà, purtroppo, senza difficoltà né senza oppositori.
Per questo avrà bisogno di tutta la solidarietà internazionale possibile.
Non solo nella forma della mobilitazione, ma soprattutto nella forma
dell’apporto politico e culturale in un’auspicabile influenza reciproca.
PORTO ALEGRE
PONTIFICIA UNIVERSITA’ CATTOLICA (PUC)
26 – 27 GENNAIO 2003 ore 8,30/13,00
Introducono SAMIR AMIN (Forum Mondiale delle Alternative), FRANçOIS HOUTART
(Forum Mondiale delle Alternative),
Coordinano José Luiz Del Roio (Forum Mondiale delle Alternative – Italia),
Atilio Boron (Clacso, Argentina), Giorgio Riolo (Associazione Culturale
Punto Rosso)
Interventi previsti:
* ARUNDHATI ROY– India (scrittrice)
* FRANCIS WURTZ – Francia (Presidente Gue)
* JOAQUIM MIRANDA – Portogallo (GUE)
* BERNARD CASSEN – Francia (Attac international)
* GIOVANNI BERLINGUER – Italia (DS)
* FAUSTO BERTINOTTI – Italia (PRC)
* PAOLA AGNELLO MODICA – Italia (CGIL)
* MICHAEL ALBERT – USA (Z-net)
* PABLO GONZALEZ CASANOVA - Messico (Università Nazionale)
* LEONIDAS IRA – Ecuador (CONAIE)
* DOT KEET – Sud Africa (AIDC)
* NICOLA BULLARD – Australia (Focus on Global South)
* PIERRE BEAUDET – Canada (Alternatives)
* RAFFAELE K. SALINARI – Italia (pres. Federazione Internazionale Terre
des Hommes)
* GIULIETTO CHIESA – Italia (giornalista)
* FERNANDO MARTINEZ HEREDIA - Cuba (Centro Martin Luther King)