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Bolivia: conflitti per la terra



A: <info@peacelink.it> "Associazione PeaceLink"
Da: sjs.headlines@sjcuria.org

HEADLINES -- Notizie dall'apostolato sociale della Compagnia di Gesù -- 2002/12
...per scambiare notizie, condividere la spiritualità e favorire il lavoro 
in rete...
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* Giovanni Paolo II, un impegno permanente per la pace
* Bolivia: conflitti per la terra
* India: gesuiti contro il fondamentalismo
* Africa: la lotta all'AIDS, una battaglia per i diritti umani
* Spagna: a favore dell'istruzione elementare
* Canada: esercizi spirituali per uomini d'affari
* Indonesia: assistenza alle vittime dell'attacco terrorista
* Europa: verso un trattato costituzionale
* Agenda
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* Giovanni Paolo II, un impegno permanente per la pace

"Il quarantesimo anniversario della 'Pacem in terris' è un'occasione quanto 
mai opportuna per fare tesoro dell'insegnamento profetico di Papa Giovanni 
XXIII. Non solo la sua visione precorritrice, la prospettiva cioè di 
un'autorità pubblica internazionale a servizio dei diritti umani, della 
libertà e della pace, non si è ancora interamente realizzata, ma si deve 
registrare, purtroppo, la non infrequente esitazione della comunità 
internazionale nel dovere di rispettare e applicare i diritti umani. Questo 
dovere tocca tutti i diritti fondamentali e non consente scelte arbitrarie, 
che porterebbero a realizzare forme di discriminazione e di ingiustizia. 
Allo stesso tempo, siamo testimoni dell'affermarsi di una preoccupante 
forbice tra una serie di nuovi 'diritti' promossi nelle società 
tecnologicamente avanzate e diritti umani elementari che tuttora non 
vengono soddisfatti soprattutto in situazioni di sottosviluppo".
"Gli incontri politici a livello nazionale e internazionale servono la 
causa della pace solo se l'assunzione comune degli impegni è poi rispettata 
da ogni parte... Se tutti gli impegni assunti devono essere rispettati, 
speciale cura deve essere posta nel dare esecuzione agli impegni assunti 
verso i poveri. Il mancato adempimento degli impegni con le nazioni in via 
di sviluppo costituisce una seria questione morale e mette ancora più in 
luce l'ingiustizia delle disuguaglianze esistenti nel mondo".
"In questa Giornata Mondiale della Pace 2003, siamo invitati ad [avere] 
fiducia in Dio misericordioso e compassionevole, che ci chiama alla 
fratellanza; fiducia negli uomini e nelle donne del nostro come di ogni 
altro tempo. È partendo da questi sentimenti che si può sperare di 
costruire un mondo di pace sulla terra".

In questo tempo di incertezza, minacce di guerra e promesse ai poveri non 
mantenute, il Santo Padre leva ancora una volta la sua voce per ricordarci 
che la giustizia, la verità, l'amore e la libertà sono i pilastri della 
pace. Questo messaggio è anche l'augurio di Natale da parte del 
Segretariato per la Giustizia Sociale a tutti i lettori di HEADLINES: possa 
il Signore venire e riempire i nostri cuori di compassione, coraggio e 
speranza per il 2003 e il mondo con ogni benedizione di giustizia e pace! 
[HL21201]
Il messaggio del Papa per la Giornata mondiale per la Pace 2003 è 
disponibile su <www.vatican.va>
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* Bolivia: conflitti per la terra

Il controllo della terra continua ad essere una questione centrale per i 
poveri, specialmente gli indigeni. La regione di Moxos, situata nel 
distretto settentrionale del fiume Beni, è tradizionalmente una zona 
abitata da popolazioni indigene. Tuttavia, nel corso del tempo, esse hanno 
perso il 90 per cento della loro terra. Esistono latifondi estesi, incolti 
e improduttivi a fianco di centinaia di migliaia di persone che non hanno 
terra a sufficienza o ne sono privi. Per superare la situazione, nel 1990 
con Decreto supremo fu creato il Territorio Indigeno Multietnico (TIM) che 
copre 430.000 ettari. Ci sono voluti in ogni caso undici anni per attuare 
le disposizioni legali che riconoscono agli indigeni il diritto alla 
propria terra. Invece di scomparire, i conflitti sono continuati. Dal 1971 
il Centro de Investigación y Promoción del Campesinado (CIPCA, 
www.cipca.org.bo), promosso dai gesuiti e impegnato per uno sviluppo rurale 
sostenibile, lavora per rafforzare i movimenti contadini e indigeni. 
Nell'ottobre 2002, il CIPCA ha favorito la creazione di una Commissione 
locale per documentare 36 casi di violazione di diritti relativi alla 
cultura, l'istruzione e la terra. Il Centro ha fornito anche sostegno 
tecnico alla Commissione e a vari movimenti per presentare alle autorità e 
ai media un documento che esprime le loro richieste. I grandi latifondisti 
e allevatori sperano di risolvere radicalmente i propri problemi, 
eliminando la presenza del CIPCA dalla regione. Gesuiti e collaboratori del 
Centro hanno ricevuto minacce. Il 24 novembre, un allevatore aggredì un 
giovane operatore del CIPCA e il parroco di Sant'Ignazio di Moxos, Enrique 
Jordá SJ, membro della locale Assemblea per i diritti umani. "Siamo 
preoccupati che in Bolivia lo scontro per la terra continui come una cosa 
abituale", afferma un membro del CIPCA, "e che tanti sforzi delle 
organizzazioni sociali e della cooperazione internazionale non abbiano dato 
alcun risultato". [HL21202]
Parroco di Sant'Ignazio di Moxos: Enrique Jordá SJ <simoxos@caoba.entelnet.bo>
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* India: gesuiti contro il fondamentalismo

La violenza in nome della religione non è un fenomeno nuovo in India. 
Durante gli ultimi dieci anni, il fondamentalismo religioso ha ricevuto un 
sostegno politico esplicito. Oltre 2.000 persone, in maggioranza musulmane, 
morirono per le violenze senza precedenti scoppiate nello Stato di Gujarat 
e nell'intera India tra gennaio e febbraio 2002 (HL20303). Le elezioni per 
i 182 seggi dell'Assemblea di Stato del Gujarat, svoltesi il 12 dicembre, 
erano percepite da tutti come un punto di riferimento nella storia 
dell'India indipendente. Erano in questione due scelte politiche 
radicalmente diverse. Mentre il Bharatiya Janata Party (BJP), il partito al 
potere, si presentava con una piattaforma che difendeva le istanze 
fondamentaliste, l'opposizione, in particolare il Partito del Congresso, 
aveva una visione più laica e aperta della società. Il risultato di queste 
elezioni ci salta agli occhi: il BJP è tornato al potere con una 
maggioranza di due terzi. "Nessuno aveva previsto una vittoria così 
clamorosa del BJP", scrive il Provinciale del Gujarat, Jerry Siqueira SJ, 
"Alcuni gesuiti sono sconvolti, ma dobbiamo accettare l'esito della 
consultazione popolare e lavorare in questo quadro". Durante la campagna 
elettorale, i gesuiti hanno rinnovato il loro impegno a combattere 
l'estremismo religioso e sostenere la tradizionale tolleranza indiana. 
Questa posizione segue strettamente le linee guida approvate dall'Assemblea 
dell'Assistenza dell'Asia meridionale (ottobre 2001), che sottolineano la 
necessità di entrare "in un dialogo critico ed essere agenti di 
riconciliazione". I gesuiti hanno lavorato per diffondere un messaggio di 
pace, specialmente tra i giovani. "L'uso della religione a scopi elettorali 
è contrario ai principi fondamentali di qualsiasi religione", scrive 
Ambrose Pinto SJ, ex-direttore dell'Istituto Sociale Indiano (ISI). "La 
politica dell'Hindutva (il fondamentalismo religioso indù) è il nemico 
principale dello stesso induismo. La polarizzazione della società che si 
persegue, nonché la militarizzazione e la repressione di Stato che la 
accompagnano, devono essere sconfitte". [HL21203]
Coordinatore dell'apostolato sociale in Gujarat: Victor Moses SJ 
<cordxav@wilnetonline.net>
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* Africa: la lotta all'AIDS, una battaglia per i diritti umani

Il 10 dicembre, Giornata mondiale dei Diritti umani, è stata ufficialmente 
presentata a Lomé, in Togo, la Rete AIDS dei gesuiti africani (AJAN), in 
occasione dell'ottava Assemblea panafricana del Movimento internazionale 
degli studenti cattolici (IMCS -- Pax Romana). L'HIV/AIDS non è solo una 
malattia, ma una realtà umana più ampia, la lotta contro di essa richiede 
di ricorrere ai diritti umani, gli standard minimi riconosciuti 
universalmente che aiutano a garantire la vita umana. La crisi dell'AIDS 
non è solo medica, è legata strettamente alla povertà, all'ingiustizia, 
alle disuguaglianze, all'ignoranza, alle migrazioni e alla cultura. 
L'HIV/AIDS priva i Paesi africani della loro risorsa più preziosa: le 
persone. Rende sempre più improbabile il loro sviluppo economico, la 
conservazione di una cultura viva e di un'istruzione solida, un buon 
sistema di governo e il rispetto dei diritti umani. AJAN e gli studenti 
cattolici sono impegnati contro lo "stigma" sociale e l'emarginazione che 
moltiplicano la sofferenza di chi è malato e rendono l'epidemia ancora più 
pericolosa. La missione principale di AJAN è di aiutare i gesuiti a dare 
un'appropriata risposta evangelica a questa sfida, tenendo in 
considerazione la fede, la cultura e la spiritualità locale. Se desideri 
ricevere il notiziario AJANews (disponibile in francese, inglese e 
portoghese), invia un messaggio a <AJANews@jesuits.ca> [HL21204]
Coordinatore di AJAN: Michael Czerny SJ <aids@jesuits.ca> e 
<www.jesuitaids.net>
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* Spagna: a favore dell'istruzione elementare

Entreculturas, ONG della Compagnia di Gesù in Spagna, insieme a 
Intermón-Oxfam e Ayuda en Acción, ha seguito da vicino la riunione del 
Consorzio dei Donatori, che si è tenuta a Bruxelles il 27 novembre. Questa 
riunione di Paesi ricchi, convocata dalla Banca Mondiale e dall'UNESCO, 
aveva lo scopo di garantire a diciotto Paesi poveri i mezzi finanziari 
necessari per raggiungere uno dei Millenium Goals: istruzione elementare 
per tutti entro l'anno 2015. L'iniziativa rientra nel quadro degli impegni 
presi nel 2000 dai governi dei 180 Paesi che parteciparono al Forum 
mondiale dell'educazione di Dakar. In quell'occasione, fu siglato un 
accordo secondo cui gli sforzi di nessun Paese seriamente impegnato a 
raggiungere l'obiettivo indicato sarebbero stati ostacolati dalla mancanza 
di risorse. Le tre ONG spagnole hanno preparato un documento indirizzato al 
governo spagnolo, ponendo l'accento sull'importanza della sua 
partecipazione attiva alla riunione e chiedendo di assumere precisi impegni 
finanziari. La questione resta all'ordine del giorno ed Entreculturas 
continuerà a fare pressione sul governo spagnolo perché mantenga gli 
impegni. [HL21205]
Per contatti in Entreculturas: Cristina Manzanedo 
<c.manzanedo@entreculturas.org>
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* Canada: esercizi spirituali per uomini d'affari

Si possono unire fede e successo economico? Il contatto tra spiritualità e 
business sta vivendo un nuovo slancio. Molti uomini d'affari e dirigenti 
cercano di riprendere contatto con la fede, parlano di spiritualità e 
responsabilità sociale e cercano assistenza spirituale. Nella città di 
Calgary, con le sue numerose imprese nazionali e multinazionali, Max Oliva 
SJ ha visto l'opportunità di diventare "allenatore spirituale" o 
"cappellano di azienda". Ha iniziato ad avere colloqui con gli imprenditori 
locali sul ruolo che gioca la spiritualità nella vita delle loro imprese. 
L'ondata di recenti scandali nel mondo degli affari (Enron, WorldCom, e 
anche alcune banche canadesi) ha scosso la fiducia degli investitori e si è 
propagata nei mercati azionari del Nord America. Di conseguenza P. Oliva è 
stato interpellato spesso sui temi dell'etica. Una volta al mese offre un 
ritiro per piccoli gruppi di uomini d'affari, cattolici e di altre 
confessioni, utilizzando le meditazioni fondamentali degli Esercizi 
spirituali. Prevedendo la gran mole di lavoro che lo aspetta, sta 
programmando un lavoro di gruppo con un professore cattolico di gestione 
aziendale e una consulente internazionale luterana, per ospitare gruppi di 
discussione tra imprenditori. "Spero di aiutare le persone a integrare 
meglio la loro fede e il loro lavoro", afferma P. Oliva, "così che gli 
effetti non ricadano solo su di loro come singoli, ma anche sull'impresa 
per cui lavorano e infine sull'intera comunità". [HL21206]
Per contatti: George Max Oliva SJ <goliva@calprov.org>
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* Indonesia: assistenza alle vittime dell'attacco terrorista

Dopo l'attacco terrorista che il 12 ottobre uccise più di 180 persone a 
Bali, Ignatius Sandyawan Sumardi SJ ha organizzato un gruppo di volontari 
di aiuto umanitario, che comprende 136 studenti universitari e persone di 
varie confessioni religiose. I volontari assistono le vittime che vivono 
ancora il trauma e offrono un sostegno per fronteggiare le necessità più 
elementari. L'équipe collabora anche all'identificazione delle vittime, due 
terzi delle quali sono straniere, e cerca di coordinare i volontari 
indonesiani e stranieri per migliorare le comunicazioni e la 
collaborazione. A questo scopo, P. Sandyawan ha aperto un centro stampa 
presso il luogo dell'esplosione, che serve anche come luogo di preghiera. 
Per l'alto numero di persone ancora ricoverate negli ospedali e dei lunghi 
tempi di recupero, il gruppo prevede di proseguire il lavoro per uno o due 
anni. [HL21207]
Per contatti: Ignatius Sandyawan Sumardi SJ <sandyawan@hotmail.com>
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* Europa: verso un trattato costituzionale

Un ampio dibattito sta toccando il cuore dell'Europa, l'architettura 
dell'Unione e la sua identità. In febbraio, la Convenzione europea, un 
gruppo di 105 esperti, ha intrapreso i lavori per la stesura di un Trattato 
costituzionale. Dopo una fase iniziale di ascolto e raccolta di 
indicazioni, la Convenzione sta ora analizzando le proposte avanzate dai 
gruppi di lavoro. Gli obiettivi principali della nuova Costituzione sono di 
garantire ai cittadini europei diritti costituzionali uguali e rendere il 
processo di integrazione più democratico. Il nuovo documento prenderà in 
considerazione e includerà le riforme necessarie prima dell'allargamento 
dell'Unione a 25 membri nel 2004. Questioni apparentemente astratte, come 
la personalità giuridica dell'Unione, la governance economica, la 
distribuzione delle competenze tra autorità continentali, nazionali e 
locali, avranno tutte un profondo impatto sulla vita di oltre 400 milioni 
di persone. Alla fine di novembre, un gruppo di gesuiti europei si incontrò 
a Bruxelles per una valutazione del lavoro della Convenzione a metà del suo 
cammino. Due diversi progetti di Trattato sono stati finora presentati. 
Benché siano come "scheletri di un testo", indicano alcune importanti 
scelte che determineranno forme di governo differenti. La Carta dei Diritti 
fondamentali, firmata nel 2000, sarà quasi certamente inclusa nel nuovo 
trattato costituzionale. L'interesse dei gesuiti durante l'incontro si è 
rivolto in particolare alle questioni politiche, piuttosto che alla 
necessità di una menzione del retaggio cristiano nel preambolo. L'Ufficio 
cattolico d'informazioni e d'iniziativa per l'Europa (OCIPE) segue 
costantemente il processo e organizzerà un seminario in giugno, alla 
conclusione dei lavori della Convenzione. [HL21208]
Direttore dell'OCIPE: Pierre de Charentenay SJ <info@ocipe.org> e 
<www.ocipe.org>
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* Agenda [HL21209]

2-7 gennaio 2003, Hyderabad, India: primo Forum sociale dell'Asia (ASF, 
www.wsfindia.org), una risposta asiatica al Forum sociale mondiale (WSF) 
svoltosi in Brasile. Parteciperanno dei gesuiti indiani. Per contatti: 
A.X.J. Bosco SJ <frbosco@rediffmail.com> e Joseph Xavier SJ 
<joexaviersj@hotmail.com>

24-26 gennaio, Monaco, Germania: incontro annuale del gruppo di discussione 
di Monaco sulla filosofia sociale e la dottrina sociale della Chiesa. 
Coordinatore: Johannes Müller SJ <joh.mueller@hfph.mwn.de>
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elettronica, invia un messaggio a Francesco <sjs.headlines@sjcuria.org>, 
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Direttore: Fernando Franco SJ
Redattore: Francesco Pistocchini <sjs.headlines@sjcuria.org>
Redattore aggiunto: Louisa Blair
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