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Opposizione e unita'
Questa notte sono state arrestate venti persone tra quelle che nel
sud-Italia impegnano buona parte della loro giornata ad analizzare i
processi economici e sociali attuali e di conseguenza promuovono campagne
di informazione mirate allo svelamento delle forme di squilibrio
internazionale e alla loro denuncia.
Questa notte tali persone sono state fatte passare come criminali e
violenti attraverso un'operazione che si dimostra una chiara e feroce
provocazione di un governo di destra che non ha ben digerito l'idea che il
movimento dell'European Social Forum sia un movimento di persone che
discute e invoca pacificamente il rispetto della pace e della giustizia
internazionale.
Un movimento che cerca di costruire un'Europa, a partire dalla sua
costituzione, su gli stessi principi che sono alla base della costituzione
italiana (il rifiuto della guerra preventiva, la liberta' di comunicare) e
che costantemente vengono calpestati a causa delle pressioni esterne ed
interne di chi governa con l'uso della forza anzich'e' della ragione.
Un movimento che ha raccolto a Firenze per sei giorni le piu' differenti
anime del centro-sinistra internazionale unite in modo straordinario e piu'
che convinte che si puo' cambiare il mondo attraverso l'organizzazione e il
coordinamento di azioni comuni e pacifiche di analisi e di denuncia.
Questa notte e' stata messa in atto l'ennesima provocazione da parte di chi
prima reprime in piazza e poi reprime per vie legali. I destinatari di
questa provocazione appartengono all'area che prima e' stata vittima di
violente percosse durante le manifestazioni di piazza e che
anzich'e' trovare nelle azioni legali uno strumento di difesa vi trovano
ora un ulteriore strumento di offesa nei loro confronti.
E' chiaro che questo governo di destra non ha sopportato che l'area
cattolica si sia riconosciuta a Firenze negli stessi valori, obbiettivi e
metodi dell'area sindacalista, cosi' come dell'area della sinistra e dei
movimenti. Non ha sopportato che il cittadino "qualunque", che non si
riconosce in nessuna di queste aree si sia comunque riconosciuto ed abbia
approvato quegli stessi valori, obbiettivi e metodi, manifestatando insieme
a loro.
E' chiaro che questa e' l'ennesima provocazione per spaccare un movimento
di pensiero e di protesta che si e' dimostrato sempre piu' grande, sempre
piu' unito ed inarrestabile. Una provocazione per far credere ad alcuni che
gli altri perseguano metodi e valori differenti.
E' chiaro che questa e' l'ennesima montatura che cerca di correlare questa
vastissima ed incalcolabile area di persone con un gruppetto di provocatori
di cui esistono le riprese a Genova che mostrano con chiarezza come siano
stati lasciati per 4 ore indisturbati dalle forze dell'ordine a distruggere
la citta', per poi scegliere di caricare un corteo enorme che manifestava
pacificamente in una zona ancora autorizzata. Coloro che sono stati
arrestati stanotte appartengono a quell'area che si e' appunto trovata ad
essere vittima di questa ingiustificata carica della polizia.
Si cerca di screditare e dividere i movimenti, le aree politiche, sociali e
civili.
Si cerca di isolare chi e' disposto a difendersi dalle aggressioni
fasciste, per provocarne una disperata azione, se solitaria, di difesa
violenta.
Ma i movimenti sono maturi e non cascheranno in questa trappola.
E con loro deve schierarsi la societa' civile per non dare credito alle
manovre fatte da chi ha dimostrato di avere come unico obbiettivo la difesa
dei propri interessi e che nel fare questo usa con menzogna le istituzioni
dello Stato.
E' il momento di fare "quadrato". Di restare il piu' compatti possibile e
di credere e dare fiducia a chi ci e' vicino e che sappiamo essere dalla
parte della ragione.
E' il momento e l'occasione di far crescere ulteriormente questa enorme
area di protesta sia attraverso nuove manifestazioni pacifiche che
attraverso ogni mezzo di informazione possibile.
Scriviamo, parliamo per strada, alziamo alta la nostra voce per difendere
coloro che sono vittima di questa ennesimo attacco alla credibilita' delle
istituzioni e per condannare gli autori di questa che e' con chiarezza una
manovra esclusivamente politica.
Tommaso Tozzi
Professore all'Accademia di Belle Arti di Carrara e all'Universita' degli
Studi di Firenze