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Un appello agli amici suoi di Toscana
Ai mezzi d'informazione
UN APPELLO
Inviamo come anticipazione l'editoriale che comparira' sul notiziario
telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino" di domani.
Il Centro di ricerca per la pace di Viterbo
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it
Viterbo, 8 novembre 2002
* * *
PEPPE SINI: AGLI AMICI SUOI DI TOSCANA
Che nella giornata contro la guerra che si svolge in questo sabato 9
novembre nella bella citta' di Firenze ogni arma sia dismessa, nessuna mano
sia levata, Caino non trovi seguaci.
Ed ai violenti e ai provocatori, che sicuramente ci saranno, ci sia concessa
l'ingenuita' di ripetere le parole che quell'uomo "di prima del peccato
originale" che fu Heinrich Boell rivolse loro il 10 ottobre del 1981 alla
manifestazione di Bonn contro il riarmo atomico:
"Questa e' una dimostrazione di pace, badate che si concluda pacificamente.
Noi non abbiamo a disposizione servizi segreti, non abbiamo il potere
dell'esecutivo; noi possiamo limitarci soltanto a pregare tutti voi. E se
qualcuno, senza cattiva intenzione, dovesse avere in tasca - o nella borsa -
una pietra, vi prego, lasciatela cadere: lasciatela al servizio di custodia
del parco di Bonn. Pensate che Bonn e' una citta' pacifica, una popolazione
pacifica; che anche qui nessuno vuole guerra, e che i vetri delle finestre e
delle vetrine sono innocenti come la popolazione della citta'.
Un'ultimissima parola a un gruppo di persone che potrebbero essere - non
voglio dire probabilmente - anche qui fra noi, gli agenti provocatori... E'
un gesto molto ingenuo pregare persone di questo tipo - faccio volentieri
una brutta figura mostrando una simile forma di ingenuita' -; se foste
davvero qui, noi tutti qui presenti e gli organizzatori ci dichiariamo
pronti a ripagarvi del mancato guadagno, se venite da noi con discrezione".
Possa la ragione illuminare la coscienza di ognuno.
Possa essere per tutti una giornata di pace.
Peppe Sini,
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo
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Appendice per i mezzi d'informazione cui potesse essere utile: una breve
notizia sull'autore del presente appello
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo, e'
stato per anni consigliere comunale e provinciale caratterizzando la sua
attivita' amministrativa particolarmente con l'impegno contro la
criminalita' e la corruzione, e per la difesa dell'ambiente.
Come pubblico amministratore, come giornalista e come socio del
"Coordinamento Antimafia" di Palermo ha condotto dagli anni '80 iniziative
di inchiesta, sensibilizzazione e denuncia contro il regime della corruzione
e la penetrazione dei poteri criminali nell'Alto Lazio.
Ma l'impegno principale, fin dagli anni '70, e' quello pacifista,
antimilitarista ed antirazzista, per i diritti umani: e' stato il principale
animatore dell'opposizione alle servitu' militari nel viterbese; nel 1987 e'
stato coordinatore per l'Italia della campagna internazionale di
solidarieta' con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime
razzista sudafricano.
Per le sue iniziative di opposizione nonviolenta alla guerra e in difesa
della legalita' costituzionale nel '91 e nel '99 ha subito procedimenti
giudiziari risoltisi con esito a lui pienamente favorevole.
Nel 1999 ha ideato e realizzato l'azione diretta nonviolenta delle
"mongolfiere per la pace" con cui bloccare i decolli dei bombardieri dalla
base militare di Aviano ostruendo lo spazio aereo di decollo antistante la
base.
Ha promosso e tenuto corsi di educazione alla pace presso enti locali, enti
di servizio civile e scuole.
Ha promosso la proposta di legge per la formazione alla nonviolenza degli
operatori delle forze dell'ordine.
Dirige il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e' in cammino".
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