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BOLLETTINO TERRA PALESTINESE settembre







BOLLETTINO N. 9   ³Terra Palestinese²

Monitoraggio delle attività di confisca e demolizione, da articoli dei quotidiani palestinesi.

Raccolta e traduzione riassuntiva a cura di Mohammed Gazawneh (Land Research Center di Gerusalemme) in collaborazione con il Centro Internazionale Crocevia di Roma.




Settembre  2002
12/9 - Un rapporto della NU conferma che l¹economia palestinese ha subito danni di  2.4 miliardi di $ dall¹inizio dell¹Intifada; il rapporto aggiunge che la percentuale dei disoccupati si è triplicata e che i
due terzi delle famiglie palestinesi vivono sotto il livello di povertà.

15/9 -  Un rapporto del Ministero dell¹Agricoltura palestinese riporta che i danni subiti nel settore agricolo dall¹inizio dell¹Intifada (settembre 2000) fino al 31-8-2002  raggiungono i  750 milioni di US$.

22/9 - Un rapporto dell¹Associazione Palestinese per le Informazioni conferma che, durante il mese d¹agosto, 65 palestinesi sono rimasti uccisi, 668 feriti, 1.413 arrestati; durante lo stesso mese 683 case sono rimaste danneggiate, 1.301 dunums ( 130,1 ha) devastati e 5.839 alberi sradicati.

30/9 - Il  dr. Azzam Tubeilah , vice ministro dell¹Agricoltura, conferma che i danni subiti nel settore agricolo hanno superato i 750 millioni di $; questi danni saranno destinati ad aumentare se i contadini non avranno la possibilità  di raccogliere le olive.



Da Nablus alla Galilea
La "Via Dolorosa" delle saponette Sindyanna, da Nablus a Majd al Krum

Il sig. M. T.  rappresenta la terza generazione di produttori di sapone a Nablus. Ha una piccola azienda a conduzione familiare. M. è rimasto confinato nella sua abitazione a Nablus per tre settimane, mentre i bulldozer dell' esercito israeliano devastavano la città.
Una volta cessato il coprifuoco si è precipitato a controllare la sua fabbrica, situata alla periferia di Nablus. Sgomento! non ha potuto far altro che constatare che anche la sua piccola fabbrica aveva subito "cure" militari: i soldati israeliani avevano sfondato le porte di ferro, rovesciato casse e barili, versato a terra i prodotti liquidi e prelevato l'hard disk del computer.
Avevano danneggiato i macchinari e urinato dappertutto. I fusti dell'olio, impilati all'interno dell'ingresso, erano stati schiacciati dai cingoli dei carri armati. Il danno stimato ammonta almeno a $10.000 e niente e nessuno lo compenserà.
Ma questo danno contingente, provocato dall'intervento dell'esercito, è sicuramente inferiore a quello che si è accumulato nel tempo. Dal 1967, infatti, la piccola fabbrica ha prodotto principalmente per il mercato israeliano. Da molti mesi ormai pianificare la produzione è impossibile. I commercianti da Israele non arrivano più a Nablus e, come quasi tutti i palestinesi, M.T. non è autorizzato a recarsi in Israele. L'ultima consegna di saponette d'olio d'oliva al Centro ³ Sindyanna of Galilee² è stata fatta per vie "clandestine", mentre Nablus era sotto stretto coprifuoco:
1) L'olio d'oliva, materia prima per la preparazione del sapone,  è stata consegnata a M.T.  "di contrabbando", attraverso i monti, dai villaggi della zone, non appena cessavano i combattimenti.
2) Le saponette sono state prodotte, tagliate e imballate.
3) Quando finalmente la situazione sembrava più calma, nel giorno concordato per la consegna delle saponette prodotte, al magazzino di ³Sindyanna² (situato nella Galilea occidentale), un attacco suicida nella città israeliana di Petah Tikva ha immediatamente riportato Nablus sotto stretto coprifuoco. Così, l¹autista del camion incaricato per il  trasporto delle saponette ha dovuto raggiungere il villaggio vicino di Deir Al Sharaf. In tempi normali questo spostamento richiede 10 minuti; l'autista, cercando di evitare i posti di blocco, ha preso strade secondarie in pessime condizioni  che hanno causato il danneggiamento di 2.000 saponette delle 24.000 caricate.
Dopo 4 ore di viaggio il carico è giunto a destinazione. Lì un altro camion proveniente da Gerusalemme est, e in possesso dell'autorizzazione per entrare in Israele, attendeva per trasferire il carico. Siccome il camion da Nablus è arrivato che era quasi notte, il secondo ha dovuto
posticipare il trasporto in Israele al giorno successivo.
Il 29 maggio le saponette sono finalmente arrivate al magazzino di Majd Al Krum dove sono state rifinite e incartate dalle donne palestinesi del villaggio, per poi essere spedite un po' in tutto il mondo, agli amici della Palestina.

Hadas Lahav ­ Challenge Magazine (July-August 2002)
Sindyanna of Galilee ­E-mail:
oda@netvision.net.il      www.hanitzotz.comsindyanna



NABLUS
23/9 - Decine di coloni provenienti dall¹insediamento di Ele, in provincia di Nablus, occupano una casa nel villaggio di Lubban Sharqiya e chiedono all¹esercito  di demolirla.
26/9 - Coloni iniziano a costruire un nuovo insediamento, sui terreni del villaggio di Sawiya, a sud di Nablus, che porterà il nome di Rihaleem: nella prima fase saranno costruiti 14 appartamenti che ospiteranno 24 famiglie (100 persone).


TULKAREM
1/9 - Topografi dell¹esercito israeliano sono al lavoro nel villaggio di Qeffin, su una fascia di terra larga 200 m.:  ciò preannuncia la confisca di nuova terra.  I soldati che li accompagnavano hanno aperto il fuoco sui contadini che cercavano di giungere  sul posto per capire cosa stesse succedendo.
4/9 - Nel villaggio di Baqa Sharqiya si inizia a distruggere la terra e a sradicare gli alberi:  bulldozer israeliani  devastano la zona est del villaggio dove si trovano i terreni dei sigg.Yousef Jaber , Nazmi Ashqar e Ahmad Jaber. E¹ da ricordare che Baqq Sharqiya  fa parte di quel gruppo di villaggi che verranno chiusi tra il muro di separazione e la linea verde. Ciò causerà  la confisca di 24.000 dunums. L¹esercito israeliano si appresta a  mettere le mani su migliaia di dunums, nel villaggio di Kufur Jammal, e nei terreni del villaggio di Al- Ras che, con la terrà già confiscata precedentemente,  perderà   il 95% dei suoi  terreni.
6/9 - Come previsto, secondo il  programma di Israele di confiscare 24.000 dunums nella zona di Tulkarem a favore del muro di separazione,  i bulldozer hanno iniziato i lavori di devastazione di terra agricola nel villaggio di Qeffin, sradicando 300 alberi d¹olive nella terra di Mahmoud Yousef, Khaleel Ammar e Mahmoud Tu¹meh.
10/9 - I bulldozer, dopo 3 giorni di sosta,  riprendono il loro lavoro  nel villaggio di Baqa Sharqiya:  la terra colpita appartiene alle famiglie Jaber, Hussein e Muhsen.
11/9 - Un ordine militare,  firmato dal comandante dell¹esercito israeliano Generale Moshe Kefleski, parla della confisca di altri 7.000 dunums nei villaggi di Ya¹bad, Barta¹a, Zebda, Qeffin e Araqa, a favore della costruzione del muro di separazione.
14/9 - A sud-ovest del villaggio di  Feroun  i bulldozer si mettono all¹opera:  la terra,  dove vengono sradicate decine di alberi ­ a soli 10 m. dalle case, in località  Al-Baten - appartiene alle famiglie Emteir, Omart e Farekh.
19/9 - I bulldozer, come sempre protetti dai soldati, sradicano alberi d¹olivo e di  agrumi  nei pressi di  Feroun e di Irtah;  iniziano poi a scavare nella zona di Kafreiyat, per aprire una nuova strada ai coloni, causando lo sradicamento di decine d¹alberi d¹olivo. Tutte queste operazioni nella provincia di Tulkarem sono a favore del muro di separazione.
20/9 - Sempre nei pressi di Feroun,  i bulldozer arrivano a fianco del campo sportivo, alle porte del villaggio!  I soldati portano via gli alberi d¹olivo sradicati: la gente pensa che questi alberi verranno trapiantati  o in Israele o negli insediamenti vicini.
21/9 - Nuove terre agricole, sempre nella stessa zona, vengono distrutte: queste appartengono a Ismail Eid e alla famiglia Hattab.
22/9 - Topografi israeliani iniziano a mettere  segnali nelle terre di Zeita ( a nord di Tulkarem) e di Kufur Jammal (a  sud di Tulkarem) come primo passo per la confisca della terra nei due villaggi a favore del muro di separazione: muro che causerà la confisca di quasi tutti i terreni di Zeita (in  maggioranza terra agricola con orti, serre e con irrigazione) e la confisca di migliaia di dunums di terra coltivata con olivi e agrumi a Kufur Jammal.
30/9 - L¹esercito israeliano sradica tutti gli alberi d¹olivo che ci sono in un appezzamento di terra (150 dunums) appartenente al sig. Issa Mahmoud di Tulkarem , gli alberi sradicati rappresentavano l¹unica fonte di guadagno della famiglia e gli alberi erano proprio pronti per la raccolta dei frutti.
28/9 - L¹esercito  aggredisce una marcia di contadini e di pacifisti stranieri che cercavano di raggiungere la terra devastata nel villaggio di Qeffin. Il sindaco  conferma che il muro di separazione causerà la devastazione di 600 dunums di terra agricola e lo sradicamento di 1.200 alberi; il muro, inoltre, causerà l¹isolamento dell¹ 80% dei terreni del villaggio.
29/9 - La forza d¹occupazione chiede ai contadini di Ya¹bad di bruciare i loro alberi d¹olivi prima dell¹arrivo dei bulldozer che li dovrà poi sradicare; la terra in questione -  60 dunums e  300 alberi d¹olivo - si trova lungo la zona di Mashaher che costeggia la linea verde;  l¹esercito teme che i palestinesi si nascondano dietro gli alberi per sparare.
30/9 - L¹esercito  non permette ai contadini del villaggio di Qeffin  di raggiungere i loro campi  per la raccolta delle olive;  i due fratelli Mahmoud e Ahmad Haj Yousef sono stati cacciati con la forza dalla  loro terra.


QALQYLIA
1/9 - I soldati israeliani bloccano e sparano contro i contadini di Qalqilia che cercano di raggiungere i loro terreni agricoli.
4/9 - Ordini militari per la confisca di terreni (con relative mappe) sono stati ³affissi² agli alberi nei terreni dei villaggi di Kufur Sur, Falamah e Jaiyous.  Negli ordini si parla di confiscare 8.000  dunums a Jasiyous, 6.000 dunums a Kufur Sur e 1.000 dunums a Falameh. In quest¹ultimo villaggio,  nella terra sotto rischio di confisca,  si trovano 4 pozzi artificiali oltre a vivai e serre.
5/9 - Nella città di Qalqilya e nel vicino villaggio di Habla sono giunti bulldozer e altri mezzi pesanti, accompagnati come sempre da carri armati,  che si preparano per la confisca di 2.000 dunums di terreni agricoli.
6/9 - Nella zona di Qalqilya,  i bulldozer  distruggono 25 pozzi artificiali che irrigavano 2.630 dunums di terra coltivata. I danni subiti ­ oltre ai pozzi,  le relative pompe e 2.125 m. di tubi (6²) - ammontano a circa 120.000 $.
7/9 - Fervono i lavori per la costruzione del muro: viene devastata  la terra agricola nella parte sud di Qalqilia.
10/9 - Topografi israeliani iniziano a fissare segnali su decine di migliaia di dunums di terra  nei villaggi di Sinniriya, Beit Ameen, Azzoun Atma, Ezbet Salman,  come primo passo per la sua confisca a favore del muro di separazione. E¹ stato reso noto solo il nome di uno dei proprietari: è il sig. Mufeid Al-Sheikh del villaggio di Ezbet Salman che ha 15 dunums.
11/9 - Il muro che passa nel villaggio di Jayous ­ e che  dista 6 km dalla linea verde ­ causerà la perdita di più di 10.000 dunums.  Il sig. Sharif Omar perderà 200 dunums.
11/9 - Il ministro israeliano per la casa decide di pubblicare una gara di appalto per la costruzione di 290 appartamenti per l¹insediamento di  Amanuel costruito 17 anni fa.
25/9 -  Nei pressi del villaggio di Ezbet Sulaiman (a sud di Qalqilia)  sono state distrutte centinaia di dunums e sradicate centinaia d¹alberi d¹olivo e di agrumi. Uno dei contadini colpiti è il sig. Jamal Quzmar che ha visto la sua terra, con cisterne d¹acqua, serre e olivi, sfumare in aria: lo sradicamento degli alberi è avvenuto un mese  prima della raccolta dei frutti in modo da raddoppiarne i danni. Anche nei villaggi vicini di Kufur Thuluth e Sinniria è stata compiuta la stessa operazione: il motivo è sempre quello del muro di separazione.


JENIN
4/9 - Nel villaggio di Arrabah i soldati  incendiano 26 dunums coltivati con alberi d¹olivo e mandorli: la terra colpita appartiene al sig. Abdellatif Duqqa.
I coloni di Har Barakha iniziano a costruire un nuovo insediamento nella terra che appartiene al villaggio di  Kufur Qallil.
5/9 - L¹esercito sradica decine d¹alberi d¹olivo nella zona del villaggio di Aneen: la zona è stata dichiarata  ³militarmente chiusa² per allontanare i proprietari degli alberi. La ragione di questo abuso sta  nei piani per la costruzione del cosiddetto muro di separazione.
9/9 - L¹esercito  distrugge 7 dunums di terra agricola del sig. Ahmad Qabaha,  nel villaggio di Barta¹a Sharqiya, e lo trasforma  in un parcheggio per i suoi mezzi militari.
23/9 - L¹esercito  fa saltare in aria la casa e un  deposito, che conteneva mangime e medicine veterinarie,  appartenenti al sig. Rebhi Abu Muweis, nel quartire di Al-Bassatin a Jenin. L¹esplosione causa un incendio che, oltre alla totale distruzione  della casa e del deposito,  provoca danni alle abitazioni  vicine.
26/9 - Nei pressi del villaggio di Aneen, la devastazione dei campi è stata accompagnata dallo sradicamento di 400 alberi d¹olivo,  qualche giorno prima della raccolta dei frutti: gli alberi sradicati appartengono al sig. Fatehi Mansur. Il sindaco di Aneen, il Sig. Rabah Yassin conferma che nelle ultime settimane più di 1.000 dunums sono stati devastati e più di 4.000 alberi sono stati sradicati nel villaggio a favore del muro di separazione. La stessa cosa è avvenuta nel villaggio di Taibeh dove 200 dunums di terra agricola coltivata con alberi d¹olivo sono stati devastati. Il sindaco di  questo villaggio, il sig. Mohammed Jabbarin conferma che ultimamente sono stati sradicati più di 1.000 alberi: 9 le famiglie coinvolte per le quali questi alberi rappresentavano l¹unica fonte di guadagno.
27/9 - Bulldozer israeliani sradicano altri olivi nei pressi del villaggio Aneen:  ieri decine d¹alberi del sig. Najeeb Yassin sono stati sradicati; l¹esercito continua ad impedire ai contadini di raggiungere la terra agricola nella zona.


RAMALLAH
3/9 - I coloni di Burqin - insediamento costruito sui terreni della provincia di Salfit riprendono i lavori di devastazione dei terreni nella zona di Edheir Subuh che si trova tra i villaggi di Burqin,  Kufur Al-Deek, Sarta e Beddia: l¹area sotto minaccia è di 2.000 dunums.
6/9 - L¹esercito israeliano inizia a scavare la terra  nei pressi del campo di Jalazone  perché intende aprire un canale - lungo 2.000 m e largo 3 - che possa impedire ai palestinesi dei villaggi  a nord di Ramallah di raggiungere la città; questa operazione prevede di passare sui terreni agricoli dei villaggi di  Dura Al-Qare¹, Jifna, Birzeit e Surda.
13/9 - Nel villaggio di Rafat, a nord-ovest di Ramallah,  bulldozer  devastano 200 dunums,  sradicando decine di alberi d¹olivo che i soldati, poi,  portano via. Uno dei contadini danneggiati è il sig. Ihssan Abdallah. L¹esercito intende aprire una nuova by-pass road nella zona e costruire  un muro di separazione che arrivi fino all¹aeroporto di Qalandia.


JERUSALEM
4/9 - Bulldozer israeliani devastano 30 dunums, coltivati con alberi d¹olivo, nel villaggio di Beit Ikssa, a nord-ovest di Gerusalemme. La terra colpita appartiene al sig. Hassan Ahmad Habbaba;  i 75 alberi sradicati sono stati portati via dai soldati.
6/9 - La forza di sicurezza israeliana pubblica un¹ordinanza per la chiusura di 3 case e la demolizione di una quarta a Silwan: le case da chiudere sono delle famiglie di Ala¹ Abbassi, Mahmoud Odeh e Wael Qasem, mentre quella da demolire appartiene alla famiglia di Sami Abbassi. Le famiglie hanno soltanto 48 ore di tempo per appellarsi alla corte!


BETHLEHEM
4/9 - Il sindaco di Betlemme, sig. Hanna Nasser,  afferma che il 25% dei terreni della sua città è sotto rischio di esproprio: questo fatto minaccia la vita e le proprietà di 3.300 persone.
12/9 - Il governo israeliano decide di annettere la Tomba di Rachele (Betlemme) ai territori del comune di Gerusalemme: il muro di separazione, che partendo dalla strada dei tunnel  arriverà al villaggio di Nu¹man, causerà la perdita di quasi 15.000 dunums di terra appartenenti alla provincia e includerà la zona della tomba.
12/9 - L¹esercito decide di prendere la casa del sig. Adel Mohammed,  nel villaggio di Assaker,  e ne fa  una caserma militare.
17/9 - Nella zona di Al-Baqa¹a, presso il villaggio di Taqou¹a, i bulldozer  distruggono una vasta zona di terra agricola,  sradicando tutti gli alberi che incontrano. La zona colpita è una fascia di terra lunga 2.5 km.
27/9 - Bulldozer  iniziano ad aprire una nuova strada (lunga 9 km e larga 150 m) che, partendo dagli insediamenti che si trovano ad est di Betlehem, passerà nei villaggi di Fredeis, Za¹tara, Beit Ta¹mor e nella città di Beit Sahur  per giungere all¹insediamento di Har Homa, sul monte Abu Ghneim.


HEBRON
3/9 - Bulldozer israeliani demoliscono 6 case nel villaggio di Zeev, a  sud-est di Hebron. I proprietari delle case non sono riusciti a salvare nulla, anzi alcuni di loro sono stati aggrediti dai soldati.
I proprietari sono: Ali Jebril (casa di 70 mq), Ibrahim Jebril (120 mq), Raed Abu Rajab (150 mq), Musa Shatat (casa a due piani: 400 mq), Mohammed Shatat (120 mq) e Ismail Shatat (120 mq +  un pozzo). La demolizione, che ha lasciato 39 persone senza tetto, è stata giustificata con la mancanza dei permessi di costruzione. Le case distrutte si trovano vicino alla by-pass road N 60 che serve 7 insediamenti nella zona.
3/9 - Nella zona di Baq¹a , sulla terra devastata all¹inizio di quest¹anno,  i coloni  cominciano ad installare pali elettrici, primo passo verso la costruzione di un nuovo insediamento.
4/9 - Nella zona di Tal Ramiedah, nel centro della città di Hebron, i coloni, che nei giorni scorsi avevano portato il materiale occorrente per una prima fase, iniziano oggi a costruire case 7 appartamenti;  altre sette saranno costruiti in un secondo tempo. Attualmente, in Tal Ramiedah vivono, in case prefabbricate, 70 coloni.
10/9 - Coloni israeliani mettono le mani su 50 dunums di terra  nei pressi del villaggio di  Yatta:  la terra in questione  appartiene alle famiglie Morr e Abu Ali e  dista 150 m. dal nuovo insediamento costruito nella zona, nei pressi del vecchio insediamento di Beit Ya¹eir.
15/9 - I coloni,  approfittando del coprifuoco imposto sulla città di Hebron, iniziano a costruire  edifici sopra i negozi chiusi dall¹esercito. Prima di iniziare i lavori, chiudono le porte di questi negozi con blocchi di cemento.


GAZA
1/9 - Bulldozer israeliani distruggono una vasta zona di terra, coltivata con alberi d¹olivo e mandorli, nella zona di Al-Qarara a nord di Khan Younis.
5/9 - Nei pressi dell¹insediamento di Kfar Darom,  costruito sui terreni di Der Al-Balah, i  bulldozer  devastano 15 dunums di terra agricola, sradicando 60 alberi d¹olivo: la terra e gli alberi colpiti appartengono al sig. Maher Salman Abu Salim. Gli stessi bulldozer, poi, iniziano ad allargare la  strada  -  per una lunghezza di 500 m -  per  facilitare  lo spostamento dei carri armati.
7/9 - Bulldozer iniziano a devastare una vasta zona di terra agricola  della famiglia Abu Shihada, ad est del campo Maghazi; le notizie circa l¹entità dei danni non sono ancora chiare a causa della chiusura militare della zona.
8/9 - L¹esercito  continua a rubare  sabbia dalla Striscia di Gaza: 60 camion carichi di sabbia sono stati visti partire dalla zona vicina all¹insediamento di Natzarim.
9/9 - Bulldozer  devastano 9 dunums di terra agricola nella zona di Beit Lahia: la terra colpita apparteneva al sig. Khaled Attar ed era coltivata con orti e alberi da  frutto.
9/9 - Bulldozer israeliani devastano 29 dunums di terra agricola nella zona di Deir Al Balah:   15 d. del sig. Nazmi Baraka  con 30 palme (costo cad. 1.500 $) e una serra;  7 d.   del sig. Maher Abu Salim e 7 d.  del sig. Abu abed Baraka con alberi di olivo e serre.  Qui  l¹esercito intende aprire una nuova strada  per i coloni.
10/9 - 20 dunums di terra agricola sono stati distrutti e più di cento alberi d¹olivo e di mandorle sono stati sradicati  nella zona di  Al-Fakhari (Khan Younis).
11/9 - Sempre nella zona di Al-Fakhari  i bulldozer israeliani, accompagnati da carri armati,  devastano 100 dunums di terra coltivata: alberi da  frutto sradicati e  alcune vasche d¹acqua distrutte; la terra colpita appartiene alle famiglie Farra, Ghalban, E¹mour, Abu Kaware¹ e Abu Attaia.  I contadini confermano la loro volontà di ripiantare nuovamente.
12/9 - Bulldozer  distruggono 100 dunums di terra  coltivata con agrumi e olive nel villaggio Al-Masdar;  la terra colpita appartiene alle famiglie Abu Shihadah e Masdar. Nello stesso villaggio - superficie di 5.000 dunums e 3.300 abitanti - altri 300 dunums sono stati devastati nei giorni scorsi.
14/9 - Bulldozer israeliani iniziano un¹operazione di devastazione di terra agricola, con lo sradicamento di alberi, nei territori di Beit Hanun; questa operazione è stata accompagnata da spari da parte dell¹esercito d¹occupazione.
15/9 - Sempre devastazione di terra agricola  ad est di Rafah: l¹entità dei danni è rimasta sconosciuta a causa dell¹assedio imposto sulla zona.
15/9 - L¹esercito israeliano chiude ­ recintandola -  la zona agricola e le abitazioni che si trovano a  nord-ovest di Beit Lahia dove abitano circa 600 palestinesi; per i contadini che abitano fuori da quella  zona sarà molto difficile raggiungere i loro terreni.
16/9 - Bulldozer  devastano la terra agricola della famiglia Bakroun, nei pressi della città di Jabalia, e distruggono le strade agricole nella stessa zona.
17/9 - Bulldozer israeliani tagliano le linea idrica che fornisce acqua al quartiere di Al-Shaja¹iya (Citta di Gaza) lasciando 70.000 persone senza acqua per 48 ore.
  17/9 - Bulldozer israeliani devastano 35 dunums di terra agricola coltivata con alberi d¹olivo, palme e agrumi  nei pressi dell¹insediamento di Kfar Darom costruito in provincia di Deir Al-Balah ( SG); la terra devastata appartiene a Sulieman Abu Shahin (10 dunums + pozzo d¹acqua),  ai fratelli  Ali, Hammad e Attiyah Ezba (4  dunums),  e   alla famiglia Abu Areef (21 dunums). Di quest¹ultima, poi viene anche occupata la casa.
18/9 - Sempre nei pressi del suddetto insediamento vengono devastati 41 dunums di terra agricola coltivata con ulivi e palme: 26 dunums  del sig. Sa¹id Baraka,  con danni che si aggirano attorno ai 70.000 $, e 15 dunums del sig. Dr. Nazmi Baraka, con danni che superano i 200.000 $ perché oltre allo sradicamento delle palme, ha subito la distruzione di un pozzo, di una cisterna  e di una stalla.
Soldati israeliani incendiano 80 dunums di terra agricola, bruciando così 500 alberi d¹olivo e 150  mandorli: la terra  colpita e gli alberi bruciati appartengono alla famiglie di Sadeq Yassin e  Rida Azmouti. Il fuoco ha pure bruciato 250 dunums di terra forestale: tutto è avvenuto nei pressi degli insediamenti di Ha¹eem e Qadeem.
19/9 - A nord della città di Rafah  i  bulldozer  devastano una terra agricola coltivata a uliveto:  uno dei proprietari è il sig. Abu Imadf Edheir che ha visto sradicare 50 dei suoi alberi e  distruggere la rete d¹irrigazione.
19/9 - Bulldozer israeliani devastano la terra agricola del sig. Abdel Majeed Al-Astal nella zona di AlRabwat Al-Gharbiya a Khan Younis.
19/9 - L¹esercito israeliano demolisce la casa del sig. Soud Najrah nella zona di Al-Hashash, a nord-ovest di Rafah,  devastando anche alcuni  dunums di terra e distruggendo la rete d¹irrigazione.
20/9 - Carri armati israeliani entrano in un campo agricolo nei pressi della città di Deir Al Balah causando la distruzione di 15 domus coltivati con orti ed una serra; anche la rete d¹irrigazione è stata distrutta. La terra colpita appartiene ai sigg. Yousef Suleiman, Abdelqader Bashie e Adli Abu samra.
22/9 - Bulldozer israeliani distruggono una vasta zona di terra agricola ad est di Deir Al-Balah,  sradicando gli alberi in essa piantati.
23/9 - I soldati  sparano contro i contadini che lavorano nelle loro terre agricole nella zona di Al-Qarara al nord di Khan Younis, di fronte all¹insediamento di Nezer Hazani. I soldati continuano a chiedere ai contadini di non entrare in quella terra agricola.
24/9 - Bulldozer e carri armati israeliani sradicano decine d¹alberi d¹olivo nei pressi della città di Gaza, prima di entrare nel quartiere di Shujai¹va.
27/9 - I  bulldozer  distruggono 200 dunums di terra agricola, appartenenti alle famiglie Za¹neen e Ashoor,  nella parte est della città di Beit Hanun;  distruggono pure una casa, un pollaio e un pozzo d¹acqua che appartengono al  sig. Nasser Za¹neen.
27/9 - L¹esercito israeliano inizia a costruire una nuova postazione militare su una vasta zona di terra agricola nei pressi della zona Khuza¹a   (Khan Younis).
28/9 - Bulldozer  distruggono le serre agricole delle famiglie Bashir e Abu Shammas nel quartiere di Al-Baraka (Deir Al-Balah);  la sede del ministero d¹agricoltura a  Deir Al-Balah è rimasta danneggiata dal fuoco sparato dai soldati israeliani.


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