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MANDELA: GLI USA MINACCIANO LA PACE MONDIALE
fonte: Bollettino ONG "Un ponte per..."
Numero 18
settembre 2002
MANDELA: GLI USA MINACCIANO LA PACE MONDIALE
di Ornella Sangiovanni
Gli Stati Uniti sono una minaccia alla pace mondiale. E' molto duro e non
usa mezzi termini Nelson Mandela, una vita spesa a combattere per la
liberta' e la dignita' degli esseri umani, lotta che gli e' costata piu' di
25 anni di carcere.
"Gli Stati Uniti hanno fatto gravi errori nella condotta della loro
politica estera, che hanno avuto ripercussioni sciagurate molto tempo dopo
che queste decisioni erano state prese" - spiega l'ex presidente
sudafricano in una intervista esclusiva sul sito del settimanale americano
Newsweek.
Gli esempi non mancano: dal sostegno incondizionato allo Scia' in Iran,
all'avere armato e finanziato i mujahidin in Afghanistan, invece di
sostenere e incoraggiare l'ala moderata del governo afghano, all'avere
sabotato la decisione delle Nazioni Unite sul ritiro dei sovietici
dall'Afghanistan: azione che Mandela definisce come "la piu' catastrofica"
in assoluto.
Secondo Mandela, la decisione attuale di fare la guerra all'Iraq e'
motivata dal desiderio del presidente Bush di compiacere l'industria
petrolifera Usa e quella degli armamenti.
Quanto alle armi di distruzione di massa, del cui possesso da parte
dell'Iraq non ci sono comunque prove, nessuno parla di quelle possedute da
Israele, malgrado la cosa sia risaputa. Perche' devono esserci due pesi e
due misure?
L'ex leader dell'African National Congress e' convinto che in questo ci sia
anche una questione razziale (paesi "bianchi" e no): una questione che
influenza anche l'atteggiamento verso le Nazioni Unite.
Molta gente - sostiene Mandela - dice in silenzio, ma non ha il coraggio di
uscire allo scoperto e dirlo in pubblico, che, quando i Segretari Generali
erano dei bianchi, Stati Uniti e Gran Bretagna non agivano al di fuori
dell'Onu.
Da quando sono arrivati Segretari Generali di colore, come Butrous Butrous
Ghali e Kofi Annan, essi non rispettano piu' le Nazioni Unite, ma le
disprezzano.
Secondo Mandela il presidente Bush e' un uomo con il quale si puo'
trattare: a metterlo fuori strada sono gli uomini che lo circondano, come
il vicepresidente Dick Cheney e il Segretario alla Difesa Donald Rumsfeld:
"dinosauri, che non vogliono che lui appartenga all'era moderna".
Alla domanda su un suo possibile ruolo di mediatore nella crisi irachena,
Mandela fa un passo indietro, e dice che l'unica mediazione possibile e'
quella dell'Onu: la gravita' della situazione necessita che a mediare sia
una organizzazione, non un individuo.
Per Informazioni:
"Un ponte per..." ONG
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