[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
GUERRA ALL'IRAQ: LE DOMANDE CHE NESSUNO OSA CHIEDERE
fonte: Bollettino ONG "Un ponte per..."
Numero 18
settembre 2002
GUERRA ALL'IRAQ: LE DOMANDE CHE NESSUNO OSA CHIEDERE
di Ron Paul
Il contributo che pubblichiamo di seguito nella traduzione italiana e'
stato scritto il 10 settembre da Ron Paul, parlamentare Usa repubblicano
eletto in Texas, da sempre contrario alla guerra all'Iraq (vedi Notizie dal
Ponte no. 2, 8-9 e 13-14) e strenuo sostenitore della necessita' di un voto
da parte del Congresso.
Speriamo di avere presto delle audizioni sulla guerra all'Iraq che incombe.
Sono preoccupato che ci siano domande che non verranno fatte e che forse
non verra' neanche consentito fare.
Ecco alcune delle domande a cui vorrei che rispondessero coloro che ci
stanno spingendo a dare inizio a questa guerra.
1. Non e' vero che il motivo per il quale non bombardammo l'Unione
Sovietica al culmine della Guerra Fredda era che sapevamo che poteva reagire?
2. Non e' vero anche che adesso siamo disposti a bombardare l'Iraq
perche' sappiamo che non puo' reagire - il che conferma che non esiste
nessuna minaccia reale?
3. Non e' vero che coloro che sostengono che anche con le ispezioni
non possiamo essere sicuri che Saddam Hussein non nasconda armi,
suggeriscono al tempo stesso che possiamo esser piu' sicuri che le armi
esistano in assenza di ispezioni?
4. Non e' vero che l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica
dell'Onu e' stata in grado di completare la sua missione annuale di
verifica in Iraq proprio quest'anno con la cooperazione dell'Iraq?
5. Non e' vero che l'intelligence internazionale non e' stata in grado
di sviluppare un caso che colleghi minimamente l'Iraq al terrorismo
globale, meno che mai agli attacchi dello scorso anno contro gli Stati
Uniti? Qualcuno ricorda che 15 dei 19 dirottatori venivano dall'Arabia
Saudita e che nessuno veniva dall'Iraq?
6. L'ex capo dell'antiterrorismo della CIA, Vincent Cannistraro, si
sbagliava quando ha detto di recente che non esistono prove confermate di
collegamenti fra l'Iraq e il terrorismo?
7. Non e' vero che la CIA ha concluso che non ci sono prove che sia
avvenuto un incontro a Praga fra il dirottatore dell'11 settembre Atta e
l'intelligence irachena?
8. Non e' vero che il nord dell'Iraq, dove l'Amministrazione sostiene
che si nasconde al Qaeda, e' sotto il controllo dei nostri "alleati", i kurdi?
9. Non e' vero che la grande maggioranza dei leader di al Qaeda che
sono fuggiti sembra si siano messi al sicuro in Pakistan, un altro dei
nostri cosiddetti alleati?
10. Qualcuno ha notato che l'Afghanistan sta precipitando rapidamente
nel caos totale, con bombe e assassinii che diventano avvenimenti
quotidiani, e che, secondo un recente rapporto dell'Onu, al Qaeda "e', a
detta di tutti, viva e vegeta e pronta a colpire di nuovo, come, quando e
dove scegliera'"?
11. Perche' stiamo distogliendo risorse militari e di intelligence
preziose dalla ricerca di coloro che hanno attaccato gli Stati Uniti - e
che possono nuovamente attaccarli - per usarle per invadere paesi che non
hanno attaccato gli Stati Uniti?
12. Un attacco all'Iraq non confermerebbe i peggiori sospetti del mondo
arabo sugli Usa, e non e' quello che voleva bin Laden?
13. Come puo' Saddam Hussein essere paragonato a Hitler quando non ha
marina o aviazione, e adesso ha un esercito che e' 1/5 di quello di 12 anni
fa, che anche allora si dimostro' del tutto incapace di difendere il paese?
14. Non e' vero che il potere costituzionale di dichiarare guerra e'
esclusivamente quello del Congresso?
15. I presidenti, in contrasto con la Costituzione, dovrebbero
consentire l'accordo del Congresso solo sotto la pressione dell'opinione
pubblica? Ai presidenti e' consentito affidarsi alle Nazioni Unite per
avere il permesso di andare in guerra?
16. Siete al corrente di un rapporto del Pentagono sulle accuse secondo
le quali gli iracheni avrebbero "gassato" migliaia di kurdi in un
villaggio, che non ha trovato prove inoppugnabili della responsabilita'
irachena, e al corrente del fatto che l'Iran occupava proprio la citta' in
questione, e che le prove indicavano che il tipo di gas usato era piu'
facilmente controllato dall'Iran e non dall'Iraq?
17. Non e' vero che dai 100.000 ai 300.000 soldati Usa hanno sofferto
della Sindrome del Golfo dalla prima guerra del Golfo, e che migliaia
possono essere morti?
18. Siamo preparati all'eventualita' di migliaia di vittime americane
in una guerra contro un paese che non ha la capacita' di attaccare gli
Stati Uniti?
19. Siamo disposti a sostenere l'onere economico di una guerra da 100
milioni di dollari contro l'Iraq, con i prezzi del petrolio che si prevede
andranno alle stelle e scuoteranno ulteriormente una economia americana
gia' traballante? E che dire della previsione dei 30 anni di occupazione
dell'Iraq che alcuni hanno stimato necessari per "costruirvi la democrazia"?
20. Le presunte violazioni di risoluzioni dell'Onu da parte dell'Iraq
vengono addotte come motivo per iniziare un attacco, tuttavia non e' vero
che centinaia di risoluzioni Onu sono state ignorate da vari paesi senza
sanzioni?
21. L'ex Presidente Bush non ha citato la risoluzione Onu del 1990 come
il motivo per cui lui non pote' entrare a Baghdad, mentre coloro che
sostengono un nuovo attacco asseriscono che e' proprio la ragione per cui
possiamo entrare a Baghdad?
22. Non e' vero che, contrariamente alle affermazioni attuali, le
no-fly zone vennero istituite da Gran Bretagna e Stati Uniti senza una
approvazione specifica delle Nazioni Unite?
23. Se rivendichiamo l'appartenenza alla comunita' internazionale e ci
adeguiamo alle sue regole solo quando ci fa comodo, questo non serve a
indebolire la nostra posizione, indirizzando animosita' nei nostri
confronti da parte sia di amici che di nemici?
24. Come puo' il nostro obiettivo dichiarato di portare la democrazia
in Iraq essere credibile quando sosteniamo dittatori in tutto il Medio
Oriente e appoggiamo tiranni militari come Musharraf in Pakistan, che ha
rovesciato un presidente eletto democraticamente?
25. Avete familiarita' con le audizioni del Senato del 1994 che hanno
rivelato che gli Usa fornirono consapevolmente materiali chimici e
biologici all'Iraq durante la guerra Iran-Iraq e fino al 1992 - anche dopo
il presunto attacco iracheno con i gas a un villaggio kurdo?
26. Non abbiamo aiutato l'ascesa al potere di Saddam Hussein,
appoggiando e incoraggiando la sua invasione dell'Iran? E' onesto criticare
Saddam adesso per la sua invasione dell'Iran, che noi all'epoca abbiamo
sostenuto attivamente?
27. Non e' vero che guerra preventiva e' sinonimo di atto di
aggressione, e non e' mai stata considerata una politica Usa morale o
legittima?
28. Perche' i dirigenti delle societa' petrolifere sostengono
fortemente questa guerra se il petrolio non e' la vera ragione per cui
intendiamo occupare l'Iraq?
29. Perche' coloro che non hanno mai indossato una divisa e sono sicuri
che non dovranno combattere personalmente questa guerra sono piu'
impazienti di farla dei nostri generali?
30. Qual e' la ragione morale per attaccare una nazione che non ha
iniziato una aggressione contro di noi, e non potrebbe anche se volesse?
31. In che punto la Costituzione ci da' il permesso di far guerra per
ragioni diverse dall'autodifesa?
32. Non e' vero che una guerra contro l'Iraq rigetta i venerandi
principi del Trattato di Wesfalia, di circa 400 anni fa, secondo cui un
paese non dovrebbe mai attaccare un altro allo scopo di cambiarne il regime?
33. Non e' vero che piu' una societa' e' civilizzata, meno e' probabile
che i disaccordi vengano composti con la guerra?
34. Non e' vero che dalla Seconda Guerra Mondiale il Congresso non ha
dichiarato guerra e - non per caso - da allora non abbiamo avuto una
vittoria netta?
35. Non e' vero che il Pakistan, specialmente attraverso i suoi servizi
segreti, era un sostenitore attivo e un organizzatore principale dei Talibani?
36. Perche' coloro che vogliono la guerra non portano una risoluzione
con una dichiarazione di guerra formale davanti al Congresso?
Per Informazioni:
"Un ponte per..." ONG
Via della Guglia 69/A 00186 ROMA
Tel.066780808 - Fax 06/6793968
e-mail: posta@unponteper.it
http://www.unponteper.it