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La nonviolenza e' in cammino. 360
- To: news@peacelink.it
- Subject: La nonviolenza e' in cammino. 360
- From: "Centro di ricerca per la pace" <nbawac@tin.it>
- Date: Fri, 20 Sep 2002 08:37:30 +0200
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO
Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 360 del 20 settembre 2002
Sommario di questo numero:
1. Yukari Saito, Signor Presidente io obietto
2. Benito D'Ippolito, strambotto dei cannibali
3. Un ponte per..., ai membri delle commissioni parlamentari Esteri e Difesa
4. Enrico Peyretti, la guerra estremo sopruso
5. Pax Christi, fermare la macchina della guerra
6. Franco Fortini, lontano lontano...
7. Rosa Luxemburg, come il coniglio sotto un cespuglio
8. Claudio Tugnoli, una bibliografia di e su Rene' Girard
9. La "Carta" del Movimento Nonviolento
10. Per saperne di piu'
1. DIGNITA'. YUKARI SAITO: SIGNOR PRESIDENTE, IO OBIETTO
[Abbiamo pubblicato ieri la dichiarazione di obiezione di coscienza di
Farid Adly, prestigioso giornalista da 36 anni in Italia, da sempre
impegnato per la pace e i diritti umani (per contatti:
anbamed@katamail.com). A quella presa di posizione si associa con la
dichiarazione che riportiamo sotto anche Yukari Saito, prestigiosa
giornalista giapponese, da 18 anni in Italia, anche lei amica della
nonviolenza, da sempre impegnata per i diritti umani e la pace. Anche a
Yukari (per contatti: yukaris@tiscalinet.it) esprimiamo il nostro affetto,
la nostra stima, la nostra solidarieta'. Questa legge che viola ferocemente
la dignita' umana e contribuisce a provocare nuove tragedie; questa legge
per cui esiste un aggettivo preciso: razzista; questa legge criminale e
criminogena deve essere abrogata. Ed e' compito di tutte le persone di
volonta' buona impegnarsi perche' la legge sia abolita, ed affinche' cessi
la persecuzione bestiale e fin omicida delle sorelle e dei fratelli
immigrati]
Signor Presidente della Repubblica,
condividendo pienamente cio' che Le ha scritto il giornalista Farid Adly e
per esprimere la mia solidarieta' a tutti i cittadini extracomunitari che
subiscono e subiranno questa discriminazione, dichiaro anch'io la mia
intenzione di scegliere l'obiezione di coscienza, di non lasciarmi
spontaneamente rilevare le impronte digitali presso le questure e di
accettarlo soltanto nella modalita' adottata per tutti i cittadini italiani
e comunitari.
Molto cordialmente,
Yukari Saito
giornalista e traduttrice di cittadinanza giapponese
residente in Italia da 18 anni
2. EDITORIALE. BENITO D'IPPOLITO: STRAMBOTTO DEI CANNIBALI
[Benito D'Ippolito e' un collaboratore abituale di questo foglio]
I.
Noi siamo i pii cannibali, che quando si fa sera
foza col vino e i canti, balliam la zarzuela.
Un tempo, lo rammenti, ci fu quando
chi avesse detto Empedocle evocava
un sandalo, le viscere dell'Etna,
quel verso che nesteusai kakotetos,
certe idee sulla luna e sull'amore.
Quei tempi antichi
che mangiavam le scorze e non i fichi.
Poi venne il tempo nostro, il tempo nero
delle camicie brune in doppiopetto,
del ritorno delle leggi del trentotto,
dell'alleanza tra governo e mercanti
di carne dei figli delle figlie, il tempo
delle plebi di Roma schierate
sulle gradinate del colosseo.
Il tempo odierno
che solo da morti si evade dall'inferno.
E quell'antico augusto nome e' oggi
la rasoiata che ti sfigura il volto
che giorno dopo giorno i pescatori
cavano su' dal mare l'indicibile.
Chi ha ucciso quella gente io lo so bene.
Noi siamo i pii cannibali, che quando viene notte
facciam le nostre ronde e ai forestieri botte.
II.
Noi siamo i pii cannibali, che allo spuntar del giorno
armiam libro e moschetto, e prepariamo il forno.
Io lo so bene e voglio dirlo qui
in questi brutti versi e brutti apposta
perche' non ti distraggano dal senso
di cio' che urge e di cio' che disquatra
la voce e insozza l'anima affocata.
Assassini
i governanti infami che precludono
con sataniche leggi hitleriane
il diritto di ogni essere umano
a fuggire la fame e la morte,
a vivere nel mondo che e' di tutti
poiche' e' l'unico mondo che abbiamo.
E sono i governanti che governano
il nostro paese, l'Europa gioconda, il ricco nord del mondo,
rubizzi gentili i signori
che al nostro voto e al nostro plauso aspirano
per continuare lieta la mattanza.
Assassini
i poteri che da secoli rapinano
interi continenti e che riducono
i rapinati a scheletri gia' in vita
e vaste plaghe a un solo grande lager.
E sono i poteri che ogni giorno ci adescano
a rimpinzarci delle loro merci, tv, libretti degli assegni,
ci dicono: voi siete come noi,
i nostri fedeli azionisti, i nostri fideiussori;
e dicono il vero, e noi siamo i cannibali
ogni volta che accendiamo la tv
ed entriamo al supermercato.
Noi siamo i pii cannibali, che giunto il mezzodi'
dagli col becco e il rostro, e poi chicchirichi'.
III.
Noi siamo i pii cannibali, nell'ora postprandiale
diciamo bello il brutto, ed assai buono il male.
Cosi' i cadaveri di Porto Empedocle
non avessero i polmoni colmi d'acqua
potrebbero dirci quel segreto
che noi non vogliamo ascoltare.
Ed e' questo: che cio' che occorre fare
e': primo, abolire la legge razzista;
secondo: stabilire
che tuti gli esseri umani hanno diritto a vivere
in tutto il mondo come spiego' Kant;
terzo: che c'e' un modo solo
per combattere contro i negrieri d'adesso:
ed e' offrire un servizio pubblico e gratuito
di trasporto per chiunque voglia
venire da noi
fuggendo la fame e le guerre;
quarto: che occorre cessare di fare e usare armi,
di devastare terre, di infettare
le acque e le nuvole e i sogni, di rapinare
i poveri impoveriti da lungo saccheggio.
Dopo potremo tornare
a leggere in pace l'africano Agostino, a studiare
l'algebra dono degli arabi , a parlare la lingua
delle donne e degli uomini di volonta' buona.
Dei cannibali il tempo finira' quel giorno stesso
che di cibare carne umana smetteremo; il giorno
atteso e promesso
della misericordia e del coraggio.
Ed Empedocle tornera' un antico saggio.
Noi siamo ancora gli empi, ma ce ne siamo accorti:
e' nelle nostre mani di riparare ai torti:
di farlo decidessimo, risorgeranno i morti.
3. APPELLI. UN PONTE PER...: AI MEMBRI DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
ESTERI E DIFESA
[Dal sito dell'organizzazione umanitaria "Un ponte per..."
(www.unponteper.it/nontagliolacorda/) riprendiamo questo appello]
Ai membri delle commissioni Esteri e Difesa
Siamo molto preoccupati per la dichiarazioni del 9 settembre del Presidente
Berlusconi, dalle quali risulta la disponibilita' a partecipare alla guerra
all'Iraq per "amicizia" con gli Stati Uniti. Non si va con gli amici quando
questi sbagliano, anzi proprio per amicizia, li si deve ancora piu'
fortemente contrastare.
Questa non e' una "operazione di polizia internazionale", e non ha nulla a
che vedere con la lotta al terrorismo, ma una vera e propria guerra. E'
quindi contro la Carta dell'Onu e la Costituzione italiana.
L'Iraq non ha attaccato, ne' sta attaccando nessuno. Bombardare gli uomini,
le donne, i bambini iracheni per "prevenire" future azioni del loro governo
sarebbe inaccettabile, contribuirebbe allo sviluppo del terrorismo,
destabilizzarebbe tutto il medio oriente. Soprattutto porterebbe nuovi e
gravi lutti ad una popolazione gia' provata da un decennio di embargo.
Questa disponibilita' crediamo non rispecchi la volonta' degli italiani.
Ci rivolgiamo a Lei, come membro autorevole del Parlamento pregandola di
prendere tutte le iniziative adeguate affinche' l'Italia, al contrario,
dichiari la sua contrarieta' alla guerra e avvii al piu' presto iniziative
diplomatiche volte a scongiurarla.
Per conto nostro le assicuriamo che sosterremo e apprezzeremo qualsiasi
iniziativa che vada in quella direzione e faremo tutto cio' che sara'
possibile, in modo nonviolento, per impedire che l'Italia vada in guerra.
4. APPELLI. ENRICO PEYRETTI: LA GUERRA, ESTREMO SOPRUSO
[Enrico Peyretti e' una delle piu' prestigiose figure della cultura della
pace. Scrive sul mensile Il foglio di Torino, sul quindicinale Rocca di
Assisi, sul mensile Azione nonviolenta. Opere di Enrico Peyretti: (a cura
di), Al di l del non uccidere, Cens, Liscate 1989; Dallalbero dei
giorni, Servitium, Sotto il Monte 1998; La politica pace, Cittadella,
Assisi 1998; Per perdere la guerra, Beppe Grande, Torino 1999. E diffusa
attraverso la rete telematica Difesa senza guerra. Bibliografia storica
delle lotte nonarmate e nonviolente. Per contatti: peyretti@tiscalinet.it,
enrico.peyretti@tin.it]
Sottoscrivo questo appello [l'appello sopra riportato] esercitando con
forza la dignita', il dovere e il diritto che ha ogni cittadino, sovrano
insieme agli altri, di volere che i suoi rappresentanti eletti, servitori
della comunita' politica e dell'intera famiglia umana, e non assolutamente
dei piu' potenti e prepotenti, obbediscano al diritto primario alla vita di
ogni essere umano, persino degli assassini, e di ogni popolo non colpevole
delle politiche eventualmente aggressive di chi lo domina.
Noi cittadini abbiamo percio' il diritto che i parlamentari eletti vietino
al governo con ogni mezzo, a prezzo della loro posizione - come fece
Matteotti in Parlamento contro la dittatura a prezzo della vita, e come lui
tanti altri veri eroi dell'umanita' -, di fare e sostenere questa guerra.
La quale e' l'estremo sopruso premeditato della super-prepotenza, che non
ridurra', ma accrescera' il terrorismo, a cominciare da quello di stato, e
approfondira' le sue radici, che sono l'ingiustizia e la disperazione, come
tutti i fatti dimostrano.
Non ci sono ragioni umane decenti ma solo servilismo e cinismo omicida, che
disonorano chi osasse approvare anche questa guerra, invece di sviluppare
le arti della politica, la quale consiste soltanto nel dialogo, giustizia e
pace, mentre e' soppressa dalla guerra.
5. APPELLI. PAX CHRISTI: FERMARE LA MACCHINA DELLA GUERRA
[Ridiffondiamo questo appello promosso il 28 agosto da Pax Christi (per
contatti, e-mail: info@paxchristi.it, sito: www.paxchristi.it)]
Lenta e inesorabile, la macchina della guerra si e' messa in moto per
colpire ancora una volta il territorio iracheno.
Come movimento di Pax Christi abbiamo seguito le sorti della popolazione
irachena sin dall'agosto del 1990, quando la comunita' internazionale
decise di mettere in atto il piu' intransigente degli embarghi che la
storia recente ricordi. A giudicare dai danni e dal numero di vittime che
questa misura ha provocato soprattutto tra i bambini e le fasce piu' deboli
in questi 12 anni, puo' a ragione essere considerata una vera e propria
guerra e pertanto vede la netta contrarieta' di tutte le agenzie umanitarie
internazionali. A queste da sempre si aggiunge la nostra voce che chiede di
porre fine a questa insopportabile agonia.
Oltre ai gravi danni causati dall'embargo, ancora oggi non e' possibile
calcolare con esattezza gli "effetti collaterali" della Guerra del Golfo
del gennaio 1991. La strage di soldati lungo la cosiddetta autostrada della
morte rappresenta uno dei piu' gravi massacri della storia, le piu' di 300
vittime civili del rifugio di Al Almirya alla periferia di Baghdad
attendono ancora di capire il perche' del loro tragico coinvolgimento in
quel conflitto, l'uranio impoverito e le altre armi sperimentate dagli
strateghi americani continuano a far sentire i loro effetti sui nascituri.
Le ragioni che portano gli Stati Uniti a decidere oggi un attacco militare
nei confronti dell'Iraq vengono giudicate pretestuose da molti dei piu'
attenti analisti ed esperti.
Come per altre vicende, la lotta al terrorismo internazionale e alla
proliferazione di armamento chimico e batteriologico nascondono ragioni
economiche legate soprattutto alla gestione della risorsa del petrolio.
Sul piano del diritto internazionale e' grave che la dichiarazione di
guerra venga assunta in violazione con quanto disposto dalla Carta delle
Nazioni Unite e in contrasto anche con il pensiero piu' tradizionale della
dottrina morale cristiana.
A nostro avviso il problema riguarda soprattutto lo strumento stesso della
guerra che anche in questo secolo in cui sembrano raggiunti importanti
traguardi di civilta', viene considerato inevitabile per perseguire la pace!
Ricorrono nei prossimi mesi i 40 anni dalla "Pacem in Terris" e vorremmo
farcene eco per dare corpo alle speranze di Giovanni XXIII. D'altra parte
come non ricordare oggi le numerose prese di posizione di don Tonino Bello
- vescovo presidente di Pax Christi che nel 1991 ci ricordava che "Non si
spunta la spada del tiranno urtandola con un acciaio meglio affilato"?
Al contrario oggi assistiamo ad un triste ritorno della logica della guerra
e nelle stesse ore in cui Giovanni Paolo II a Toronto si rivolgeva ai
giovani di tutto il mondo dicendo: "A voi Dio affida il compito, difficile
ma esaltante, di collaborare con Lui nell'edificazione della civilta'
dell'amore", il Presidente degli USA George W. Bush parlava di preparasi ad
una guerra lunga e difficile.
Ai pastori delle Chiese, alle donne e agli uomini che accolgono il Vangelo
di Gesu' Cristo come misura della propria vita e a tutte le persone di
buona volonta', noi chiediamo di schierarsi con determinazione e coraggio
dalla parte di coloro che vogliono costruire la civilta' dell'amore basata
sul dialogo, sulla comprensione e sulla fiducia. valori che non possono
convivere con la guerra.
Per queste ragioni chiediamo:
- Al Presidente del Consiglio e ai componenti il Governo del nostro Paese
di adoperarsi in tutti i modi nel contesto internazionale e nelle alleanze
di cui siamo parte per far prevalere lo spirito del nostro dettato
costituzionale che all'art. 11 dichiara solennemente: "L'Italia ripudia la
guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali". Altri
governi europei stanno svolgendo da tempo quest'azione.
- Alle donne e agli uomini che siedono nei due rami del Parlamento della
Repubblica di dichiarare preventivamente che mai daranno il proprio
consenso ad un eventuale coinvolgimento dell'Italia nel conflitto che si va
preparando.
- Ai parlamentari europei e a tutte le istituzioni europee di intensificare
l'opera di mediazione tra le parti e scongiurare il conflitto.
*
Quanti vorranno sottoscrivere il presente appello potranno far pervenire la
loro adesione in posta ordinaria presso Pax Christi, segreteria nazionale,
via Petronelli 6, 70052 Bisceglie (Ba), oppure tramite fax 0803953450 o in
posta elettronica all'indirizzo info@paxchristi.it
L'elenco delle adesioni di singoli e associazioni, comunita', realta'
varie, sara' aggiornato quotidianamente sul sito di Pax Christi:
www.paxchristi.it
6. MAESTRI. FRANCO FORTINI: LONTANO LONTANO...
[Da Franco Fortini, Composita solvantur, Einaudi, Torino 1994, p. 32. E'
una delle "Sette canzonette del Golfo".
Poeta e saggista tra i maggiori del Novecento, Franco Lattes (Fortini il
cognome della madre) nato a Firenze nel 1917, antifascista, partecipa
allesperienza della repubblica partigiana in Val dOssola. Nel dopoguerra
redattore del Politecnico di Vittorini; in seguito ha collaborato a
varie riviste, da Comunit a Ragionamenti, da Officina ai Quaderni
rossi ed ai Quaderni piacentini, ad altre ancora. Ha lavorato
nellindustria, nelleditoria, come traduttore e come insegnante. E stato
una delle persone pi limpide e pi lucide (e per questo pi isolate) della
sinistra italiana, un uomo di un rigore morale ed intellettuale pressoch
leggendario. E scomparso nel 1994. Opere di Franco Fortini: per lopera in
versi sono fondamentali almeno le raccolte complessive Poesie scelte
(1938-1973), Mondadori; Una volta per sempre. Poesie 1938-1973, Einaudi;
Versi scelti. 1939-1989, Einaudi; cui si aggiungano lultima raccoltina
Composita solvantur, Einaudi, e postuma la serie di Poesie inedite, sempre
presso Einaudi. Testi narrativi sono Agonia di Natale (poi riedito col
titolo Giovanni e le mani), Einaudi; e Sere in Valdossola, Mondadori, poi
Marsilio. Tra i volumi di saggi, fondamentali sono: Asia Maggiore, Einaudi;
Dieci inverni, Feltrinelli, poi De Donato; Tre testi per film, Edizioni
Avanti!; Verifica dei poteri, Il Saggiatore, poi Garzanti, poi Einaudi;
Lospite ingrato, De Donato, poi una nuova edizione assai ampliata col
titolo Lospite ingrato. Primo e secondo, presso Marietti; I cani del
Sinai, Einaudi; Ventiquattro voci per un dizionario di lettere, Il
Saggiatore; Questioni di frontiera, Einaudi; I poeti del Novecento,
Laterza; Insistenze, Garzanti; Saggi italiani. Nuovi saggi italiani,
Garzanti (che riprende nel primo volume i Saggi italiani apparsi
precedentemente presso De Donato); Extrema ratio, Garzanti; Attraverso
Pasolini, Einaudi. Si veda anche lantologia fortiniana curata da Paolo
Jachia, Non solo oggi, Editori Riuniti. Opere su Franco Fortini: in volume
cfr. AA. VV., Uomini usciti di pianto in ragione, Manifestolibri, Roma
1996; Alfonso Beradinelli, Fortini, La Nuova Italia, Firenze 1974; Romano
Luperini, La lotta mentale, Editori Riuniti, Roma 1986; Remo Pagnanelli,
Fortini, Transeuropa, Jesi 1988. Su Fortini hanno scritto molti
protagonisti della cultura e dellimpegno civile; fondamentali sono i saggi
fortiniani di Pier Vincenzo Mengaldo]
Lontano lontano si fanno la guerra.
Il sangue degli altri si sparge per terra.
Io questa mattina mi sono ferito
a un gambo di rosa, pungendomi un dito.
Succhiando quel dito, pensavo alla guerra.
Oh povera gente, che triste e' la terra!
Non posso giovare, non posso parlare,
non posso partire per cielo o per mare.
E se anche potessi, o genti indifese,
ho l'arabo nullo! Ho scarso l'inglese!
Potrei sotto il capo dei corpi riversi
posare un mio fitto volume di versi?
Non credo. Cessiamo la mesta ironia.
Mettiamo una maglia, che il sole va via.
7. MAESTRE. ROSA LUXEMBURG: COME IL CONIGLIO SOTTO UN CESPUGLIO
[Da Rosa Luxemburg, La crisi della socialdemocrazia, in Eadem, Scritti
politici, Editori Riuniti, Roma 1967, 1976, p. 442.
Rosa Luxemburg, 1871-1919, una delle pi limpide figure del movimento dei
lavoratori e dellimpegno contro la guerra e contro lautoritarismo.
Assassinata, il suo cadavere fu gettato in un canale e ripescato solo mesi
dopo; ci sono due epitaffi per lei scritti da Bertolt Brecht, che suonano
cosi': Epitaffio (1919): "Ora e' sparita anche la Rosa rossa, / non sa
dov'e' sepolta. / Siccome ai poveri ha detto la verita' / i ricchi l'hanno
spedita nell'aldila'."; Epitaffio per Rosa Luxemburg (1948): "Qui giace
sepolta / Rosa Luxemburg / Un'ebrea polacca / Che combatte' in difesa dei
lavoratori tedeschi, / Uccisa / Dagli oppressori tedeschi. Oppressi, /
Seppellite la vostra discordia". Opere di Rosa Luxemburg: segnaliamo due
fondamentali raccolte di scritti in italiano: Scritti scelti, Einaudi;
Scritti politici, Editori Riuniti (con una ampia, fondamentale introduzione
di Lelio Basso). Opere su Rosa Luxemburg: Lelio Basso (a cura di), Per
conoscere Rosa Luxemburg, Mondadori; Paul Frlich, Rosa Luxemburg, Rizzoli;
P. J. Nettl, Rosa Luxemburg, Il Saggiatore; Daniel Gurin, Rosa Luxemburg e
la spontaneit rivoluzionaria, Mursia; AA. VV., Rosa Luxemburg e lo
sviluppo del pensiero marxista, Mazzotta. Ovviamente si veda anche il noto
saggio di Lukcs, Rosa Luxemburg marxista, in Gyrgy Lukcs, Storia e
coscienza di classe, Sugar]
E' una pazzesca follia immaginare che noi dobbiamo soltanto sopravvivere
alla guerra, come il coniglio che aspetta sotto un cespuglio la fine del
temporale per riprendere poi tutto vispo la sua corsa.
8. MATERIALI. CLAUDIO TUGNOLI: UNA BIBLIOGRAFIA DI E SU RENE' GIRARD
[Siamo assai grati a Claudio Tugnoli (per contatti: e-mail:
tugnoli@iprase.tn.it) per averci messo a disposizione questa sua
bibliografia girardiana, che aggiorna quella gia' edita nella sua
eccellente monografia sull'autore de La violenza e il sacro. Claudio
Tugnoli, studioso di filosofia, educatore e saggista, e' impegnato per la
pace, i diritti umani, la nonviolenza; con i suoi studi e le pubblicazioni
promosse e curate ha dato un rilevante contributo alla cultura della
nonviolenza. Tra le opere di Claudio Tugnoli: La dialettica dell'esistenza.
L'hegelismo eretico di John McTaggart, Angeli, Milano 2000; AA.VV. (a cura
di), Tra il dire e il fare. L'educazione alla prassi dei diritti umani,
Angeli, Milano 2000; AA.VV. (a cura di), Diacronia e sincronia. Saggi sulla
misura del tempo, Angeli, Milano 2000; AA. VV. (a cura di), Maestri e
scolari di nonviolenza, Angeli, Milano 2000; Girard. Dal mito ai Vangeli,
Edizioni Messaggero Padova, Padova 2001. L'opera di Rene' Girard, il grande
pensatore nato ad Avignone nel 1923, apporta a nostro avviso fondamentali
contributi all'analisi della violenza e all'elaborazione di una teoria e
una prassi della nonviolenza]
a) Opere di Rene' Girard in ordine cronologico:
- Mensonge romantique et verite' romanesque, Grasset, Paris 1961, trad.
it., Menzogna romantica romantica e verita' romanzesca, a cura di L.
Verdi-Vighetti, Bompiani, Milano 1965;
- Dostoievski du double a' l'unite', Librairie Plon, Paris 1963, trad. it.,
Dostoevskij dal doppio all'unita', a cura di R. Rossi, SE, Milano 1996;
- De l'experience romanesque au mythe oedipien, in Critique, n. 222, Paris
1965, pp. 899-924;
- Symetrie et dissymetrie dans le mythe d'Oedipe, in Critique, n. 249,
Paris 1968, pp. 99-135;
- La violence et le sacre', Grasset, Paris 1972, trad. it., La violenza e
il sacro, a cura di O. Fatica e E. Czerkl, Adelphi, Milano 1980;
- Systeme du delire, in Critique, n. 306, Paris 1972, pp. 957-996;
- Myth and ritual in a Midsummer Night's Dream, in Harry F. Camp Memorial
Lecture, Stanford University 1972;
- Perilous Balance: a Comic Hypothesis, in Modern Language Notes, 1972, pp.
811-826;
- Discussion avec Rene' Girard, in Esprit, n. 429, Paris 1973, pp. 528-563;
- Vers une definition systematique du sacre, in Liberte', Montreal 1973,
pp. 58-74;
- The Plague in Literature and Myth, in Texas Studies, XV (5), 1974, pp.
833-850;
- Les Maledictions contre les Pharisiens et l'interpretation evangelique,
in Bullettin du Centre protestant d'etudes, Geneve 1975;
- Critique dans un souterrain, L'age d'Homme, Lausanne 1976;
- Superman in the underground: strategy of madness - Nietzsche, Wagner and
Dostoevskij, in Modern Language Notes, dic. 1976, pp. 1161-1185;
- Differentiation and Indifferentiation in Levi-Strauss and Current
Critical Theory, in Contemporary Literature, XVII 1976, pp. 404-429;
- Des choses cachees depuis la fondation du monde, Grasset & Fasquelle,
Paris 1978, trad. it., Delle cose nascoste sin dalla fondazione del mondo,
a cura di R. Damiani, Adelphi, Milano 1983;
- Rite, travail, science, in Critique, n. 380, Paris 1979, pp. 20-34;
- Le bouc emissaire, Grasset & Fasquelle, Paris 1982, trad. it., Il capro
espiatorio, a cura di Ch. Leverd e F. Bovoli, Adelphi, Milano 1987;
- Conversation avec Rene' Girard (intervista concessa a Nadine Dormoy
Savage), in The French review, n. 5, USA 1983, pp. 711-719;
- L'Apocalisse non viene da Dio (intervista concessa a Sergio Quinzio), in
La Stampa, 23 maggio 1983;
- Cristo, Gandhi e le BR (intervista concessa a Letizia Paolozzi), in
L'Unita', 31 maggio 1983;
- Io parlo della follia umana (intervista concessa a Carlo Sini), in
Corriere della sera, 1 giugno 1983;
- Dionysus versus the Crucified, in Modern Language Notes 99 (1984), pp.
816-835;
- Mythos und Gegenmythos: Zu Kleist's 'Das Erdbeben in Chili', in
Positionen der Literaturwissenschaft: Acht Modellanalysen am Beispiel von
Kleist's 'Das Erdbeben in Chili, Beck, Munchen 1985, pp. 130-148;
- La route antique des hommes pervers, Grasset & Fasquelle, Paris 1985,
trad. it., L'antica via degli empi, a cura di C. Giardino, Adelphi, Milano
1994;
- La mythologie et sa deconstruction dans L'Anneau du Niebelung, in
Structures et temporalites figures du desir, de la dette et du sacrifice,
Cahiers du CREA 12, Centre de recherche en epistemologie appliquee, Paris
1988, pp. 57-201;
- Theory and its Terrors, in The Limits of Theory, ed. Thomas M. Kavanagh,
Stanford University Press, Stanford 1989, pp. 225-254;
- Love delights in praises: a reading of The two Gentlemen of Verona, in
Philosophy and Literature 13/2 (1989), pp. 231-247;
- The crime and conversion of Leontes in The Winter's Tale, in Religion &
Literature 22/2-3 (1990), pp. 193-219;
- A Theater of Envy. William Shakespeare, Grasset & Fasquelle, Paris 1990,
trad. it., Shakespeare. Il teatro dell'invidia, a cura di G. Luciani,
Adelphi, Milano 1998;
- Croyez vous-meme a' votre propre theorie?, in La Regle du Jeu, 1 (may
1990), pp. 254-277;
- Love and Hate in Yvain, in Recherches et Rencontres, 1(1990), pp. 249-262;
- Do you love him because I do: mimetic interaction in Shakespeare's
comedies, in Helios 17/1 (1990), pp. 89-107;
- Innovation and Repetition, in SubStance, n. 62-63 (1990), pp. 7-20;
- Envy of so rich a thing: The Rape of Lucrece, in The Scope of Words: In
Honor of Albert S. Cook, Peter Lang, New York 1991, pp. 135-144;
- Collective Violence and Sacrifice in Shakespeare's Julius Caesar, in
Salmagundi 88-89 (1991), pp. 399-419;
- La violenza fondatrice, in La narrazione delle origini, Laterza,
Roma-Bari 1991, pp. 92-108;
- Origins: a View from the Literature, in Understanding Origins:
Contemporary Views on the Origin of Life, Mind and Society, ed. F. J.
Varela and J.-P. Dupuy, Kluwer Academic Publishers, Dordrecht 1992, pp.
27-42;
- Raison et folie dans l'oeuvre de Shakespeare, in Autonomie et automatisme
dans la psychose, Masson/Coll. Histoire et Psychiatrie de l'Hotel-Dieu,
Paris 1992, pp. 141-153;
- Job as failed scapegoat, in The Voice from the Whirwind: Interpreting the
Book of Job, ed. by L. G. Perdue and C. Gilpin, Abingdon Press, Nashville
1992, pp. 185-207;
- A Venda Myth Analyzed, in R. J. Golsan, Rene' Girard and Myth: An
Introduction, Garland Publishing, New York & London 1993, pp. 151-179;
- How can Satan cast out Satan?, in Biblische Theologie und
gesellschaftlicher Wandel. Fur Norbert Lohfink SJ, Herder, Freiburg 1993,
pp. 125-141;
- Is there Anti-Semitism in the Gospels?, in Biblical Interpretation 1/3
(november 1993), pp. 339-352;
- Violence, Difference, Sacrifice: a Conversation with Rene' Girard.
Interview by Rebecca Adams, in Religion & Literature, 25/2 (1993), pp.
11-33;
- Quand ces choses commenceront. Entretiens avec Michel Treguer, Arlea,
Paris 1994;
- Die Einheit von Ethik und Aesthetik im Ritual, in Ethik der Aesthetik,
Akademie Verlag, Berlin 1994, pp. 69-74;
- Entretien avec Rene' Girard: Propos recueillis par Marie-Louise Martinez,
in Revue Internationale d'Education a' Sevres (31 may 1994), pp. 1-19;
- Mimetische Theorie und Theologie, in Vom Fluch und Segen der Sundenbocke:
Raymund Schwager zum 60. Geburtstag, Kulturverlag, Thaur 1995;
- Mythology, Violence, Christianity, in Paragrana: Intenationale
Zeitschrift fur Historische Anthropologie 4/2 (1995), pp. 103-116;
- Sacrifice in Levenson's Work, in Dialog 34 (1995), pp. 61-62;
- Automatismes et liberte', in Mecanismes mentaux, mecanismes sociaux: De
la psychose a' la panique, Editions La decouverte, Paris 1995, pp. 109-125;
- The Girard Reader, edited by James G. Williams, The Crossroad Publishing
Company, New York 1996;
- Interview with Rene' Girard by Markus Muller, in Anthropoetics: The
Electronic Journal of Generative Anthropology 2/1 (1996):
http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/
- La fine del sacro. Colloquio con Rene' Girard, in Tellus. Rivista di
geofilosofia, anno VII, n. 17, 1996, pp. 7-12;
- L'ultimo dei porcospini: Intervista biografico-teorica a Rene' Girard.
Interview by P. Antonello and J. C. de Castro Rocha, in Iride, n. 19
(1996), pp. 573-620;
- Are the Gospels Mythical?, in First Things 62 (1996), pp. 27-31;
- Image et verite': Rencontre avec Rene' Girard, in Les pouvoirs de
l'image, Lycee International des Pontonniers de Strasbourg, Seminaire
1994-1995, Lycee International de Strasbourg, Strasbourg 1996, pp. 161-175;
- Schlaglichter aus dem Dialog mit Befreiungstheologen, in Gotzenbilder und
Opfer: Rene' Girard im Gesprach mit der Befreiungstheologie, Beitrage zur
mimetischen Theorie 2, Druck- und Verlagshaus Thaur 1996, pp. 255-310;
- Eating Disorders and Mimetic Desire, in Contagion: Journal of Violence.
Mimesis and Culture, 3 (1996), pp. 1-20;
- Wie is er bang van Virginia Woolf? Interview by Guido Vanheeswijk and
Peter Van Olmen, in Rene' Girard, het labyrint van het verlangen: Zes
opstellen, Pelckmans, Kapellen 1996, pp. 133-149;
- Mythologie, geweld en christendom, in Rene' Girard, het labyrint...1996,
cit., pp. 13-30;
- Resurrection from the Underground: Feodor Dostoevsky, The Crossroad
Publishing Company, New York 1997;
- Comments on Christianity, Scapegoating and Sacrifice. Interview by James
G. Williams, in Religion 27/3 (1997), pp. 249-254;
- Der Sundenbock hat ausgedient: Rene' Girard uber archaische Rituale und
Gewalt in der Gesellschaft. Interview by Susanne Koelbl and Michael
Schmidt-Klingenberg, in Der Spiegel, n. 35, 25 August 1997, pp. 112-115;
- Dialogo tra il cardinale Carlo Maria Martini e Rene' Girard, in C. M.
Martini, Fedi e violenze, Cattedra dei non credenti, Rosenberg & Sellier,
Milano 1997, pp. 37-42;
- From mimetic desire to the Monstrous Double, in Mimesis, Masochism and
Mime: The Politics of Theatricality in Contemporary French Thought, ed. T.
Murray, University of Michigan Press, Ann Arbor 1997, pp. 87-111;
- La vittima e la folla. Violenza del mito e cristianesimo, testi scelti e
tradotti a cura di Giuseppe Fornari, Santi Quaranta, Treviso 1998;
- Interview with Rene' Girard by Leo Lefebure and Ewert Cousins, in
Christian Century, 8 April 1998;
- Reconciliation, Violence and the Gospel, in Visible Violence: Sichtbare
und verschleierte Gewalt im Film. Beitrage zum Symposium "Film and
Modernity: Violence, Sacrifice and Religion, Druck- und Verlaghaus, Thaur
1998, pp. 211-221;
- Victims, Violence and Christianity, in The Month CCLIX/1564 (April 1998),
pp. 129-135;
- La violenza , virus e terapia: a colloquio con Rene' Girard. Intervista
di Pier Maria Mazzola, in Nigrizia 116/4 (1998), pp. 51-53;
- Il risentimento. Lo scacco del desiderio nell'uomo contemporaneo, trad.
it. di A. Signorini, con Introduzione di S. Tomelleri, Raffaello Cortina
editore, Milano 1999;
- La preoccupazione moderna per le vittime, in Filosofia e teologia, anno
XIII, 2 (1999), pp. 223-236;
- Je vois Satan tomber comme l'eclair, Grasset & Fasquelle, Paris 1999,
trad. it., Vedo Satana cadere come la folgore, a cura di G. Fornari,
Adelphi, Milano 2001;
- Celui par qui le scandale arrive, Desclee de Brouwer, Paris 2001.
*
b) Articoli e saggi su Girard in ordine cronologico:
- M. Deguy, Destin du desir et roman, in Critique, n. 176, Paris 1962, pp.
19-31;
- M. Deguy, De violence a' noviolence?, in Critique, n. 377, Paris 1978,
pp. 911-926;
- R. Kearney, Terrorisme et sacrifice: le cas de l'Irlande du Nord, in
Esprit, n. 28, Paris 1979, pp. 29-44;
- R. Schwager, Eine neue Interpretation der Geschichte im Licht des
Christentums, in Stimmen der Zeit, 197 (1979), pp. 784-788;
- F. Chirpaz, Enjeux de la violence. Essai sur Rene' Girard, Les Editions
du Cerg, Paris 1980;
- M. Deguy et J. P. Dupuy, Rene' Girard et le probleme du mal. Textes
ressembles par Michel Deguy et Jean Pierre Dupuy, Grasset, Paris 1982;
- J. B. Fages, Comprendre Rene' Girard, Collection Pensee, Paris 1982;
- R. Schwager, Offenlegung der Gewalt und christliche Offenbarung.
Aggression in religionswissenschaftlicher und theologischer Sicht, in Das
Evangelium des Friedens, Herausgegeben von P. Eicher, Munchen 1982, pp.
27-41;
- Paul S.I. Valadier, Violenza del sacro e nonviolenza del cristianesimo
nel pensiero di Rene' Girard, in La civilta' cattolica, 3 settembre 1983,
pp. 361-374;
- J. Gil, Un'antropologia delle forze, Einaudi, Torino 1983;
- C. Formenti, Le briglie invisibili, in Alfabeta, n. 53, Roma 1983, p. 5;
- C. Formenti, La guerra e il sacro, in Alfabeta, n. 60, Roma 1984, p. 24;
- P. Dumouchel et J. P. Dupuy, L'enfer des choses: Rene' Girard et la
logique de l'economie, ed. du Seuil, Paris 1984;
- R. De Benedetti, Gli stereotipi della persecuzione, in Aut Aut, n. 203,
Firenze 1984, pp. 102-112;
- C. Formenti, Il punto di svolta, in Alfabeta, n. 71, Roma 1985, pp. 24-25;
- R. De Benedetti, La violenza svelata, in Il manifesto, 27 settembre 1985;
- A. Carrara, Violenza, sacro, rivelazione biblica. Il pensiero di Rene'
Girard, Vita e Pensiero, Milano 1985;
- P. Grassi, Rene' Girard: la violenza, il sacro, il kerygma, in
Hermeneutica, 5 (1985), pp. 65-78;
- P. Dumouchel, Violence et verite': Colloque de Cerisy autour de Rene'
Girard, Grasset, Paris 1985;
- R. Schwager, La mort de Jesus: Rene' Girard et la theologie, in
Recherches de Science Religieuse 73/4 (1985), pp. 481-502;
- G. Rognini, Al di la' del sacrificio, in Hermeneutica: Pubblicazione
dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose, Urbino, 5, 1985, pp. 79-114;
- Ch. Orsini, La pensee de Rene' Girard, Paris 1986;
- C. Bandera, From mythical bees to medieval antisemitism, in To Honor
Rene' Girard: Presented on the occasion of his sixtieth birthday by
colleagues, students and friends, ed. A. Juilland, Stanford French and
Italian Studies 34, Anma Libri, Saratoga 1986, pp. 29-49;
- G. Di Michele, Dal disordine all'ordine. Rene' Girard, un pensatore
"forte", in Il Mulino (1986), pp. 716-731;
- K. Mfutila, Violence sacrificielle et revelation du sacre chez Rene'
Girard, Innsbruck 1987;
- L. Bottani, La mimesi, la violenza e il sacro: nota sul pensiero di Rene'
Girard, in Filosofia, 38 (1987), pp. 53-66;
- G. Di Michele, Le aporie della teologia vittimaria di Rene' Girard, in
Intersezioni, 1990 (1);
R. J. Golsan, Rene' Girard and Myth: an Introduction, Garland Publishing,
New York & London 1993;
- R. Schenk, Zur Theorie des Opfers: ein interdisziplinares Gesprach,
Collegium Philosophicum 1, Frommann-Holzboog, Stuttgart-Bad Cannstatt 1995;
- E. Gans, Mimetic Paradox and the Event of Human Origin, in Anthropoetics:
The Electronic Journal of Generative Anthropology, 1/2 (1995):
http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/
- J. Greisch, Homo mimeticus: kritische uberlegungen zu den
anthropologischen Voraussetzungen von Rene' Girards Opferbegriff, in Zur
Theorie des Opfers: ein interdisziplinares Gesprach, 1995 cit., pp. 27-63;
- S. Tomelleri, Rene' Girard: La matrice sociale della violenza, Franco
Angeli, Milano 1996;
- G. Fornari, Labyrinthine Strategies of Sacrifice: The Cretans by
Euripides, in Contagion. Journal of Violence, Mimesis and Culture, 4
(1997), pp. 163-188;
- W. Palaver, Rene' Girard: Die mimetische Theorie, in Zeitschrift fur
Didaktik der Philosophie und Ethik 19/3 (1997), pp. 184-192;
- L. Samona', Cristianesimo e violenza. Dialogando con Rene' Girard, in
Filosofia e teologia, anno XIII, 2 (1999), pp. 249-259;
- E. Gans, Failure of Mimetic Theory, in CLR n. 162, 13 March 1999:
http://www.humnet.ucla.edu/humnet/anthropoetics/views/vw162.htm;
- G. Fornari, La verita' della violenza. Il pensiero di Rene' Girard e il
suo rapporto con la filosofia, in Ars Interpretandi. Annuario di
ermeneutica giuridica, 4 (1999), pp. 93-121;
- G. Fornari, La vittima e il corpo. La prova dell'esistenza di Dio nel
pensiero di Rene' Girard, in Filosofia e teologia, 2 (1999), pp. 260-270;
G. Fornari, Apologia della Bibbia come apologia della vittima, Introduzione
a R. Girard, La vittima e la folla. Violenza del mito e cristianesimo,
Santi Quaranta, Treviso 1999, pp. 9-34;
- G. Fornari, Alla ricerca dell'origine perduta. Nuova formulazione della
teoria mimetico-sacrificale di Girard, in C. Tugnoli (a cura di), Maestri e
scolari di nonviolenza. Riflessioni, testimonianze e proposte interattive,
Franco Angeli, Milano 2000, pp.151-201;
- G. Fornari, Sacrificio, natura e differenza evangelica. Calasso e la
visione sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, in
Pluriverso, numero su Rene' Girard: violenza pagana e rivelazione
cristiana, a cura di S. Tomelleri e R. Trigona, 4 (2000), pp. 28-44;
- C. Tugnoli, Girard. Dal mito ai vangeli, Edizioni Il Messaggero, Padova 2001.
*
c) Opere nelle quali si applicano il metodo e la teoria di Girard:
- R. Schwager, Brauchen wir einen Sundenbock? Gewalt und Erlosung in den
biblischen Schriften, Munchen 1978;
- R. Schwager, Der Richter wird gerichtet: zur Versohnungslehre von Karl
Barth, in Zeitschrift fur Katholische Theologie 107/1-2 (1985), pp. 101-141;
- G. Knott, The God of Victims: Rene' Girard and the Future of Religious
Education, in Religious Education 86/3 (1991), pp. 399-412;
- R. Schwager, Dem Netz des Jagers entronnen: das Jesusdrama nacherzahlt
von Raymund Schwager, Kosel, Munchen 1991;
- J.-P. Dupuy, Introduction aux sciences sociales: Logique des phenomenes
collectifs, Ellipses, Paris 1992;
- J.-P. Dupuy, Le sacrifice et l'envie: Le liberalisme aux prises avec la
justice sociale, Calman-Levy, Paris 1992;
- R. Schwager, Die heutige Theologie und das leere Grab Jesu, in
Zeitschrift fur Katholische Theologie 115/4 (1993), pp. 435-450;
- C. Bandera, Separating the Human from the Divine, in Contagion: Journal
of Violence, Mimesis and Culture, 1(1994), pp. 73-90;
- S. Cochetti, The Lethal Narcissus: Heidegger on Sacrifice / Sacrifice on
Heidegger, in Contagion 4(1997), pp. 87-100;
- J. M. Gauthier, Quand un pauvre diable est prince de ce monde ou le
scandale de Satan selon Rene' Girard, in Theologiques 5/1(1997), pp. 7-21;
- S. Cochetti, Die Aporie des Heiligen: Der Opferbegriff bei Bataille und
Girard, in Georges Bataille. Vorreden zur uberschreitung, ed. A. Hetzel und
P. Wiechens, Konigshausen & Neumann, Wurzburg 1999, pp. 243-256;
- S. Cochetti, Emanzipation der rache und mimetischer Glaube: Die nukleare
Abschreckung im Ruckblick. Ein neomimetisch kommunikationstheoretischer
Ansatz, in Zeitschrift fur Internationale Beziehungen 6/1 (1999), pp. 41-91;
- W. Palaver, Biblisches Ethos und Politik, in A. Bondolfi und H. J. Munk,
Theologische Ethik heute: Antworten fur eine humane Zukunft. Hans Halter
60. Geburtstag, NZN Buchverlag, Zurich 1999, pp. 363-370;
-G. Fornari, Fra Dioniso e Cristo. La sapienza sacrificale greca e la
civilta' occidentale, Pitagora editrice, Bologna 2001;
- M. Stella Barberi (a cura di), La spirale mimetique. Dix-huit leons sur
Rene' Girard, Prefazione di Rene' Girard, Desclee de Brouwer, Paris 2001;
*
d) Bibliografia degli scritti di Giuseppe Fornari
- Descartes-Pascal: il corpo e il soggetto in M. Tronti (a cura di), Il
politico 2. Da Hobbes a Smith. Antologia di testi, Milano, Feltrinelli,
1982, pp. 311-339;
- Per una filosofia del rapporto uomo/natura, relazione al Convegno
Ecologia e... Interdisciplinarieta' e contaminazione dei saperi
nell'educazione ambientale. Convegno per insegnanti delle scuole di ogni
ordine e grado, Treviso, 22-24 marzo 1990 (pubblicata sul Bollettino
dell'Associazione Filosofica Trevigiana, autunno 1990);
- Mistificazioni e significato della solidarieta', relazione al convegno
Solidarieta' e competizione sociale. Per i 25 anni di Telefono Amico a
Venezia-Mestre, 16 aprile 1994, Venezia (Atti del Convegno, pp. 46-60);
- From the Labyrinth to the Tragic Mask, in COV&R. The Bulletin of the
Colloquium on Violence and Religion, 11 (1996), pp. 6-8;
- Dal symbolon greco alla prova dell'esistenza di Dio. Sacrificio e
superamento del sacrificio nella simbolica dell'appartenenza, contributo al
Convegno La simbolica dell'appartenenza - Universita' degli Studi di
Messina - 2-4 maggio 1996:
- Labyrinthine Strategies of Sacrifice: The Cretans by Euripides, in
Contagion. Journal of Violence, Mimesis, and Culture, 4 (1997), pp. 163-88;
- Towards a Biblical Anthropology of Violence. Acquisitive Imitation and
Violence in Original Sin, in COV&R. The Bulletin of the Colloquium on
Violence and Religion, 14 (1998), pp. 6-7;
- Plato's Puppets: The Problem of Education in Greek Philosophy and in the
Contemporary World, relazione al Convegno Internazionale Education,
Violence and Reduction of Violence, COV&R e CNEFEI, Saint-Denis (Francia),
27-30 maggio 1998;
- Traduzione e cura del volume di Rene' Girard, La vittima e la folla.
Violenza del mito e cristianesimo, Santi Quaranta, Treviso 1998;
- Apologia della Bibbia come apologia della vittima. La concezione
antropologica e religiosa di Rene' Girard, introduzione a Girard, La
vittima e la folla cit., pp. 9-34;
- La lotta fra Gesu' e Satana. Conversazione con Rene' Girard in Girard, La
vittima e la folla cit., pp. 149-68;
- Traduzione e note del saggio di Rene' Girard, Nietzsche, la
decostruzione, e la moderna preoccupazione per le vittime, in Ars
Interpretandi. Interpretazione del sacro e interpretazione giuridica, 4
(1999), pp. 35-51;
- La verita' della violenza. Il pensiero di Rene' Girard e il suo rapporto
con la filosofia, in Ars Interpretandi cit., pp. 93-121;
- Traduzione e note del saggio di Rene' Girard, La preoccupazione moderna
per le vittime, in Filosofia e teologia. Cristianesimo e violenza, 2
(1999), pp. 223-36;
- La vittima e il corpo. La prova dell'esistenza di Dio in base al pensiero
di Rene' Girard, in Filosofia e teologia cit., pp. 260-70;
- Scheda sul volume C. M. Martini, Fedi e violenze, Rosenberg & Sellier,
Torino 1997, in Filosofia e teologia cit., pp. 410-11;
- The Truth of Violence. The Thought of Rene' Girard and its Relationship
with Philosophy, in Ars Interpretandi. Interpretation des Heiligen -
Interpretation des Rechts, 4 (1999), pp. 99-127;
- Dioniso, la natura e la differenza evangelica secondo Girard. Calasso e
la visione sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, relazione
al Convegno Forza di trasformazione della vittima. Dibattito
politico-religioso nel contesto della teoria mimetica, Villa Vigoni,
Menaggio (Como), 18-22 ottobre 1999;
- Dionysos, die Natur und der evangelische Unterschied nach Girard. Calasso
und die Opfervorstellung der Natur von Anaximander bis Nietzsche, in B.
Dieckmann (a cura di), Das Opfer - aktuelle Kontroversen.
Religions-politischer Diskurs im Kontext der mimetischen Theorie, Lit
Verlag, Munster 1999, pp. 37-58;
- Voci su Girard in F. Volpi, Dizionario delle opere filosofiche, B.
Mondadori, Milano 2000, pp. 432-34;
- Traduzione e note dell'articolo di R. Girard, Dioniso contro il
Crocifisso, in MicroMega, 3 (2000), pp. 177-97;
- Sacrificio, natura e differenza evangelica. Calasso e la visione
sacrificale della natura da Anassimandro a Nietzsche, in Pluriverso, 4
(2000), pp. 28-44;
- Alla ricerca dell'origine perduta. Nuova formulazione della teoria
mimetico-sacrificale di Girard, in C. Tugnoli (a cura di), Maestri e
scolari di non violenza, Franco Angeli, Milano 2000, pp. 151-201;
- Le marionette di Platone. L'antropologia dell'educazione nell'antica
Grecia e nel mondo contemporaneo, in Studi Perugini, 10 (2000), pp. 159-90;
- Fra Dioniso e Cristo. La sapienza sacrificale greca e la civilta'
occidentale, Pitagora, Bologna 2001, pp. XI-462;
- Traduzione e cura del volume di R. Girard, Vedo Satana cadere come la
folgore, Adelphi, Milano 2001;
- La violenza del mito distrutta nella croce, in Vita pastorale, 4 (2001),
pp. 30-35;
- A New Interpretation of Mimetic Theory: A Comparison between Greek
Civilization and Christianity, conferenza al Convegno annuale di COV&R,
Anversa, 30 maggio-2 giugno 2001;
- Da Osiride a Dioniso, miti che non salvano, in Avvenire, 25 luglio 2001;
- Les marionettes de Platon. L'anthropologie de l'education dans la
philosophie grecque et la societe' contemporaine, in M. S. Barberi (a cura
di), La spirale mimetique. Dix-huit leons sur Rene' Girard, Desclee de
Brouwer, Paris 2001, pp. 157-88;
- Le radici religiose del mondo attuale, conferenza al Seminario nazionale
per la Dirigenza CISL Conflitti e non violenza. Per una nuova cultura della
responsabilita', Genova, 25 ottobre 2001;
- Intervista in A. Socci, La girardiana "vittoria delle vittime" e le
scelte della diplomazia vaticana, ne Il Foglio, 31 ottobre 2001;
- Apocalisse del cristianesimo?, conversazione con Rene' Girard in AA. VV.,
Il monoteismo, A. Mondadori, Milano 2002, pp. 35-46;
- Uno sguardo nuovo e antico sul cristianesimo. Discussione critica di Vedo
Satana cadere come la folgore di Rene' Girard, in Rassegna di teologia, 2
(2002), pp. 281-90;
- Un' "altra" giustizia. Il diritto fra contenimento e superamento della
violenza, conferenza al Convegno dell'Unione Giuristi Cattolici Etica e
deontologia nelle professioni giuridiche, Vicenza 31 maggio-1 giugno 2002.
9. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO
Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale
e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale
e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae
alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo
scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova
il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.
Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:
1. l'opposizione integrale alla guerra;
2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali,
l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di
nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza
geografica, al sesso e alla religione;
3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e
la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e
responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio
comunitario;
4. la salvaguardia dei valori di cultura e dellambiente naturale, che sono
patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e
contaminazione sono un'altra delle forme di violenza delluomo.
Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto
dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna,
dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.
Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio,
l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la
noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione
di organi di governo paralleli.
10. PER SAPERNE DI PIU'
* Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: http://www.nonviolenti.org
; per contatti, la e-mail e': azionenonviolenta@sis.it
* Indichiamo il sito del MIR (Movimento Internazionale della
Riconciliazione), l'altra maggior esperienza nonviolenta presente in
Italia: http://www.peacelink.it/users/mir . Per contatti: lucben@libero.it
; angelaebeppe@libero.it ; mir@peacelink.it
* Indichiamo inoltre almeno il sito della rete telematica pacifista
Peacelink, un punto di riferimento fondamentale per quanti sono impegnati
per la pace, i diritti umani, la nonviolenza: http://www.peacelink.it . Per
contatti: info@peacelink.it
LA NONVIOLENZA E' IN CAMMINO
Foglio di approfondimento proposto dal Centro di ricerca per la pace di
Viterbo a tutti gli amici della nonviolenza
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. e fax: 0761/353532, e-mail: nbawac@tin.it
Numero 360 del 20 settembre 2002