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il Procuratore Petrucci interviene sulla questione inquinamento all'Ilva di Taranto
Il Procuratore della Repubblica dott.Aldo Petrucci, nel suo intervento
riportato l'11/8/02 in prima pagina sul Corriere del Giorno, solleva un
problema cruciale: la scarsa informazione dei lavoratori circa il rischio
cancerogeno a cui sono esposti. Il Procuratore ritiene che sia necessario
potenziare l'attività di formazione e informazione degli operai sulle
attività cui sono preposti e sui rischi connessi. La questione è di estrema
importanza. Infatti il decreto legislativo 626/94 (art.64 del capo II
"Obblighi dei datori di lavoro") contiene a questo proposito prescrizioni
importantissime in quanto il datore di lavoro deve provvedere "alla
misurazione di agenti cancerogeni" e deve verificare l'efficacia delle
misure intraprese per evitare che i lavoratori entrino in contatto con
sostanze carcerogene; il datore di lavoro, secondo tale norma, "progetta,
programma e sorveglia le lavorazioni in modo che non vi è emissione di
agenti cancerogeni nell'aria. Se ciò non è tecnicamente possibile,
l'eliminazione degli agenti cancerogeni deve avvenire il più vicino
possibile al punto di emissione mediante aspirazione localizzata"). Se la
legge prescrive ciò, io mi chiedo se la dirigenza dell'Ilva abbia assolto
il dovere di misurare e quantificare la presenza degli agenti cancerogeni.
Mi chiedo inoltre se la carente informazione degli operai derivi dalla
mancara rilevazione dei dati sugli agenti cancerogeni o dalla mancata
diffusione dei dati fra i lavoratori o da entrambe le cose. Quando ho
chieso ad alcuni dirigenti sindacali "quanto" benzene e "quanto"
benzoapirene i lavoratori della cokeria respirassero... non mi hanno saputo
rispondere. In parole povere: dove sono i dati da cui può nascere
quell'opera di informazione e formazione a cui il Procuratore fa
riferimento? Come mai le norme del decreto legislativo 626/94 rimangono
lettera morta? Di chi sono le responsabilità? Inoltre credo che sarebbe
importante un'indagine epidemiologica, con quantificazione e dettaglio
nominativo, circa i decessi di operai della cokeria, verificando quanti
sono in radioterapia. Recentemente un ex operaio (Vincenzo Spinelli) ha
parlato in un'intervista di "quaranta compagni morti e altri quindici in
terapia" e di ricordarli "nome per nome". Le informazioni mi sembrano
essere le grandi assenti, dopo la sicurezza, nel pianeta Ilva.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink