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Accordi di pace per il Sudan
Tratto da www.unimondo.org
Accordi di pace per il Sudan
E' stata raggiunta, dopo cinque settimane di trattative svoltesi a Machakos
(60 chilometri a sudovest di Nairobi) in Kenya, un'intesa tra il governo di
Khartum e i ribelli dell'esercito popolare di liberazione del sud del
Sudan. L'accordo punta a concludere una guerra civile che ha provocato la
morte di più di due milione di persone. Anche se l’intesa, siglata sabato a
Machakos non prevede ancora formalmente il ‘cessate il fuoco’, afferma “la
comune convinzione che una soluzione militare non è percorribile, né
desiderabile”. L’accordo parla anche di “sostanziali progressi e specifiche
intese” sui due problemi più complessi, vale a dire “l’autodeterminazione
delle popolazioni del Sud ed il rapporto Stato-Religione”. Dopo un periodo
transitorio di sei anni (periodo minimo per consentire la ricostruziuione e
il rientro dei numerosi profughi nel sud del paese), è previsto un un
referendum che dovrebbe garantire al sud il diritto all'autodeterminazione.
Il processo di pace avverrà sotto la supervisione di Stati Uniti, Gran
bretagna, Norvegia e Italia. L'Agenzia missionaria Misna riconosce un
intersse particolare da parte dei paesi occidentali: un accordo risolutivo
in Sudan, migliorerebbe i rapporti con i Paesi arabi e consentirebbe il
‘business’ del petrolio, presente nel vasto bacino del Sudan meridionale.
Nel 1999 il governo di Khartoum ha avviato la produzione petrolifera al
ritmo di 205mila barili al giorno, dei quali 145mila esportati. Le aree di
produzione sono concentrate nelle aree di Bentiu e di el Obeid, da sempre
oggetto di contesa da parte dei ribelli. In più di un’occasione, lo Spla ha
definito quegli impianti di estrazione 'obiettivi militari', minacciando
azioni contro le compagnie straniere poiché consentono al regime sudanese
di ricavare danaro per l'acquisto di armi utilizzate nella guerra contro le
popolazioni del sud Sudan. [22.07.2002]
» Fonte: © Misna, AllAfrica ;
» Approfondimento: © Equilibri, Campagna Sudan, Nigrizia,