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185: Obiettivo 100mila firme



http://web.vita.it/articolo/index.php3?NEWSID=20158


Martedì, 2 luglio 2002

Obiettivo 100mila firme

di Riccardo Bonacina (r.bonacina@vita.it)

02/07/2002 -  Vita


Contro i mercanti d'armi obiettivo 100mila firme. La mobilitazione si è 
fatta sentire sin dentro l'aula della Camera, ma ora bisogna insistere


Firma dopo firma, in soli due mesi si era alzato un muro di “no” alle 
modifiche alla legge 185/90. Un muro fatto di nomi e cognomi, sigle di 
associazioni e cooperative, parrocchie, gruppi Caritas, Comuni ed enti 
locali. Oltre 65mila le firme raccolte, sul nostro sito e su quello della 
Rete di Lilliput, e ancora sulle piazze, nelle università e nelle 
parrocchie. Una marea che, piano piano, s'è levata dal basso senza la 
sponsorizzazioni delle tv e dei media e che pure ha saputo aggregare un 
vastissimo e autorevole consenso a difesa di una legge che prevedeva un 
minimo di trasparenza sul commercio di materiali militari e di armi e che 
il disegno di legge 1927 snaturava e svuotava.

Nel passaggio alla Camera si sono ottenuti 4 emendamenti di garanzia al ddl 
1927, e 8 emendamenti alla nuova formulazione della legge 185 a difesa 
dello spirito e della lettera originarie della legge. Si è trattato di un 
buon risultato? Francamente, sì. Non ho dubbi nel sostenerlo. Senza la 
campagna e la vostra mobilitazione e sostegno (sul prossimo numero del 
settimanale VITA abbiamo dedicato un paginone con le vostre firme), la 
"Ratifica dell'Accordo di Farnborough" sarebbe stata null'altro che un 
passaggio burocratico, incosciente, scemo e avrebbe smobilitato le già 
fragili barriere per chi lucra vendendo e trafficando gli arnesi della 
morte. Così era accaduto quando in soli 8 giorni le Commissioni riunite 
Esteri e Difesa avevano licenziato in modo bipartisan (sic!) il disegno di 
legge n. 1927, e così sarebbe accaduto anche in aula. La campagna, che è 
riuscita a contattare molti singoli parlamentari, collegio per collegio, 
spiegando le ragioni del no allo snaturamento della 185, ha avuto un suo 
primo esito provocando piccoli terremoti politici dentro i partiti di 
opposizione che, da febbraio a oggi, hanno radicalmente cambiato la loro 
posizione in proposito.

Quando mercoledì 26 giugno i deputati hanno votato sapevano che migliaia di 
cittadini li stavano seguendo via internet vigilando comportamenti, assenze 
e voti.
Qualcosa abbiamo ottenuto, occorre adesso che questa pressione si faccia 
ancor più forte per l'appuntamento con il Senato.