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COMMERCIO ARMI: BUSINESS VINCE SULL'ETICA
Agenzia Asca di oggi
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COMMERCIO ARMI: PACIFISTI, BUSINESS VINCE SULL'ETICA
La reazione della ''Campagna contro i mercanti di
morte'' all'approvazione in Parlamento della legge
(ASCA) - Roma, 27 giu - Disappunto e critiche da parte della
''Campagna contro i mercanti di morte'' per l'approvazione
in parlamento della legge sul commercio delle armi che
modifica la 185/90. In attesa di verificare se e quali
emendamenti migliorativi siano stati approvati e di valutare
il comportamento dei diversi gruppi parlamentari, gli
organizzatori della Campagna ''Contro i mercanti di armi -
In difesa della 185'' hanno dichiarato subito ''il proprio
disappunto perche' le istanze e le preoccupazioni espresse
da tante realta' della societa' civile e rappresentate anche
da 62.000 firme raccolte in poche settimane, non hanno
trovato ascolto e accoglienza da parte delle forze politiche
della maggioranza.
''Ci spiace constatare - ha dichiarato Tonio Dell'Olio -
portavoce della Campagna - che ancora una volta le ragioni
del business abbiano avuto il sopravvento su quelle
dell'etica e che sia questa ormai la logica che guida la
politica estera del nostro Paese''. I rappresentanti delle
organizzazioni che formano la Campagna hanno espresso
chiaramente la volonta' di non mollare la pressione e che
continueranno a seguire l'iter del ddl al Senato,
allargheranno il network sul piano europeo e internazionale
e renderanno ancora piu' stabile il collegamento tra realta'
di base interessate a monitorare il commercio di armi
italiane nel mondo. ''A nessuno deve sfuggire - ha
continuato Dell'Olio - che se non ci fosse stata questa
mobilitazione, difficilmente una parte del nostro Parlamento
si sarebbe posto il problema di mettere in discussione la
proposta del Governo, giacche' in Commissione il
provvedimento era stato approvato all'unanimita'''.
res/cdc/sl
270954 GIU 02
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