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Apg xxii dalla Palestina
Questo e' il paese delle storie, che molte volte non hanno il lieto fine, vi
mando la storia di Rami raccolta qualche giorno fa e scritta da Maurizio.
ciao Fabrizio
STORIA DI RAMI.
"Era il 22 aprile del 2000. L'intifada non era ancora iniziata. Barak è a
capo del governo isreliano e Clinton alla Casa Bianca. Sono le quattro del
pomeriggio quando arriva la notizia che alcuni carri armati hanno
oltrepassato la "linea verde". Subito Ri., 20 anni e suo cugino A., 12 anni,
corrono verso quel punto a circa due chilometri dalle loro case, per vedere
cosa succede. Qunado arrivano sul posto vedono due carri armati che sostano
a copertura di un caterpillar gigantesco che sta demolendo una casa ormai
disabitata, troppo vicina alla fascia di sicurezza. Il manovratore ha le
cuffie e pare ascoltare musica.
I due ragazzi iniziano a tirare sassi al bulldozer, quando vedono alcuni
militari scendere da un blindato e venire nella loro direzione, si
nascondono dietro un cespuglio. In quel momento da uno dei carri armati
aprono il fuoco con proiettili da 55 mm. Uno di questi colpisce Ri. di
striscio alla testa, che cade in una pozza di sangue mentre A. piange
terrorizzato. Da lontano altri vedono la scena e subito chiamano l'ambulanza
che lo trasporta in un ospedale di Gaza, dove Ri. rimane in coma per 12
giorni.
Quando i medici avevano perso le speranze, miracolosamente si è risvegliato.
Tuttavia i medici consigliano il trasferimento di Ri. in un ospedale estero
meglio attrezzato per la riabilitazione motoria.
Ma questo non è mai stato possibile per ovvie ragioni di denaro e adesso
anche a causa dell'intifada. Oggi Ri. vive "su di una carrozzina", e
racconta la sua storia agli stranieri di passaggio (come noi), per trovare
il modo di andare all'estero e ricominciare a camminare. E' paralizzato al
braccio e alla gamba sinistra. Il proiettile ha lasciato una conca sulla
parte destra del cranio, delle dimensioni di un pugno chiuso.