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SOS Monte Bianco-boicotta benetton



La resistenza contro il passaggio dei Tir sotto il Monte Bianco continua.
Venite tutti a manifestare a Courmayeur martedì 25 giugno e boicottate
Benetton.

Comitato Valdostano contro il Ritorno dei TIR.
per info e adesioni: 349 0769262
                                   http://www.retealternative.org
                                   patrick.perrier@tiscali.it



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GLI ESSERI UMANI E L'AMBIENTE SONO PIÙ IMPORTANTI DELLE MERCI.
BOICOTTIAMO BENETTON

Migliaia di TIR passavano ogni giorno sotto il Monte Bianco. Dal 24 marzo
1999, quando il Traforo venne chiuso a causa di un grave incidente (causato
da un camion), senza TIR l'inquinamento si è ridotto fino all'87% e le
malattie respiratorie infantili sono diminuite del 35%.

Oggi il Traforo è riaperto alle auto. I Governi italiano e francese
vogliono permettere il passaggio di 5760 camion al giorno, più del doppio
di quanti ne passavano prima della tragedia.

A questo le popolazioni del Massiccio del Bianco, Valle d'Aosta e Valle di
Chamonix, si oppongono fermamente e il 13 maggio hanno già bloccato il
Tunnel.

Le istituzioni locali dell'Alta Savoia e della Valle d'Aosta, azionista
della società del Traforo, hanno chiesto una riduzione del traffico pesante
di almeno il 50% rispetto ai flussi precedenti la chiusura; la città e il
cantone di Ginevra, altri azionisti del Traforo, si sono espressi per una
riapertura ai soli veicoli leggeri.

Il gruppo Benetton, è l'azionista di riferimento della Società Italiana
Traforo Monte Bianco attraverso la finanziaria Edizione Holding. La sua
azione di pressione sui Governi italiano e francese ha portato ai 5760 TIR.
Più TIR passano, più loro ci guadagnano.

A partire dal 25 giugno, noi abitanti delle vallate del Bianco saremo di
nuovo sulla strada ad impedire la riapertura del Traforo ai TIR.

Ma la nostra pressione sui governi francese e italiano non basterà se,
ancora una volta, il gruppo Benetton farà prevalere la logica economica su
quella della tutela della salute, dell'ambiente e delle economie locali.

Per questo chiediamo di boicottare il gruppo Benetton non comprando i suoi
prodotti, per costringerlo a dichiararsi favorevole ad una radicale
riduzione del traffico pesante internazionale sotto il Bianco.

La battaglia per il Monte Bianco è diventata il simbolo della resistenza
alla logica dominante dei trasporti in Europa: trasporto su gomma e grandi
opere, nel nome della libera circolazione delle merci. Noi vogliamo,
invece, utilizzare i mezzi alternativi di trasporto: il treno e le vie
d'acqua. E senza fare altri trafori nelle Alpi come vorrebbe il Governo
Berlusconi.
Benetton e la sua società Autostrade non colpiscono solo il territorio e le
popolazioni delle Alpi. Il caso del progetto di autostrada nel parco della
Maremma è solo un altro esempio di questa strategia.

Dire no a Benetton vuol dire agire perché un altro sistema dei trasporti
sia possibile in Europa.
La globalizzazione neoliberista passa per il Tunnel del Monte Bianco:
boicottiamo BENETTON!

Coordinamento valdostano contro il ritorno dei TIR
Association pour le Respect du Site du Mont Blanc

Per informazioni: http://www.retealternative.org, http://www.arsmb.com
Per contatti e adesioni: 016540575 - 3490769262 - redazione@retealternative.org
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Benetton, l'imprenditore progressista dal volto umano, multietnico e
attento all'ambiente, si è comprato la Patagonia con tutto quello che c'è
dentro, compreso un popolo indigeno - i Mapuche - le cui tradizionali
abitudini di vita sono state sconvolte; quello che impone condizioni di
lavoro ultraflessibili ai suoi lavoratori ufficiali del sud Italia, che
viola i diritti sindacali e sfrutta il lavoro minorile delle migliaia di
subfornitori e contoterzisti diffusi in tutto il mondo (Nord Africa, Est
Europa,India, Messico, Turchia, Sud-est asiatico).
Il gruppo Benetton comprende: United Colors of Benetton, Sisley, Blu,
Autostrade s.p.a., Autogrill, Nordica, Killer Loop, Undercolors, 012
Benetton, Rollerblade.





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IL 25 GIUGNO DOVE SARETE?


Noi saremo sulle strade di Courmayeur, ai piedi del Monte Bianco, per
impedire il ritorno di migliaia di TIR pericolosi e inquinanti.
Lo abbiamo già fatto a migliaia il 13 maggio su entrambi i versanti della
Montagna.
Lo rifaremo martedì 25 giugno, giorno in cui i governi italiano e francese
tenteranno di riaprire il Traforo al traffico pesante internazionale.

Noi pensiamo che il conflitto sul Monte Bianco sia un'occasione perché:
- la chiusura per tre anni del Tunnel ha permesso alla popolazione locale
di prendere coscienza di cosa vuol dire vivere prima e dopo il passaggio di
migliaia di camion: una riduzione fino all'88% delle polveri fini e una
netta diminuzione delle malattie respiratorie.
- l'inquinamento da TIR non solo mette in pericolo un ambiente unico al
mondo per biodiversità, ma rischia di compromettere anche un complesso
sistema di ghiacciai e sorgenti che costituisce un'importante regolatore
del clima e una riserva d'acqua potabile per tutti.
- Il fronte anti-TIR è assolutamente vario: operatori del turismo,
professionisti della montagna, agricoltori, semplici cittadini,
associazioni, partiti. Le istituzioni si sono espresse contro il ritorno
dei TIR (comuni di Chamonix, Les Houches, Servoz, Ginevra cantone e città)
o hanno comunque chiesto una riduzione di almeno il 50% dei mezzi pesanti
che transitavano nel 1998 (Consiglio della Regione Autonoma Valle d'Aosta e
tutti i 74 Comuni della Valle).
- Un ruolo particolare nella vicenda è giocato dal gruppo Benetton, che è
azionista di riferimento della società italiana del Traforo e controlla
buona parte delle autostrade italiane. La vicenda del Bianco ha reso
evidenti le priorità dell'imprenditore "dal volto umano": meno maglioni
colorati, più asfalto.

Oggi le alternative al trasporto su gomma esistono: le attuali linee
ferroviarie alpine sono sfruttate solo al 30%, il trasporto marittimo è
sottoutilizzato e disorganizzato. L'introduzione di una Tassa sul Traffico
Pesante renderebbe meno convenienti principi aziendali come il "just in
time" e la delocalizzazione che si traducono in autostrade, trafori, ponti,
Tav (Treni Alta Velocità) o TAC (Treni Alta Capacità). Soprattutto
incentiverebbe scambi economici regionali e promuoverebbe circuiti
razionali di distribuzione, in particolare nel campo alimentare. Le merci
oggi, vengono fabbricate in uno dei tanti Sud del mondo, per poi essere
trasportate nel Nord per essere consumate: così, nel nome della
competizione mondiale, le patate raccolte in Olanda sono lavate e spelate
in Italia e rispedite in Olanda per essere affettate e vendute nel resto
d'Europa, e via dicendoŠ
Se tutti i valichi renderanno incerto il passaggio delle merci con blocchi
e azioni, allora l'Europa dovrà rivedere seriamente l'attuale sistema dei
trasporti e applicare le alternative di cui parla da anni.
Il 25 giugno gli abitanti della Valle d'Aosta e della vallata di Chamonix
manifesteranno con le istituzioni locali per difendere la loro salute, il
loro territorio e l'economia locale.
Ma se quel giorno sarete con noi sulla strada, il Monte Bianco diventerà il
simbolo di tutti coloro che lottano ovunque per costruire un sistema
alternativo dei trasporti: in Val di Susa, in Maurienne, al Gottardo, al
Brennero, al Gran Sasso, in Maremma, allo Stretto di Messina e in tutte le
città oggi asfissiate dallo smog.

IL 25 GIUGNO AIUTATECI E AIUTATEVI.

Fatelo venendo a Courmayeur (Piazzale La Palud - ore 9.00) oppure
promuovendo azioni di boicottaggio in uno dei tanti negozi del gruppo
Benetton


Coordinamento valdostano contro il ritorno dei TIR (Partito della
Rifondazione comunista, Movimento Verde alternativo, Giovani comunisti,
Coop. Lo Pan nër, Lega ambiente, Sinistra Alternativa, Comité pour la
sauvegarde du Pays du Mont-Blanc, Donne in Nero, TamTamdo, Associazione per
la Difesa del Monte Bianco)

Association pour le Respect du Site du Mont Blanc


Per informazioni: http://www.retealternative.org, http://www.arsmb.com
Per contatti e adesioni: 016540575 - 3490769262 - redazione@retealternative.org