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BOLLETTINO N.9 PER I VOLONTARI DI PEACELINK



BOLLETTINO SETTIMANALE PER I VOLONTARI DI PEACELINK
n.9 - 11 maggio 2002

a cura di
PeaceLink
c.p. 2009
74100 Taranto

Sito web: http://www.peacelink.it
Per iscriversi al Database volontari di PeaceLink: http://db.peacelink.it
E-mail: volontari@peacelink.it
Fax 1782273886
Donazioni: conto corrente postale 13403746 intestato a PeaceLink, c.p. 2009, Taranto
 
Fate circolare il piu' possibile questo bollettino spedendolo ai vostri amici: grazie.


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Per i volontari di PeaceLink

Cari amici,
PeaceLink è una rete di volontari. Nessuno percepisce una retribuzione e ogni cosa che realizziamo in rete e fuori è un atto di volontariato. Questo è fonte di grande soddisfazione e, va aggiunto, anche di fatica, a volte. Non sempre riusciamo a conciliare i nostri impegni di studio o di lavoro con il volontariato in rete, non sempre siamo in grado di essere puntuali nelle risposte. Di questo ce ne scusiamo. In questo bollettino settimanale cerchiamo di offrire spunti perche ognuno si attivi in rete e dal basso, diventando autonomo e propositivo nella propria realtà locale, in una prospettiva di autogestione e di partecipazione solidale.

CINQUE VOLTE BASTA ALLA BARBARIE
CINQUE BUONI MOTIVI PER IMPEGNARSI
OGNUNO FACCIA QUALCOSA, ANCHE SOLO STAMPARE E DIFFONDERE QUESTO FOGLIO
OGNUNO DIVENTI PROMOTORE DI UN'INFORMAZIONE DI BASE

1) --- 12 MAGGIO MARCIA PERUGIA-ASSISI: BASTA CON LA GUERRA
Questo bollettino viene inviato alla vigilia della marcia Perugia-Assisi (per la pace in Medio Oriente) che parte il 12 maggio. Tutte le informazioni e un editoriale in proposito lo trovate sul sito http://www.peacelink.it

2) --- ENTRO IL 15 MAGGIO OCCORRE SALVARE AMINA: BASTA CON LE LAPIDAZIONI
E' spaventoso quanto ci raccontano Fausto Spegni (f.spegni@rai.it) ed Ettore Masina (ettore.mas@libero.it) in un messaggio che ci hanno spedito e che alleghiamo a questo bollettino. Troverete anche le modalità concrete per fare giungere la vostra voce prima che sia troppo tardi.

3) --- GLOBAL MARCH: BASTA CON BAMBINI SCHIAVI
Segnaliamo inoltre la Global March contro lo sfruttamento mondiale dei bambini promossa da Mani Tese e che si terrà il 18 maggio in 50 città italiane. Parteciperanno anche molte scuole. Per vedere se nelle propria città vi sarà la Global March potete consultare il sito http://www.manitese.it o telefonare al numero verde 800552456

4) --- PARLAMENTARI: BASTA CON I MERCANTI DI MORTE
Per quanto riguarda la mobilitazione per la questione del commercio delle armi consultate il sito http://www.vita.it per verificare le novità sui prossimi appuntamenti. In precedenza abbiamo dato informazioni sulla discussione (che si preannuncia dura e rischiosa alla Camera dei Deputati); poiché il calendario dei lavori parlamentari può cambiare è bene verificare in continuazione ed il sito di Vita, con le relative notizie sulla mobilitazione da attuare, con relative date e modalità.

5) --- UN MILIONE E MEZZO DI MORTI: BASTA CON L'EMBARGO
Alla Camera dei Deputati - assieme alla discussione sulla nuova legge relativa al commercio delle armi - approderà anche la discussione sull'embargo in Iraq e in questo bollettino alleghiamo una lettera che ognuno potrà inviare ad un parlamentare. La lettera può essere spedita via Internet; su http://www.peacelink.it c'è il link alla campagna "Io non taglio la corda" con tutte le informazioni contro il previsto bombardamento in Iraq; cliccando su http://www.unponteper.it/nontagliolacorda/ si può inviare un messaggio preimpostato (sotto riportato) a tutti i parlamentari della propria zona.



-------------------- LAPIDAZIONE: AMINA COME SAFIYA

Amina Lawal Kurami, 35 anni, contadina nigeriana, il 22 marzo scorso è stata condannata a morte per lapidazione dalla corte islamica di Bakori, nello stato nigeriano di Katsina, uno dei dodici che hanno reintrodotto nel 2000 la sharia, la legge islamica. L’esecuzione della condanna è stato rinviato di otto mesi per consentire l’allattamento della figlia nata dal rapporto extra matrimoniale, causa del processo e della condanna.
Il sito di Amnesty International ( www.web.amnesty.org ) segnala vari casi di condanne secondo questa legge: non solo la condanna alla lapidazione per donne che abbiano avuto rapporti sessuali senza essere sposate o adultere, ma anche amputazioni, perfino a ragazzini di 15 anni.
La campagna internazionale che ha salvato il 25 marzo scorso Safiya Hussaini si è rimessa in moto per Amina. La donna, la più giovane di 13 figli, sposata due volte, la prima a 14 anni, ha tre figli. L’ultimo, una bambina, l’ha avuto da un uomo che le aveva promesso di sposarla, ma che, al processo,  instaurato per l’evidenza del rapporto extra matrimoniale rappresentata dalla nascita della bambina, ha negato di essere stato lui ad aver rapporti con Amina, che non ha potuto avere la testimonianza favorevole di almeno quattro persone, come vuole la legge. Amina non ha avuto avvocati nel primo processo. Qualcosa ora sta cambiando. Il 5 aprile ha presentato appello, che sarà discusso il 15 maggio prossimo.
Occorre quindi un’azione urgentissima. La Nigeria non è un paese in cui un certo tipo di legislazione è visto con indifferenza. Anche al più alto livello, anche nel mondo osservante mussulmano, è stato espresso il più netto dissenso.
Potete seguire  le indicazioni contenute nel sito di Amnesty :
inviare al presidente e al ministro della giustizia nigeriani un appello alla soppressione della pena di morte e di punizioni crudeli, inumane e degradanti ad ogni livello ai seguenti indirizzi
His Excellency Olusegun Obasanjo
President of the Republic
The Presidency
Federal Secretariat
Phase II, Shehu Shagari Way,
Abuja
Federal Capital Territory
Nigeria
Fax: 00 234 9 523 21 36 (press office)
Email: president.obasanjo@nigeriagov.org

His Exellency Kanu Godwin Agabi
Minister of Justice, Ministry of Justice 
New Fedeeral Secretariat complex Shehu Shagari Way,
Abuja
Federal Capital Territory
Nigeria
Fax: 00 234 9 523 52 08

Naturalmente si può esprimere anche presso l’ambasciata in Italia della Nigeria la propria richiesta:
Ambasciata della Repubblica di Nigeria presso lo stato italiano
Via Orazio, 18  00193 ROMA
Tel: 06 6896243
      06 68301663
Fax 06 6832528
Attenzione! La Email: embassy@nigerian.it non è più attiva
Ora è: nigerian.rome@iol.it

Ma anche:
Rappresentanza diplomatica della Nigeria presso l’Unione Europea
NIGERIA ( République fédérale du Nigéria)
Chancellerie diplomatique
Av. De Tervuren 288
B-1150 Bruxelles
Tel:  00 32  2 762 52 00  762 9847
Fax: 00 32 2 762 37 63

E alcuni giornali nigeriani:
The Comet  Email: mail@cometnews.com.ng
This Day  Email: thisday@nova.net.ng

Il testo, il più breve e rispettoso possibile, potrebbe essere:
Signor Ambasciatore,
                                  chiedo, per il Suo tramite, che il Presidente della Repubblica della Nigeria voglia concedere la grazia a Amina Lawal.

Mr. Ambassador,
                            I ask you to plead with the President of Nigerian Republic, for the life of Amina Lawal Kurami.

Monsieur l'Ambassadeur,
                                       je vous prie de demander au Président de la République du Nigeria, de sauver la vie de Amina Lawal Kurami.

Grazie!   Thanks!   Merci!

FIRMA



-------------------- IRAQ: LETTERA AI DEPUTATI PER FAR CESSARE L'EMBARGO

Egregio Onorevole
Sono un elettore della Sua Circoscrizione,
mi rivolgo a Lei, che mi rappresenta in Parlamento, certo che terrà conto, nel Suo operato, anche della mia opinione.
IL 29 e 30 maggio la Camera dei Deputati sarà chiamata a discutere e votare una mozione presentata dall'Onorevole Bianchi e altri che, se approvata, impegnerebbe il Governo tra l'altro a "ad avanzare formale richiesta alle Nazioni Unite di un esame conclusivo dell'embargo verso l'Iraq, fissando la data della sua cessazione".
Come Lei sa l'embargo all'Iraq, che dura da ormai 11 anni, non ha colpito il regime, ma ha causato immani sofferenze alla popolazione che ha pagato il solo torto di essere nata nella terra del petrolio con oltre un milione e mezzo di morti.
Sono queste conseguenze inaccettabili per qualsiasi obiettivo politico e che violano, come ha sostenuto l'ex vice segretario generale dell'Onu, Denis Halliday, i diritti umani e la stessa cartra dell'Onu.
Non è un caso che la sottocommissione per i diritti umani del'Onu, a Ginevra, ha fatto più volte appello agli Stati perchè l'embargo venisse revocato.
La stessa Camera dei Deputati, già in una occasione, il 20 giugno 2000, aveva impegnato il Governo ad agire in questo senso. Purtroppo nulla è stato fatto.
L'ex capo degli ispettori Onu a Baghdad, Scott Ritter, ha dichiarato più volte che "l'Iraq è disarmato e non più in grado di produrre armi di distruzione di massa".
Ma anche se questo fosse vero solo parzialmente, sarebbe accettabile continuare a far morire 250 bambini al giorno per raggiungere al 100% un obiettivo che non si è conseguito in oltre dieci anni?
SE LA SENTE DI CONDIVIDERE QUESTA RESPONSABILITA'? Non è l'ora di seguire altre strade?
Molti sono i paesi che sostengono ormai questa necessità, in particolare la Russia che ha già presentato una proposta in tal senso al Consiglio di Sicurezza, e molti altri.
Una azione italiana volta ad ottenere la revoca delle sanzioni sarebbe un contributo alla giustizia ed anche alla pace e alla lotta al terrorismo che di queste iniustizie si nutre.
Certo della Sua sensibilità Le invio i più cordiali saluti.



-------------------- E INFINE IL SESTO "BASTA"... BASTA CON I VIRUS!!!

Lo diciamo senza voler suscirare allarmismi: stanno circolando virus che imitano indirizzi e-mail. Ad esempio poteste ricevere un virus dall'indirizzo e-mail del Presidente della Repubblica, (quasi) perfettamente imitato. Occorre stare attenti. Potreste ricevere messaggi da PeaceLink (ad esempio da questo) contenenti virus che in realtà non abbiamo mai mandato. Non è successo fino ad ora a noi, ma ad altri sì. Nel caso accadesse, siate più furbi dei virus e dotatevi di antivirus aggiornati.
In altri termini: fino ad ora chi spediva virus aveva un virus, ora vengono spediti virus da indirizzi e-mail camuffati.
Infine citiamo da un messaggio di Riccardo Bagnato (r.bagnato@vita.it): "Anzitutto siate sereni, quando individuate un qualcosa di strano, chessò un virus potenziale. PRIMA di comunicare qualsiasi cosa a chiunque, controllate cosa sia veramente a questo indirizzo: http://www.symantec.com/search/ mettendo il nome del file che credete sia un virus, e leggete, leggete. Niente di più nocivo della spedizione di un allarme se questo poi risulta ingiustificato o peggio costringe ad azioni dannose, come nel caso del famoso sulfbuk.exe (CHE E' UNA BUFALA). Altra informazione spero utile. Chi lavora con Mac, come il sottoscritto, dovrebbe sapere che i Mac sono portatori sani di virus per pc. A loro il virus  "I love you" non fa nulla, ma se debbono spedire email verso un pc allora possono infettare. Nel qual caso esiste un Norton o altri antivirus anche per il Mac: please, usiamoli".




Alessandro Marescotti
a.marescotti@peacelink.it
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