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l'AMI americano



09 Febbraio 2002


il Manifesto   PRIMA PAGINA

Il Nafta nell'ombra

EMANUELE GIORDANA *

I

l Nafta non è una benzina, ma fa scintille egualmente. Scintille
commerciali, coperte però da un rigido segreto. L'accordo commerciale tra
Usa Canada e Messico (North American Free Trade Agreement) possiede infatti
una struttura ombra, una sorta di tribunale commerciale in grado di decidere
compensazioni se una multinazionale degli Stati associati viene danneggiata
da una legge o una disposizione di uno dei Paesi aderenti. In buona
sostanza, se il diritto pubblico fa perdere soldi a una società privata,
questa è in grado di chiedere i quattrini che ha perso o pensa di perdere. E
le sue richieste vengono vagliate da una sorta di corte suprema fantasma, al
di sopra delle leggi e degli Stati: un direttorio "super partes" insomma, un
tribunale di giustizia commerciale dove la bilancia pende però da una parte
sola.
La rivelazione clamorosa si deve al giornalista americano William Moyers e
al suo programma Bill Moyers Reports, che martedi sera è andato in onda
negli Stati uniti. I documenti che dimostrano quanto Moyers ha scovato, resi
noti nella trasmissione dal titolo "Trading democracy", sono stati resi
pubblici, con l'accordo del giornalista, anche dai National Securty Archive,
centro studi non governativo della George Washington University che li ha
messi a disposizione su Internet.
Secondo le ricerche di Moyers, non soltanto il Tribunale del commercio ha la
prerogativa di dare ragione a una società che sia stata danneggiata dalle
leggi di uno Stato, ma non è previsto che vi sia alcun diritto a una causa
d'appello in un tribunale civile, e cioè "alla luce del sole". Le prove di
questo direttorio ombra sono fornite attraverso documenti originali,
testimonianze e l'analisi di alcuni casi come quello di una compagnia
canadese che reclama poco meno di un miliardo di dollari dagli Stati uniti.
Viene citato poi il caso già risolto a favore di una società: il caso della
compagnia americana Metalclad, che ha visto riconoscere le sue proteste
contro il governo messicano per 16 milioni di dollari. Citato inoltre il
primo caso preso in esame dalla commissione e che riguardava il ricorso
contro il verdetto di una giuria americana che non era piaciuto alla società
lesa.
Le leggi che non piacciono alle compagnie, racconta il reportage, sono
solitamente disposizioni legislative statali ma anche semplicemente
comunali, che hanno a che vedere con l'impatto ambientale e la sanità.
Musica per le orecchie di chi è reduce da Porto Alegre, dove sotto accusa
sono finiti proprio gli accordi commerciali tra Stati che, come ha appena
ricordato Kofi Annan, si preoccupano più del profitto che degli effetti
sociali dei negoziati che riguardano il business. Il già citato caso della
compagnia canadese è esemplare: accusò una grave perdita di denaro quando lo
stato della California abolì un additivo per la benzina che aveva
contaminato l'acqua potabile. Scintille da Nafta, appunto. La Methanex, una
delle maggiori produttrici mondiali di Mtbe, un additivo per la benzina, si
sentì minacciata dalla scoperta nel 1999 che i suoi prodotti erano
responsabili della contaminazione di circa un terzo del sistema idrico
pubblico, senza contare che il Mtbe è considerato un possibile veicolo di
tumori. Ma quando lo stato della California firmò il bando dell'additivo, la
casa madre canadese si fece avanti chiedendo 970 milioni di dollari di
risarcimento danni. Un caso ancora aperto.
Le origini del tribunale commerciale del Nafta, sono contenute nel capitolo
11 dell'Agreement, nato per proteggere le corporation proprio dai danni
causati dalle leggi nazionali. Ma da che l'accordo fu ratificato - dice
Moyers - "le società hanno usato il Capitolo 11 per sfidare i poteri di cui
i governi si sono dotatati per proteggere i loro cittadini, per minacciare
l'ambiente e le leggi che tutelano la sanità e persino per attaccare il
sistema giudiziario".
Moyers è un giornalista di 72 anni che ha creato la Pba, Public Affairs
Television, un network televisivo non profit che lavora con 349 stazioni
pubbliche americane Non è la prima volta che affronta questi argomenti:
trade secrets o "in search of the Constitution" sono alcuni dei suoi lavori
più noti nel programma che contiene le sue inchieste. Il suo documentario,
realizzato in collaborazione con Sherry Jones, dura un'ora e l'intera
trascrizione della trasmissione è disponibile sul sito dei National Security
Archives, un'ottima fonte di informazioni riservate, soprattutto sulla
politica estera americana. La loro specialità sono i documenti che vengono
desecretati col permesso della Casa Bianca e che spesso rivelano, anche se
ad anni di distanza, come andarono veramente le cose nei rapporti tra gli
Usa e il resto del mondo. Con la differenza che, nel caso Nafta, si parla di
oggi.
* Lettera22