[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]

-> SOS MADAGASCAR <-



Roma, 10 marzo 2002-03-10

Vogliamo informarti sulla situazione che sta vivendo in questi ultimi mesi 
il Madagascar, che sembra non interessare a nessuno (giornali, radio e TV 
non ne parlano!). Ti invitiamo a leggere con attenzione questo foglio e 
aderire all'iniziativa di "raccolta firme", con la quale intendiamo 
sollecitare l'intervento della "comunita' internazionale" per la ricerca di 
una soluzione pacifica e giusta, dei diritti di questo popolo. Colpisce la 
testimonianza non violenta e di fede di questa gente; ti invitiamo ad, 
unirti alla sua preghiera e promuovendola nella comunita' in cui sei 
presente.. L'opera di informazione e sensibilizzazione che intendiamo 
diffondere con questa  iniziativa e' promossa dal gruppo dei malgasci e 
amici del Madagascar in Italia.

S.O.S MADAGASCAR

In Madagascar le elezioni presidenziali tenutesi il 16 Dicembre 2001 hanno 
dato un risultato controverso. Al termine dello spoglio, fonti governative 
assegnarono il 46,21% dei voti al candidato dell'opposizione Mare 
Ravalomanana,: sindaco della Capitale Antananari'vo e il 40,89% al 
presidente uscente Didier Ratsiraka. Stando.a questi dati si rendeva quindi 
necessario il secondo voto di ballottaggio. Ma il Comitato pro Ravalomanana 
ha denunciato imbrogli e irregolarita', sostenendo di' aver vinto al primo 
turno con il 52,15% dei voti contro il 36,67% del rivale.

Il 22/02/2002 Rachel Razaiarivelo, alto magistrato malgascio, accompagnato 
da giudici e da magistrati ha proclamato Ravalomanana presidente del 
Madagascar nello stadio di Antananarivo. Questi ultimi hanno spiegato i 
motivi che hanno condotto a questa decisione e praticamente del parere che 
questa e' una investitura legittima con tutti i carismi della legalita'. La 
gente non si poteva contenere dalla gioia, ma gli scontri non sono cessati. 
Il 28 febbraio il governo uscente ha imposto la legge marziale nella capitale.

Posizione della Chiesa di fronte a questa situazione

La Chiesa appoggia la volonta' popolare. La maggior parte degli elettori ha 
votato per Marc Ravalomanana, che ha promesso di far decollare l'economia 
del paese. Per cui i membri dirigenti delle Chiese cristiane in Madagascar 
(cattolici, protestanti, anglicani ... hanno invitato tutte le persone a 
recarsi in Piazza 13 maggio per pregare. Quest'annuncio e' di per se' 
contro il decreto emanato dal governo che vieta le grandi riunioni ma la 
piazza e' subito popolata. Da piu' di un mese ormai giorno e notte la gente 
in milioni si raduna per pregare con la partecipazione di centinaia di 
preti,  pastori, suore...

Posizione del corpo militare

Il 7 marzo 2002, 210 ufficiali delle forze amiate sono riuniti. Hanno dato 
adesione al governo di Mare Ravalomanana, con loro vi sono lo stesso leader 
dell'opposizione e il neoministro, della difesa, il generale Jules 
Mamizara. Poche ore fa un altro noto ufficiale malgascio, il generale 
Ismael Mounibou ha invece manifestato la sua fedelta' al Presidente 
uscente, Didier Ratsiraka, senza pero' ottenere grande seguito. Questo crea 
una tensione all'interno del corpo militare. Il ministro della difesa di 
Mare Ravalomanana ha riconosciuto che la pace e' minacciata e il suo 
appello ha creato una visibile emozione. Al momento non e' chiaro come la 
situazione possa sbloccarsi, in quanto,il centro Petrolifero dell'isola 
(Tamatave) e' ormai irragiungibile dalla capitale. Sostenitori del partito 
di governo (AREMA) hanno smantellato un ponte sulla strada nazionale con 
l’intenzione di impedire agli automezzi di passare. L'assenza della benzina 
e gasolio crea disagio sia nelle fabbriche della capitale, sia nelle altre 
zone intorno. Diventa difficile per la gente della campagna procurarsi i 
viveri e beni di' prima necessita' (es. farina, zucchero, sapone...). Desta 
preoccupazione l'atterraggio a Tamatave di due aerei provenienti, uno dalla 
e uno dall'Algeria sospettati di trasportare armi per il capo dello Stato 
uscente Didier Ratsíraka che ai. controlli del personale. dell'aereoporto 
si sono rifiutati di mostrare il loro carico. Per quanto riguarda l'aereo 
militare algerino sarebbe C-130 "Hercule" con 5 tonnellate di merce nella 
stiva. Al momento, inoltre, nessuna notizia e' ancora pervenuta sul carico 
trasportato dall'aereo di Damasco. Si teme che dietro il loro arrivo ci sia 
un accordo con l'ex-presidente per mettere in atto un massacro (genocidio) 
della popolazione di Antananarivo.

Rivolgiamo a lei Signore Ministro degli Esteri nella speranza di trovare un 
autorevole canale di comunicazione che raggiunga i vertici del nostro 
Governo,e attraverso di essi, la piu' grande comunita' internazionale, 
affinche' intervenga tempestivamente come del resto ha fatto per la 
Jugoslavia (vedi elezioni presidenziali nel settembre 2000, in cui il 
candidato dell'opposizione, Kostunica, si e' autoproclamato presidente 
anche se Corte Suprema non aveva riconosciuto la sua vittoria, mentre la 
Germania e l'Unione Europea hanno riconosciuto legittima la sua 
autoproclamazione, inviandone anche le meritate felicitazioni), a porre 
fine al genocidio perpetrato dal vecchio presidente Ratsiraka. Confidiamo 
insieme nella sua disponibilita'.

NB.
Le firme vanno inviate  a Segreteria della Presidenza del Consiglio Via 
dell'Impresa Palazzo Chigi Roma
il fax di questa segreteria e': 06/6791131