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G8, "Sbagliato scarcerare i teatranti austriaci"



Fonte: Il Nuovo

http://www.ilnuovo.it/nuovo/foglia/0,1007,111053,00.html

G8, "Sbagliato scarcerare i teatranti austriaci"


La Cassazione condanna la decisione del Tribunale della Libertà: "C'erano 
indizi sufficienti a far pensare che i soggetti facessero parte dei Black 
bloc, gruppo resosi responsabile dei gravi fatti di Genova"


SPECIALE G8

ROMA - I teatranti di strada austriaci che furono arrestati durante i 
giorni del G8 a Genova non dovevano essere scarcerati. Lo ha sentenziato la 
Cassazione (sentenza 10.000) che, senza risparmiare un duro giudizio sulla 
decisione del Tribunale della Libertà, afferma che ''il tribunale, di 
fronte ad un imponente materiale indiziario di chiaro significato 
accusatorio ha optato per una singolare indulgenza valutativa degli 
elementi oggetto della sua considerazione, svalutando irragionevolmente il 
loro peso e spessore di rilevante probabilità che i soggetti fermati 
facessero parte di uno dei tanti gruppi criminali resisi responsabili dei 
gravi fatti di devastazione e saccheggio verificatisi a Genova il 20 e il 
21 luglio
2001''.

Con questa motivazione la Prima sezione penale ha annullato le ordinanze 
impugnate con cui era stata disposta la liberazione dei teatranti, 
rinviando il caso al Tribunale di Genova per un nuovo esame. Ad opporsi 
alla scarcerazione, il Pm presso il Tribunale della libertà di Genova. La 
vicenda analizzata dai giudici di piazza Cavour riguarda la compagnia 
austriaca Volkstheatre Karawane composta da 19 giovani che erano giunti a 
Genova due giorni prima delle manifestazioni del G8 per mettere in scena 
una loro rappresentazione teatrale. All'indomani degli scontri, alcune 
pattuglie dei carabinieri della sezione anticrimine avevano individuato una 
colonna di automezzi con targa straniera che dal comune di Recco si 
dirigeva verso l'entroterra ligure.

In seguito ad una approfondita perquisizione, gli uomini dell'Arma avevano 
rinvenuto all'interno dei mezzi ''numerosi oggetti atti ad offendere come 
mazze, coltelli, birilli, catene con estremità imbevute di petrolio, aste 
di legno, e altri destinati alla difesa del corpo come caschi protettivi, 
camere d'aria, protezioni in gomma piuma, maschere antigas e da sub, oltre 
a numerosi indumenti di color nero tra cui magliette, giubbotti e tre 
passamontagna''.

Non solo oggetti, ma anche rullini fotografici e documenti con le piantine 
dettagliate di Genova. Otto dei fermati presentavano poi lesioni personali 
ed ecchimosi. I teatranti furono sottoposti a fermo di polizia giudiziaria 
perché ritenuti ''appartenenti al gruppo antiglobalizzazione dei Black 
Bloc, resosi responsabile di gran parte dei gravi fatti di devastazione e 
di saccheggio verificatisi durante il G8''.

Convalidato il fermo, contro i giovani austriaci venivano emesse dal gip 
del Tribunale di Genova cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere 
per i reati di associazione per delinquere armata e di concorso in 
devastazione e saccheggio. In sede di riesame, però, il Tribunale annullava 
le ordinanze coercitive ''per mancanza di gravi indizi di colpevolezza'' e 
disponeva la ''immediata scarcerazione'' dei teatranti, sulla base del 
fatto che ''gli elementi indiziari non raggiungevano la soglia di gravità 
richiesta dalla legge''.

Una scarcerazione ritenuta sbagliata dal Procuratore della Repubblica di 
Genova che ha presentato ricorso in Cassazione. Ed ora i giudici di piazza 
Cavour, accogliendo la sua protesta, hanno criticato aspramente la 
decisione dei giudici. ''L'errore del tribunale - ha evidenziato l'Alta 
corte - è stato di non rendersi conto che, in sede cautelare e nel momento 
delle indagini preliminari, non è richiesto che gli
indizi raccolti siano convergenti ed univoci'' visto che ''la loro gravità 
va correlata alla loro specificità, e cioè alla loro capacità di far 
attribuire il fatto concreto al soggetto o ai soggetti sottoposti ad 
indagine, così da fare ritenere, nel momento considerato, attendibile la 
tesi accusatoria e giustificata, sotto il profilo cautelare, la misura 
coercitiva''.

(13 MARZO 2002, ORE 9:45)