11/03/2002 Vita | |||
Il cardinal Ruini, riferisce l'agenzia Misna, invita a non attenuare i controlli sul commercio delle armi. Soddisfazione dei missionari | |||
Preoccupazione per le prospettive di modifica della legge sul commercio di armi è stata espressa questo pomeriggio dal presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Camillo Ruini. | |||
Nella sua prolusione in apertura dei lavori del Consiglio permanente della Cei, il porporato - riferisce l'agenzia missionaria Misna - ha precisato come occorra “fare attenzione a che la ratifica da parte del Parlamento italiano dell'accordo quadro per la ristrutturazione dell'industria europea di difesa non comporti l'attenuarsi dei controlli sul commercio delle armi”. | |||
Soddisfatti per le parole del cardinale Ruini si sono immediatamente detti Eugenio Melandri, responsabile di "Chiama l'Africa", e padre Venanzio Milani, a nome degli Istituti missionari italiani. Erano stati proprio questi ultimi, al termine del Forum svoltosi ad Ariccia (Roma) dal 4 all'8 febbraio scorsi, a sollevare la questione, chiedendo nel documento finale che “la normativa in discussione in Parlamento non stravolga i principi ispiratori della legge 185/90 (divieto di esportare armi a nazioni in guerra o che violano i diritti umani) e introduca invece misure di controllo sulla destinazione finale di armi per evitare triangolazioni”. | |||
“Temiamo – ha spiegato alla Misna padre Milani – che la legge ponga l'aspetto economico di questo particolare commercio al disopra dell'etica e della stessa politica. Bisogna che ci si renda conto che favorire il commercio delle armi significa anche favorire il terrorismo”. | |||