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Sette minuti a mezzanotte
Da 55 anni e' in funzione un orologio che segna un'ora particolare:
quanto manca alla ipotetica fine del mondo causata da un conflitto
con armi nucleari. Disegnato nel 1947 da Martyl Langsdorf, moglie
di un fisico che lavoro' al progetto Manhattan, l'orologio divento' il
simbolo del Bulletin of Atomic Scientists [1], l'associazione di
scienziati che dal 1945 denuncia il pericolo delle armi nucleari con
un bollettino pubblicato ogni due mesi e con altre attivita'
informative ed educative.
Per rappresentare l'urgenza e gravita' del problema si scelse
appunto l'immagine simbolica di un orologio con pochi minuti alla
fatidica mezzanotte, inizialmente sette. Da allora i movimenti della
lancetta hanno scandito avanzamenti e retrocessioni nella politica
del disarmo nucleare. Si e' arrivati a un minimo di due minuti dalla
mezzanotte nel 1953, durante gli esperimenti nucleari a cielo
aperto di USA e URSS, e ad un massimo di 17 minuti quanto fu
firmato il trattato START.
Nel 1999 la lancetta era stata spostata a nove minuti dalla
mezzanotte, a cause della mancata riduzione delle testate nucleari
nel mondo e dei contemporanei esperimenti nucleari di India e
Pakistan.
Proprio oggi, 27 febbraio 2002, si e' deciso di muovere
ulteriormente la lancetta a sette minuti dalla mezzanotte, per
denunciare i pericolosi passi indietro che sono avvenuti
recentemente nell'ambito del disarmo nucleare.
In particolare hanno influito sulla decisione dei direttori del Bulletin:
- il fallimento nella riduzione delle armi nuecleari nel mondo negli
ultimi 10 anni
- la decisione degli USA di abrogare unilateralmente il trattato sui
sistemi di difesa contro i missili balistici (ABM)
- altre decisioni unilaterali statunitensi contro i trattati sul controllo
degli armamenti, in particolare il rifiuto del protocollo di verifica del
trattato sulle armi batteriologiche, del trattato che bandisce gli
esperimenti nucleari (CTBT) e della convenzione sulle armi leggere
Altri fattori hanno contribuito a questa situazione come:
- il commercio di materiale nucleare a potenzianle uso militare
- la crisi tra India e Pakistan
- gli sforzi di terrroristi di acquisire armi nucleari e biologiche
- la crescente diseguaglianza tra paesi ricchi e poveri nel mondo
che aumenta il potenziale di violenza e guerre.
Il comunicato stampa del Bulletin of Atomic Scientists [2] non
manca di ricordare alcuni aspetti positivi come l'adesione di 187
governi al trattato di non-proliferazione nucleari, la decisione
francese di abbandonare i test nucleari nel Pacifico, i finanziamenti
USA per lo smantellamento dell'arsenale nucleare russo e
l'accordo sulla riduzione delle testate nucleari schierate da USA e
Russia.
Anche se questi eventi sono per lo piu' sulla carta e non ancora
realizzati, rappresentano comunque dei passi significativi rispetto
ai tempi della guerra fredda.
Resta pero' molto ancora da fare e, nel frattempo, l'orologio
continua a mostrare quanto pericolosamente vicina e' la
mezzanotte.
ciao
francesco
[1] http://www.thebulletin.org/clock.html
[2] http://www.thebulletin.org/media/022702pr.html
francesco iannuzzelli francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
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Il tempo e' un fiume che mi trascina, ma io sono il fiume
(Jorge Luis Borges)