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"il pacifismo è rinuncia alla lotta e viltà"
Pacifisti, vergognatevi: il pacifismo è espressione di viltà e rinuncia
alla lotta!
Ne dubitate? Mica lo dice solo Ferrara, lo afferma anche l'"Enciclopedia
italiana", Dottrina del fascismo, curata da Mussolini e Gentile:
"Il fascismo non crede alla possibilità né all'utilità della pace perpetua.
Respinge quindi il pacifismo, che nasconde una rinuncia alla lotta e una
viltà, di fronte al sacrificio... Solo la guerra porta al massimo di
tensione di tutte le energie umane e imprime un sigillo di nobiltà ai
popoli che hanno la virtù di affrontarla. Tutte le eltre prove sono dei
sostituti, che non pongono mai l'uomo di fronte a se stesso,
nell'alternativa della vita e della morte. Una dottrina che parta dal
postulato pregiudiziale della pace è estranea al fascismo..."
Questo passo interessante da un punto di vista storico ce lo offre il
periodico "Dialogo in valle", stampato in provincia di Torino e il cui
e-mail è: dialogoinvalle@tiscalinet.it
"Dialogo in valle", tanto per intenderci, rientra nella categoria di coloro
che, secondo Mussolini, Gentile, Ferrara ecc., hanno abdicato alla maschia
volontà di imprimere un sigillo di nobiltà al popolo italiano e che quindi
popolano la lunga schiera degli "imbelli".
Concludendo: lunga vita a "Dialogo in valle".