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Lettera di un occidentale ad un abitante di un paese in guerra




Lettera di un occidentale ad un abitante di un paese in guerra
Vi scrivo questa lettera perché conosco un po' la vostra situazione, ho 
visitato molti dei vostri paesi per lavoro o turismo: sono stato in ex 
Jugoslavia, Croazia Bosnia e Kossovo, in Albania, in Sierra Leone, Congo, 
Chiapas, Timor-est, Cecenia.
Vi scrivo per chiedervi scusa, viaggiando in mezzo a voi, vedendo come 
vivete, come vivono i vostri bambini, mi sono sentito in colpa. All'inizio 
mi dicevo che in fondo queste guerre ve le meritavate, non avete saputo 
darvi un regime democratico (pensate: lo dico io da italiano, noi che 
abbiamo inventato il fascismo e lo stiamo anche rivalutando), siete ancora 
schiavi di tradizioni che vi impediscono di correre, come noi verso un 
futuro migliore.
Vi chiedo scusa perché anche se no del Nord del mondo a parole diciamo che 
tutti gli uomini sono uguali abbiamo considerato la nostra vita e dei 
nostri figli e dei nostri amici, più importante della vostra e, cosa ancora 
più grave, abbiamo considerato il nostro benessere più importante della 
vostra vita: insomma per noi voi, le vostre mamme,
i vostri bambini, i vostri vecchi valete meno del petrolio, del rame, 
dell'oro, dei diamanti; valete, non voglio offendervi ma è così: valete , 
mi spiace per voi, anche meno dei nostri hobby, della partita di calcio 
delle stupidaggini della tv, dei nostri animali domestici.
Volevo anche dirvi di non credere quando vi mandiamo aiuti umanitari che ci 
stiamo interessando a quello che vi succede: ci stiamo facendo i nostri 
affari anche consegnandovi un pacchetto di alimentari di seconda mano -sì, 
in Sierra Leone vi diamo da mangiare un cereale, il "bolgo", che negli Stai 
Uniti viene utilizzato come mangime per animali, la carne di alta qualità 
la usiamo per fare il Wiskas, deliziosi bocconcini per gatti-.
Chiedo scusa agli abitanti del Congo: in quattro anni di guerra e più di 
tre milioni di morti ce ne siamo fregati alla grande, abbiamo avuto un 
sussulto solo quando il coltan, una sabbia schifosa che si trova in 
abbondanza lì da voi e serve per costruire apparecchiature elettroniche; è 
diventato più difficile da estrarre e la Playstation 2 della Sony ha dovuto 
ritardare la sua uscita di sei mesi . Voi lavorate come schiavi, senza 
essere pagati e morite uccisi dalle armi che vi vendiamo per darci la 
possibilità di avere cellulari più piccoli.
Chiedo scusa ai Ceceni: avete la sfortuna di vivere sopra uno dei 
giacimenti di petrolio che ci interessa e sulla traiettoria di un oleodotto 
che trasporta il greggio dal mar Caspio all'Europa. Se vi può consolare sul 
percorso di questo stesso oleodotto vivono anche Afgani, Kurdi, Iraqeni,
Macedoni e Kossovari: condividete la sorte terribile di chi si trova vicino 
a qualche risorsa che ci interessa: la morte. Oltretutto abbiamo fatto un 
piccolo scambio col governo russo: loro ci hanno lasciato bombardare il 
Kossovo e noi ricambiamo stando zitti sulla sorte dei civili in Cecenia.
Chiedo scusa agli afgani: sappiamo che un quarto della vostra popolazione è 
handicappata a causa delle mine -anche italiane- e che i tossicodipendenti 
sono più di 3 milioni, sappiamo anche che siete uno dei paesi più poveri de 
mondo . Ma abbiamo dovuto bombardarvi per dare un segnale di serietà e di 
forza ai nostri popoli. Oltre alle bombe adesso vi troverete tra capo e 
collo anche una bella missione arcobaleno, una vaccata umanitaria per far 
fare soldi a noi. Mettetevi in posa per foto toccanti in braccio ai nostri 
ragazzi, mostrate le vostre gambe di legno, i vostri
sorrisi sdentati.
Chiedo scusa agli abitanti della Sierra Leone: la guerra che vi ha 
mutilato, bruciato violentato , la guerra che ha arruolato drogato, mandato 
ad uccidere e morire come soldati migliaia dei vostri bambini ha un solido 
motivo: i vostri bellissimi diamanti fluviali, non grossissimi ma dotati di 
una luce azzurra che li rende unici, ricercati ed importanti. Voi invece 
per noi siete stati inutili, insignificanti e senza valore. L'ONU non è 
intervenuta
perché non potevate pagarla. "Scurdammoce 'o passato" voi ci avete dato i 
diamanti e noi le armi.
Avrete capito che mi dispiace in fondo per quello che succede a tutti voi , 
ma non al punto da mettere in discussione i fatto che noi ormai possiamo 
solo vivere in questa maniera, anche se porta guerre in tutto il mondo.
Ma che razza di gente siamo?
Alberto Capannini  Operazione colomba
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