Opera Nomadi Ente Morale (D. P. R. 26/03/70 n. 347) Presidenza Nazionale operanomadi@tiscalinet.it Via di Porta Labicana 6100185 Roma tel. 06/44704749 fax 06/49388168 Per la Pace, la solidarietà e la fratellanza tra tutti i popoli l’Opera Nomadi dice no alla guerra! La terra di origine del popolo dei Rom e Sinti è in questi giorni scossa da venti di guerra. Il popolo dei Rom e Sinti da sempre è estraneo ai signori della guerra. Mai si è fatto promotore di una guerra nemmeno per difendere il diritto inalienabile di ogni popolo ad avere una Terra. Purtroppo, paradossalmente, questo innato pacifismo si scontra con una cruda realtà che vede il popolo dei Rom e dei Sinti essere sempre una delle vittime principali delle guerre scatenate dal Signore della Guerra di turno ed essere sempre perseguitato: dalla Spagna nel 1492 dove essi vengono completamente emarginati se non espulsi insieme a Mori ed Ebrei, al Portogallo dove venivano frustati con corde chiodate, al Ducato di Milano e nello stato Pontificio dove gli uomini venivano puniti con tratti di corda e le donne e i bambini con una serie di staffilate. Dalla Moravia, all’Austria dove alle donne e ai bambini condannati veniva tagliato un orecchio, alla Francia dove venivano marchiati a fuoco sulla guancia o rasati, ai Paesi Bassi dove venivano fustigati a sangue e venivano loro perforate le narici. Dall’Imperatore Massimiliano d’Austria che sancì il principio che uccidere uno zingaro non è reato, ad Elisabetta I di Inghilterra che decretò per loro la pena di morte, al re di Svezia che ordinò che i Rom arrestati venissero impiccati senza processo, a Federico Guglielmo di Prussia che condannava alla forca tutti i maggiori di 18 anni… come possiamo vedere, la soluzione finale nei confronti del popolo dei Rom e dei Sinti perseguita dal Nazifascismo che pro dusse la morte di più di 500.000 Rom e Sinti durante la 2° guerra mondiale ha molti padri fondatori. Ancora oggi i Rom e Sinti sono stati le prime vittime delle guerre esplose nei Balcani (solo in Kosovo negli ultimi 2 anni 900 Rom sono stati uccisi o fatti sparire) Il popolo dei Rom e Sinti, per tutto questo, si dichiara ESTRANEO e CONTRO ogni guerra e per un mondo giusto ed in cui ci sia pari dignità e diritti umani per tutti i popoli. Contro la disumanità della guerra Per la solidarietà e la fratellanza fra tutti i popoli l’Opera Nomadi parteciperà alla manifestazione nazionale a Roma alle ore 15 Piazza della Repubblica I Rom, i Sinti e i camminanti presenti sul territorio italiano CHIEDONO: · la possibilità di un inserimento reale nel mondo del lavoro (spettacolo viaggiante, licenze per il commercio, cooperative ed artigianato), che vengano rispettate le pari opportunità e che non vengano socialmente esclusi; · la possibilità che ai loro figli nati e residenti in Italia dalla nascita venga concessa la cittadinanza italiana a prescindere dalla residenza legale dalla nascita; · la presenza dei mediatori Rom e Sinti in tutte le istituzioni pubbliche (A.S.L., enti locali, ex uffici di collocamento, camere di commercio, carceri); · per i Rom residenti in Italia, alcuni anche da diverse generazioni e regolarizzati diverse volte, che si trovano attualmente nella condizione di clandestini, che vengano regolarizzati definitivamente come si è verificato in diversi stati dell’Unione Europea; · per i profughi e rifugiati della Ex Jugoslavia che attendono la commissione per il riconoscimento dell’Asilo Politico, che siano riconosciuti dalla speciale commissione di Ginevra e non siano rimandati nella terra di provenienza dove sarebbero sottoposti a persecuzione come già è avvenuto; · l’abolizione di fatto dei cosiddetti campi nomadi in quanto rivelatisi fallimentari per il reale inserimento sociale. In sostituzione di essi chiedono le civili abitazioni ed i cosiddetti “villaggi Rom” (con insediamento di piccoli gruppi familiari) come del resto avviene nelle diverse realtà degli stati dell’Unione Europea; · il riconoscimento dell’ UNIRSI (Unione Nazionale Internazionale dei Rom e Sinti in Italia Federazione autonoma dei Rom e Sinti) come rappresentante del popolo dei Rom, dei Sinti e Camminanti offrendo la propria disponibilità a collaborare per la risoluzione dei rispettivi problemi; · Il riconoscimento del loro matrimonio tradizionale (cosiddetto matrimonio zingaro); · Il riconoscimento della lingua romanì ed il riconoscimento dello status di minoranza sovranazionale Opera Nomadi Ente Morale (D. P. R. 26/03/70 n. 347) Presidenza Nazionale operanomadi@tiscalinet.it Via di Porta Labicana 6100185 Roma tel. 06/44704749 fax 06/49388168 COMUNICATO STAMPA Ancora una notizia-bomba, una notizia razzista, una notizia destinata ad alimentare il mai sopito odio antizingaro che esiste nella nostra società. L’hanno data, questa notizia, tutti i Tg nazionali. Avrebbero individuato, in una zingarella che chiedeva l’elemosina, Angela Celentano scomparsa nell’agosto del 1996 sul monte Faito. Non è la prima volta che credono di riconoscere la piccola Angela in una zingarella, generalmente dalla fisionomia scura e con riccioli bruni. Questa piccola Rom, che si chiama Rubiana Bajramovic, è stata sequestrata, strappata ai genitori e rinchiusa insieme a due fratellini in un istituto a Castiglione, provincia di Salerno. Le hanno anche tolto una ciocca di capelli per effettuare l’esame del DNA! Si tratta, come si vede, di violazione dei diritti umani, di violazione all’habeas corpus , violazione tanto più odiosa e vergognosa perché generata dalla vecchia diceria dura a morire e continuamente alimentata da chi compie atti di questo genere - che gli zingari rapiscono i bambini. Invece è vero proprio il contrario: sarebbe interessante sapere, a livello nazionale, quanti zingarelli, attraverso veri e propri kidnapping legali,sono stati sottratti ai genitori legittimi e dati in adozione! Non occorre molto a dichiarare decaduta la patria potestà di un padre e di una madre zingari poverissimi e mendicanti. Il razzismo delle istituzione si configura nell’incapacità di comprendere che anche i mendicanti hanno diritto di amare i loro bambini. Il raz zismo delle istituzioni si configura anche nella quasi totale inerzia nel risolvere il primordiale problema di situazioni alloggiative alternative alle mostruose, orrende baraccopoli dove ancora vegetano queste comunità Rom in condizioni igienico-sanitarie spaventose. L’Opera Nomadi denuncerà alla magistratura quest’ennesima violazione dei diritti umani e chiederà un risarcimento per reintegrare l’onore violato alla famiglia zingara Bajramovic. Napoli, 8.11.2001 Prof.ssa Anna Maria Cirillo Presidente Opera Nomadi Campania Per lo status di minoranza sovranazionale ai Rom e Sinti d’Europa Per il riconoscimento della lingua romanì Opera Nomadi V SEMINARIO NAZIONALE Programma: VENERDI’ 23 Novembre ore 9: Assemblea organizzativa partecipanti Ore 10/19: GRUPPI di LAVORO SEMINARIALI A) HABITAT Conduttore Architetto Fedele Rosanìa C/o Regione Lazio Via IV Novembre 149 (bus da Termini 64 o 40 express) B) SANITA’ Conduttori Dr. Antonio Scopelliti e Dr. Salvatore Geraci C/o Caritas Area Sanitaria Via Marsala, 103 (vicino Stazione Termini) C) SCUOLA Conduttori Dott.ssa Angiolina Ponziano (Ispettrice del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca Scientifica), Prof.ssa Renata Paolucci (Referente Scuola Nazionale Opera Nomadi) e Giorgio Bezzecchi (Responsabile nazionale Mediatori Rom) C/o Ministero dell’ Istruzione, Università e Ricerca Scientifica Viale Trastevere 76/a Sala della Comunicazione II piano (bus 70 da Stazione Termini) D) LAVORO Conduttori Dott. Maurizio Pagani (Milano) C/o UIL Via Cavour 108 (fermata metro B Cavour) E) LEGISLAZIONE Conduttori Prof.ssa Bianca La Penna Avvocato Daniela Consoli c/o Istituto “Teresa Gerini” Via Tiburtina 994 (Fermata Metro B Rebibbia) Ore 21: c/o Istituto “Teresa Gerini” Via Tiburtina 994 (Fermata Metro B Rebibbia) · Proiezione del Film “Rom di Calabria: ritrovarsi a Riace” · Esibizioni di bambini e adolescenti Rom in danze, poesie e cori · Esibizione del Gruppo Musicale Rom “I Gitanes” di Ciccio Bevilacqua SABATO 24 Novembre Ministero Pubblica Istruzione dell’Università e della Ricerca Scientifica Viale Trastevere 76/a Sala della Comunicazione II piano ore 9.30 RELAZIONI di SINTESI dei sei GRUPPI di LAVORO SEMINARIALI Ore 11.30: CONCLUSIONI Senatore Livio Togni Dr. Massimo Converso Presidente Nazionale Opera Nomadi On Gianni Pittella Parlamentare europeo e autorità delle Istituzioni e del governo invitate di cui siamo in attesa di conferma di partecipazione
Per la Pace, la solidarietà e la fratellanza tra tutti i
popoli l’Opera Nomadi dice no alla
guerra! La terra di origine del popolo dei Rom e Sinti è in questi giorni scossa da venti di guerra. Il popolo dei Rom e Sinti da sempre è estraneo ai signori della guerra. Mai si è fatto promotore di una guerra nemmeno per difendere il diritto inalienabile di ogni popolo ad avere una Terra. Purtroppo, paradossalmente, questo innato pacifismo si scontra con una cruda realtà che vede il popolo dei Rom e dei Sinti essere sempre una delle vittime principali delle guerre scatenate dal Signore della Guerra di turno ed essere sempre perseguitato: dalla Spagna nel 1492 dove essi vengono completamente emarginati se non espulsi insieme a Mori ed Ebrei, al Portogallo dove venivano frustati con corde chiodate, al Ducato di Milano e nello stato Pontificio dove gli uomini venivano puniti con tratti di corda e le donne e i bambini con una serie di staffilate. Dalla Moravia, all’Austria dove alle donne e ai bambini condannati veniva tagliato un orecchio, alla Francia dove venivano marchiati a fuoco sulla guancia o rasati, ai Paesi Bassi dove venivano fustigati a sangue e venivano loro perforate le narici. Dall’Imperatore Massimiliano d’Austria che sancì il principio che uccidere uno zingaro non è reato, ad Elisabetta I di Inghilterra che decretò per loro la pena di morte, al re di Svezia che ordinò che i Rom arrestati venissero impiccati senza processo, a Federico Guglielmo di Prussia che condannava alla forca tutti i maggiori di 18 anni… come possiamo vedere, la soluzione finale nei confronti del popolo dei Rom e dei Sinti perseguita dal Nazifascismo che produsse la morte di più di 500.000 Rom e Sinti durante la 2° guerra mondiale ha molti padri fondatori. Ancora oggi i Rom e Sinti sono stati le prime vittime delle guerre esplose nei Balcani (solo in Kosovo negli ultimi 2 anni 900 Rom sono stati uccisi o fatti sparire) Il popolo dei Rom e Sinti, per tutto questo, si dichiara ESTRANEO e CONTRO ogni guerra e per un mondo giusto ed in cui ci sia pari dignità e diritti umani per tutti i popoli. Contro la disumanità della
guerra Per la solidarietà e la fratellanza fra tutti i
popoli l’Opera Nomadi parteciperà alla manifestazione
nazionale a Roma
alle ore 15 Piazza della Repubblica I Rom, i Sinti e i camminanti presenti sul territorio italiano CHIEDONO: ·
la
possibilità di un inserimento reale nel mondo del lavoro (spettacolo viaggiante,
licenze per il commercio, cooperative ed artigianato), che vengano rispettate le
pari opportunità e che non vengano socialmente
esclusi; ·
la
possibilità che ai loro figli nati e residenti in Italia dalla nascita venga
concessa la cittadinanza italiana a prescindere dalla residenza legale dalla
nascita; ·
la
presenza dei mediatori Rom e Sinti in tutte le istituzioni pubbliche (A.S.L.,
enti locali, ex uffici di collocamento, camere di commercio,
carceri); ·
per i
Rom residenti in Italia, alcuni anche da diverse generazioni e regolarizzati
diverse volte, che si trovano
attualmente nella condizione di clandestini, che vengano regolarizzati
definitivamente come si è verificato in diversi stati dell’Unione
Europea; ·
per i
profughi e rifugiati della Ex Jugoslavia che attendono la commissione per il
riconoscimento dell’Asilo Politico, che siano riconosciuti dalla speciale
commissione di Ginevra e non siano rimandati nella terra di provenienza dove
sarebbero sottoposti a persecuzione come già è
avvenuto; ·
l’abolizione di fatto dei cosiddetti campi nomadi
in quanto rivelatisi fallimentari per il reale inserimento sociale. In
sostituzione di essi chiedono le civili abitazioni ed i cosiddetti “villaggi
Rom” (con insediamento di piccoli gruppi familiari) come del resto avviene nelle
diverse realtà degli stati dell’Unione Europea; ·
il riconoscimento dell’ UNIRSI (Unione Nazionale
Internazionale dei Rom e Sinti in Italia – Federazione autonoma dei Rom e Sinti)
come rappresentante del popolo dei Rom, dei Sinti e Camminanti offrendo la
propria disponibilità a collaborare per la risoluzione dei rispettivi
problemi; ·
Il riconoscimento del loro matrimonio tradizionale
(cosiddetto matrimonio zingaro); ·
Il riconoscimento della
lingua romanì ed il riconoscimento dello
status di minoranza sovranazionale
COMUNICATO STAMPA Ancora una notizia-bomba, una notizia razzista, una
notizia destinata ad alimentare il mai sopito odio antizingaro che esiste nella
nostra società. L’hanno data,
questa notizia, tutti i Tg nazionali. Avrebbero individuato, in una zingarella che chiedeva l’elemosina,
Angela Celentano scomparsa nell’agosto del 1996 sul monte Faito. Non è la prima
volta che credono di riconoscere la piccola Angela in una zingarella,
generalmente dalla fisionomia scura e con riccioli
bruni. Questa
piccola Rom, che si chiama Rubiana Bajramovic, è stata sequestrata, strappata ai
genitori e rinchiusa insieme a due fratellini in un istituto a Castiglione,
provincia di Salerno. Le hanno anche tolto una ciocca di capelli per effettuare
l’esame del DNA! Si tratta, come si vede, di violazione dei diritti umani, di
violazione all’habeas corpus ,
violazione tanto più odiosa e vergognosa perché generata dalla vecchia diceria
–dura a morire e continuamente alimentata da chi compie atti di questo genere -
che gli zingari rapiscono i bambini. Invece è vero proprio il contrario: sarebbe
interessante sapere, a livello nazionale, quanti zingarelli, attraverso veri e
propri kidnapping legali,sono stati sottratti ai genitori legittimi e dati in
adozione! Non occorre molto a dichiarare decaduta la patria potestà di un padre
e di una madre zingari poverissimi e mendicanti. Il razzismo delle istituzione
si configura nell’incapacità di comprendere che anche i mendicanti hanno diritto
di amare i loro bambini. Il razzismo delle istituzioni si configura anche nella
quasi totale inerzia nel risolvere il primordiale problema di situazioni
alloggiative alternative alle mostruose, orrende baraccopoli dove ancora
vegetano queste comunità Rom in condizioni igienico-sanitarie
spaventose. L’Opera
Nomadi denuncerà alla magistratura quest’ennesima violazione dei diritti umani e
chiederà un risarcimento per reintegrare l’onore violato alla famiglia zingara
Bajramovic. Napoli, 8.11.2001 Prof.ssa Anna Maria Cirillo
Presidente Opera Nomadi Campania Per lo status di minoranza sovranazionale
ai Rom e Sinti
d’Europa
Per il
riconoscimento della lingua romanì
Opera Nomadi V
SEMINARIO NAZIONALE
Programma: VENERDI’
23 Novembre ore 9: Assemblea
organizzativa partecipanti Ore 10/19: GRUPPI di LAVORO
SEMINARIALI
A)
HABITAT Conduttore Architetto Fedele
Rosanìa C/o
Regione Lazio Via IV Novembre 149 (bus
da Termini 64 o 40 express)
B)
SANITA’ Conduttori Dr. Antonio Scopelliti e Dr. Salvatore
Geraci C/o Caritas Area Sanitaria Via Marsala, 103 (vicino
Stazione Termini) D)
LAVORO Conduttori Dott. Maurizio
Pagani (Milano) C/o
UIL Via Cavour 108 (fermata metro B Cavour)
E)
LEGISLAZIONE Conduttori Prof.ssa
Bianca La Penna Avvocato Daniela Consoli c/o Istituto “Teresa
Gerini” Via Tiburtina 994 (Fermata Metro B Rebibbia) Ore
21: c/o
Istituto “Teresa Gerini” Via Tiburtina 994 (Fermata
Metro B Rebibbia) ·
Proiezione del Film “Rom di Calabria:
ritrovarsi a Riace” ·
Esibizioni di bambini e adolescenti Rom in danze, poesie
e cori ·
Esibizione del Gruppo Musicale Rom “I Gitanes” di
Ciccio Bevilacqua SABATO
24 Novembre Ministero Pubblica Istruzione dell’Università e della Ricerca ScientificaViale Trastevere 76/a Sala della Comunicazione II
piano ore
9.30 RELAZIONI
di SINTESI dei sei GRUPPI di LAVORO
SEMINARIALI Ore 11.30: CONCLUSIONI Senatore Livio Togni Dr. Massimo
Converso Presidente Nazionale Opera
Nomadi On Gianni
Pittella Parlamentare europeo e autorità delle Istituzioni e del governo invitate di cui siamo in attesa di conferma di partecipazione |