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[AI] Rutelli all'Onu dei popoli



Perugia, 12 ottobre. "L'Europa e' di fronte a un bivio: contribuire a 
cambiare il mondo o entrare in una crisi molto profonda". Francesco 
Rutelli parla alla riunione plenaria dell'Onu dei popoli, tutt'ora in 
corso. "Condivido la proposta di una globalizzazione dal basso: e' 
necessario mettere insieme le aspirazioni di tutti nel guidare il 
processo in corso. Su due piani: su quello internazionale, dando 
ascolto alle richieste dei Paesi meno ricchi, e su quello locale, a 
partire dalla societa' civile".
Secondo Rutelli l'Europa si e'dimostrata sinora debole, ad esempio nei 
Balcani, nell'intervento in difesa dei diritti umani. Lo stesso vale 
per la comunita' internazionale, che spesso (come nel caso del Rwanda o 
del Timor Est) ha agito in ritardo. "Nel caso della guerra in 
Afghanistan -ha sostenuto Rutelli, fischiato da una parte della platea- 
e' necessario che tutti, favorevoli o no, si uniscano per la soluzione 
del problema del terrorismo". Al termine dell'intervento Rutelli e' 
stato avvicinato da Luca Casarini, il quale (mettendone in allarme le 
guardie del corpo) gli ha consegnato un adesivo contro l'intervento 
armato.
Prima di Rutelli si erano succeduti negli interventi (coordinati da 
Luisa Morgantini, parlamentare europeo, e Marina Sereni, deputata) 
Giulio Cozzari, presidente del Coordinamento nazionale Enti locali per 
la pace), Danielle Mitterand, della Fondazione France et liberte, il 
sudafricano Andile Mgitama, del National Land Committee, mosignor Diego 
Bona, presidente di Pax Christi, e Maryam Azimi, afghana esiliata in 
Norvegia, di Amnesty International.