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[AI] Comunicato Stampa Nigrizia
Perugia-Assisi
Era urgente anche prima dell'11 settembre. Ma ora
non si pu˙terrorismo contro gli Stati Uniti e la risposta
militare che ne ˙mai urgente che ogni persona di buona volont˙il proprio contributo a un serio ripensamento
sull'"ordine mondiale" che abbiamo costruito,
sulle relazioni tra le culture, sui rapporti
economici, sul ruolo della politica.
E la marcia della pace Perugia-Assisi deve essere
un'occasione importante per riflettere, per
confrontarsi, per capire e per capirci. La marcia
della pace non appartiene a nessuno: non -
all'arcipelago pacifista, non alla Tavola della
pace, non ai partiti e ai leader politici, non ai
movimenti che contestano questa globalizzazione,
non ai sindacati, non alle associazioni religiose.
Quale contributo potrebbe dare alla pace una
passeggiata autoreferenziale, nel corso della
quale ciascuno si limitasse a ribadire le proprie
posizioni? Facciamo invece della Perugia-Assisi
un momento in cui tutti siano disponibili a
negoziare porzioni della propria identit˙proprie convinzioni: sia chi in parlamento, nella
maggioranza e nell'opposizione, ha votato "s˙alle azioni militari, e sia chi propone metodi
pacifici e nonviolenti. Forse ciascuno non si ˙soffermato a sufficienza sulle ragioni
dell'altro. Cominciare a farlo ˙maniera per cominciare a cambiare la qualit˙della politica e la cultura politica. Quella
politica che dovrebbe essere capace di costruire
relazioni internazionali pi˙ogni logica di guerra, di terrorismo, di scontro
tra civilt˙dovrebbe affidare all'Onu il ruolo che gli
spetta, e che invece da troppo tempo ˙perch˙imperativi economici.
[NIGRIZIA]