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Un appello urgente



Comunicato stampa

UN APPELLO URGENTE A TUTTI GLI AMICI DELLA NONVIOLENZA
DEL RESPONSABILE DEL "CENTRO DI RICERCA PER LA PACE" DI VITERBO
AL QUINTO GIORNO DI DIGIUNO

SCRIVERE, TELEFONARE, PARLARE A TUTTI I PARLAMENTARI
PER CONVINCERLI A DIFENDERE LA LEGALITA' E LA PACE

Cari amici ed egregi signori,
tra pochissimi giorni il Parlamento italiano si pronuncera' sulla
partecipazione italiana alla guerra che si va preparando.

* Convincere il Parlamento alla legalita' e alla pace
Abbiamo ormai pochissimo tempo per convincere il governo, i parlamentari
tutti e il capo dello Stato a non infrangere la Costituzione, a non violare
il diritto internazionale, a non precipitare il nostro paese nella guerra, a
non rendere l'Italia coresponsabile di nuove stragi.
Dobbiamo convincere chi rappresenta il nostro paese a fare quanto in suo
potere per difendere la pace, la legalita', il diritto alla vita di tutti
gli esseri umani.
Dobbiamo convincerli ad impegnarsi contro la guerra e contro il terrorismo,
contro ogni guerra e contro ogni terrorismo.

* Alcuni dati di fatto
Anche se i nostri interlocutori non condividono le nostre peculiari opinioni
di amici della nonviolenza, tuttavia anche essi riconoscono alcuni dati di
fatto incontrovertibili:
- che i gruppi criminali non hanno lo status di soggetto belligerante
secondo il diritto internazionale;
- che stragi mostruose come quelle dell'11 settembre scorso non sono
qualificabili come guerra ai sensi del diritto internazionale;
- che perseguire, processare e punire i mandanti e i complici dei terroristi
suicidi e pluriomicidi e' un dovere della comunita' internazionale: un
dovere da realizzare con gli strumenti del diritto, con la riaffermazione
della legalita', con la forza della ragione, della giustizia, dell'umanita';
- che il diritto internazionale non consente lo scatenamento di una guerra
sulla base delle stragi terroristiche commesse da un gruppo criminale l'11
settembre scorso;
- che la Costituzione della Repubblica Italiana esplicitamente proibisce la
partecipazione italiana a una guerra come quella che si va preparando.
Nulla puo' giustificare una guerra che aggiungera' stragi alle stragi,
orrore all'orrore, vendette a vendette.
Nulla puo' giustificare una guerra che puo' avere esiti catastrofici a
livello planetario.

* Un appello
L'ora e' grave.
Possa essere ciascuno illuminato dai valori morali, civili, filosofici e
religiosi in cui crede.
Possa ciascuno fare quanto in suo potere per scongiurare la guerra e far
fallire i piani onnicidi dei terroristi e di chi li imita, li riproduce,
prosegue ed accresce gli orrori da essi commessi.

* Una proposta
Scriviamo lettere, facciamo telefonate, andiamo a cercare a casa tutti i
governanti ed i parlamentari che conosciamo, e chiediamo loro in nome della
nostra amicizia di non cooperare ad una barbara follia.
Scriviamo al capo dello Stato, scriviamo al capo del governo, scriviamo a
tutte le autorita' istituzionali, e chiediamo loro di rispettare la
Costituzione della Repubblica Italiana cui hanno giurato fedelta', chiediamo
loro in nome della legge fondamentale del nostro ordinamento giuridico di
non rendersi e di non rendere il nostro paese complice della guerra voluta
dai terroristi.
La guerra puo' essere fermata, i piani dei terroristi possono essere
sconfitti; la legalita' puo' essere difesa, vite umane possono essere
salvate. Ma dobbiamo agire adesso.
Adesso dobbiamo convincere il Parlamento italiano.

* Se non vi riusciremo
E se non vi riusciremo dovremo predisporci ad essere noi direttamente,
semplici cittadini, semplici esseri umani, a resistere nonviolentemente alla
guerra qualora essa venisse scatenata.
E dovremo resistere con la nonviolenza, con la limpidezza della nonviolenza,
con la forza della nonviolenza: preparando e promuovendo l'azione diretta
nonviolenta, la disobbedienza civile di massa, lo sciopero generale.

A tutti un caro, angosciato saluto

Peppe Sini
responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo

Viterbo, 7 ottobre 2001

Mittente: Centro di ricerca per la pace
strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo
tel. 0761353532, e-mail: nbawac@tin.it