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Forza Nuova si difende
Da 'Il Nuovo':
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Fiore: "I servizi alleati della sinistra"
Durissima la replica del leader di Forza Nuova al documento che chiamerebbe
in causa il suo partito per i fatti di Genova. "Era tutto preparato, i
servizi erano d'accordo con il centrosinistra".
di Adolfo Valente
MILANO - “Un depistaggio, un documento creato ad arte, dai servizi segreti
collusi con la sinistra, per poterlo esibire adesso, e dimostrare che i
centri sociali non c’entrano”. Dalla Spagna, Roberto Fiore,(*) leader di
Forza Nuova, ribatte con accuse pesanti all’ultima rivelazione sugli
scontri di Genova: il documento della questura, esibito dal senatore Ds
Gavino Angius, che parlerebbe di uomini del suo partito infiltrati tra i
Blacks Blocks per scatenare disordini. L’ipotesi è grave, ma quella gettata
sul piatto da Fiore lo è ancora di più. “E’ stato tutto premeditato –
spiega infatti – non c’è neanche bisogno di dimostrarlo, lo dimostra
l’evidenza stessa dei fatti”.
Cosa intende dire?
“Voglio dire che non ci sono basi concrete per poter imputare a Forza Nuova
o ad altri estremisti di destra, la responsabilità di questi scontri.
Nessuno di noi è stato fermato dalla polizia, nessuno di noi era a Genova.
La Digos conosce perfettamente i nostri movimenti, e sa che, durante gli
scontri, eravamo da tutt’altra parte. Insomma, sanno sempre cosa facciamo e
dove siamo, non ci vengano a dire sciocchezze”.
D’accordo la sua però, è un’accusa grave: una parte dei nostri servizi
avrebbe preparato un falso documento ad uso e consumo della sinistra.
“E’ grave l’accusa, come grave è il fatto. Anzi gravissimo. La realtà è che
si tenta di scaricare su di noi colpe che non solo non sono nostre ma,
parliamoci chiaro, non sono nemmeno di questi fantomatici black block. Chi
ha dato vita agli scontri, a Genova, sono i centri sociali. Lo possono
vedere tutti anche dalle immagini televisive. Sono gli stessi personaggi
che da tempo creano tensioni in Italia. Ed è gravissimo che questo
documento abbia una data precedente agli scontri. Per noi, che sappiamo di
non esserci mai andati a Genova, significa che tutto era già scritto”.
Però, Fiore, i servizi collusi con la sinistra sono una cosa ben strana. Da
sempre, si parla, al limite, di collusioni con la destra.
”Sì è vero, sembra strano, ma non così tanto. Storicamente si è sempre
accusati i servizi di aver favorito le destre. Ma non è stato sempre così.
Io stesso sono stato oggetto di depistaggi, per la vicenda dell’attentato
al treno Milano-Taranto, che si basavano su informative dei servizi. Fui
ritenuto innocente dai giudici di Cassazione, ma le informazioni che mi
accusavano non potevano che venire da personaggi dei servizi vicini alla
sinistra. Diciamo che ci sono “barbe finte” di destra, ma anche di
sinistra. Qui la cosa è chiara: noi non c’entriamo, e il documento a chi
giova? Alla sinistra. E quindi chi c’entra?”.
Beh, potrei risponderle che, a rivangare la vecchia logica degli opposti
estremismi, anche i partiti moderati avrebbero interesse a dare un colpo di
qua uno di là.
”Sì questo è vero, ma quella, a mio parere, è una logica vecchia. Che non
viene più usata. Era un tipo di mentalità prettamente democristiana, e
utile all’epoca in cui veniva messa in atto. Ora non serve più, e non credo
possa avere un senso tentare di disseppellirla. No, mi creda, io insisto
sulla mia idea: quel documento era stato creato prima, appositamente, per
addossarci la responsabilità dei fatti, e addossarla alla destra italiana”.
(*) Roberto Fiore, fondatore, insieme al defunto Massimo Morsello, del
gruppo di Forza Nuova, ha vissuto un lungo periodo di latitanza all'estero
dopo essere stato accusato dalla magistratura italiana per fatti legati
all'eversione. Riparato in Inghilterra, dove ha fondato una fiorente
agenzia di viaggi tra Italia, Spagna e Gran Bretagna, è ora libero di
circolare nel nostro Paese.