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[AI] le "truppe" nonviolente iniziano l'addestramento
GENOVA, 18 luglio. Oggi, presso i locali della scuola "Diaz"
nei pressi del centro stampa del Genoa Social Forum, si sono
svolte alcune sessioni di "training" per l'azione diretta nonviolenta realizzate da un gruppo di formatori che hanno aiutato numerosi ragazzi a prepararsi adeguatamente per le
iniziative che avranno luogo nei giorni seguenti. La tecnica utilizzata per organizzare i manifestanti nonviolenti e' il "metodo
del consenso", gia' collaudato con successo da Don Tonino
Bello durante la storica "Marcia dei 500" su Sarajevo. Il metodo,
basato sulla creazione spontanea di "gruppi di affinita'", che nei
prossimi giorni realizzeranno numerose azioni dirette nonviolente: spettacoli teatrali, canti, preghiere, esibizioni
musicali e artistiche, sit-in e cortei pacifici.
Questi training alla nonviolenza sono utilizzati da almeno mezzo
secolo nel mondo e da vent'anni nel nostro paese, per
approfondire la teoria e la pratica della nonviolenza attiva
avvicinando le persone alle metodologie del consenso, della
facilitazione e dei gruppi di affinita'.
Sfogliando il "vademecum" consegnato ai partecipanti dei
training nonviolenti si legge che "per un nonviolento anche un
poliziotto e', in primo luogo, un essere vivente e un essere
umano" e i partecipanti alle azioni dirette nonviolente sono
invitati a mantenere "una posizione di apertura e di dialogo, di
correttezza e di non provocazione".
L'azione nonviolenta non limita il suo raggio d'azione alle
manifestazioni di piazza. Un buon training alla nonviolenza puo'
essere utile anche per risolvere conflitti anche in famiglia o sul luogo di lavoro.
(C.G.)