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Tavola della Pace - documento sul G8



Perugia, 11 luglio, 2001


Ai Presidenti delle Associazioni e
delle Organizzazioni in indirizzo



Caro Presidente,
le mandiamo il documento che la Tavola della Pace ha indirizzato ai Governi
del G8. Vi invitiamo ad aderire (mandando un mail a mpace@krenet.it)
possibilmente entro lunedì 16 luglio, in modo da pubblicare le adesioni
prima del vertice.

Vi rinnoviamo l'invito a partecipare alla manifestazione nazionale in
programma a Genova sabato 21 luglio per dire "Rafforzate l'Onu e la
democrazia internazionale e promuovete il bene comune globale".

Cordiali saluti,




     Flavio Lotti                       P. Nicola Giandomenico
Corodinatore Nazionale                 Sacro Convento d'Assisi
Tavola della Pace





COMUNICATO STAMPA


Appello della Tavola della Pace e dei promotori della Marcia Perugia-Assisi
ai Governi del
G8

Rafforzate l'Onu
e la democrazia internazionale
Promuovete il bene comune globale
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"Il diritto di manifestare non si discute. Discutiamo dei diritti umani
  che continuano ad essere calpestati nel mondo"

Perugia, 2 luglio '01 - "Abbandonate ogni atteggiamento "verticistico":
rafforzate l'Onu e la democrazia internazionale. Abbandonate i vostri
interessi egoistici, cambiate le priorità dell'agenda politica e dell'uso
delle risorse: mettete al centro delle vostre scelte il bene comune
globale, le persone, i popoli e il rispetto dei loro fondamentali diritti."

E' l'appello "ai Governi del G8" dei promotori della Marcia per la Pace
Perugia-Assisi e della Tavola della Pace: un cartello composto da centinaia
di associazioni, organismi laici e religiosi ed Enti Locali che lavorano
nel nostro paese per promuovere la pace, i diritti umani e la solidarietà.
Tra i primi firmatari dell'appello ci sono: i Francescani del Sacro
Convento di Assisi, il Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la
pace, gli scouts dell'AGESCI, le tre principali confederazioni sindacali
nazionali CGIL, CISL, UIL, l'ARCI, le ACLI, Pax Christi, Emmaus Italia,
CIPSI, Associazione per la Pace, Lega per i Diritti e la Liberazione dei
Popoli, FIVOL-Fondazione Italiana Volontariato, ICS, Banca Etica,
Sondagenova.
"Non vogliamo promesse e buone intenzioni -insiste la Tavola della Pace- ma
decisioni urgenti e vincolanti". L'appello ne elenca sei: applicare e
ampliare il Protocollo di Kyoto; cancellare il debito estero dei paesi
impoveriti; modificare quelle regole del commercio internazionale;
aumentare le risorse dedicate alla cooperazione internazionale; respingere
il progetto americano delle guerre stellari; intervenire subito in Medio
Oriente (come in Macedonia e dove è necessario nel mondo) a difesa dei
diritti umani e della legalità internazionale."

Segue il testo completo dell'Appello.


Verso il G8 - Oltre il G8.
Il 6 e 7 luglio, a Perugia,
Seminario nazionale della Tavola della pace sul tema: "La globalizzazione
dal basso: Le ragioni, le proposte e i progetti della società civile e
delle istituzioni locali"



Per ulteriori informazioni: Tavola della Pace, Via della Viola, 1 (06122)
Perugia - Tel: 075-5736890 - Fax: 075-5721234 email: mpace@krenet.it - Sito
internet: www.tavoladellapace.it




Appello della Tavola della Pace
ai Governi del G8
(disponibil su http://www.tavoladellapace.it/2001/appelloG8.html)




La convocazione a Genova del prossimo vertice dei G8 rappresenta
un'importante occasione per riflettere sulle scelte più urgenti che la
comunità internazionale, e in primo luogo i ricchi governi occidentali sono
chiamati a compiere per risolvere i gravi problemi aperti oggi nel mondo.
In vista di questo appuntamento, la Tavola della Pace, impegnata da anni
nella promozione della pace, di un'economia di giustizia e della democrazia
internazionale e nella costruzione dell'Onu dei Popoli, intende avanzare
alcune riflessioni e proposte.


Rafforzate l'Onu e la democrazia internazionale
Promuovete il bene comune globale


Il summit dei G8 riunisce i governi che, più di ogni altro governo al
mondo, detengono il potere, le risorse e i mezzi per determinare, nel bene
e nel male, le condizioni di vita e il futuro di gran parte dell'umanità.
Essi rappresentano una piccolissima parte dell'umanità, ma le loro
decisioni hanno uno straordinario impatto su tutto il resto del mondo.
Su di essi ricade la responsabilità di non aver impedito o di aver causato
molte delle grandi tragedie del nostro tempo: guerre, genocidi, povertà,
morte per fame, distruzione dell'ambiente e delle risorse naturali.
A loro, prima di ogni altro governo, spetta la responsabilità politica e
morale di affrontare con efficacia queste grandi emergenze e costruire un
nuovo ordine internazionale, pacifico e democratico.
Ai governi che s'incontrano a Genova noi chiediamo di abbandonare ogni
atteggiamento "verticistico" promuovendo, da subito, la democratizzazione
del sistema internazionale, processi decisionali aperti e trasparenti, la
cooperazione a tutti i livelli, il riconoscimento del ruolo fondamentale
svolto dalle istituzioni locali e dalle organizzazioni della società
civile.
A loro chiediamo, ancora una volta, di cambiare rotta e di promuovere
decisamente il rafforzamento e la democratizzazione delle Nazioni Unite,
quale centro della governabilità globale. Il processo di globalizzazione in
atto ha aumentato il già profondo deficit di democrazia internazionale
esistente, preparando un futuro denso di tensioni, incognite e di pericoli
inaccettabili. Senza il rilancio del sistema dell'Onu e la sua
democratizzazione, senza un forte investimento per ridargli forza,
efficacia e credibilità, nessuno dei tanti problemi aperti troverà mai una
soluzione definitiva.
Ai capi di governo che si riuniscono a Genova si rivolgono da tempo,
inascoltati, i popoli dimenticati e defraudati del sud del mondo. La Tavola
della pace intende dare voce a quell'umanità che, dalle periferie del
mondo, chiede innanzitutto cibo, acqua e lavoro per tutti. A queste domande
pressanti di libertà e giustizia dobbiamo rispondere combattendo ogni forma
di esclusione e promuovendo la partecipazione democratica di tutti i paesi
e i popoli alla definizione delle regole e delle politiche globali.
Ai G8 chiediamo di cambiare le priorità dell'agenda politica e dell'uso
delle risorse rimettendo al centro delle proprie scelte le persone, i
popoli e il rispetto dei loro fondamentali diritti, il bene comune globale.
A loro chiediamo di abbandonare una visione del mondo dominata dallo
scontro degli interessi nazionali e dalla legge del più forte: proseguire
su questa strada ci porterà al disastro.
Il mondo ha urgente bisogno di governi democratici decisi a promuovere e
tutelare il bene pubblico globale, mettendo freno al crescente disordine
internazionale. Il mondo ha bisogno di governi decisi a contrastare le
guerre e le massicce violazioni dei diritti umani; mettere al bando la
guerra e le armi che la alimentano; garantire a tutti l'accesso ai diritti
sociali di base (il diritto al cibo, all'acqua, alla salute,
all'educazione, alla casa, al lavoro,...); proteggere l'ambiente globale
offrendo a tutti pari opportunità di sviluppo.
Ai G8 chiediamo di assumere queste priorità, mettendo, per una volta, in
secondo piano, i propri interessi egoistici. Non ci servono i soliti
documenti pieni di parole altisonanti, promesse e buone intenzioni. Urgono
decisioni precise e vincolanti come queste:
… applicare e ampliare il Protocollo di Kyoto per la riduzione delle
emissioni di anidride carbonica che minacciano il clima e la vita di
miliardi di persone;
… cancellare il debito estero dei paesi impoveriti e rivedere il sistema di
concessione dei crediti che genera insostenibili processi di indebitamento;
… modificare quelle regole del commercio internazionale che impediscono il
libero accesso ai mercati dei prodotti dei paesi in via di sviluppo e
costringere il Fondo Monetario, la Banca Mondiale e l'Organizzazione
Mondiale per il Commercio ad agire nel rispetto dei principi e degli
impegni per lo sviluppo sostenibile fissati dall'Onu;
… aumentare le risorse dedicate alla cooperazione internazionale per
sradicare la povertà estrema, la morte per fame e malattie, tassando le
transazioni finanziarie speculative e riducendo i bilanci e gli arsenali
militari;
… respingere il progetto americano delle guerre stellari, rilanciando il
ruolo dell'Onu per la costruzione di un sistema di sicurezza comune fondato
sul disarmo e la prevenzione dei conflitti;
… intervenire subito in Medio Oriente, a difesa dei diritti umani e della
legalità internazionale, promuovendo un piano di pace basato sulle
risoluzioni delle Nazioni Unite e sul principio "Israele e Palestina: due
Stati per due Popoli". Con altrettanta determinazione è urgente intervenire
in Macedonia e nelle troppe zone di guerra che continuano ad insanguinare
il mondo.
Questi obiettivi sono da lungo tempo al centro del nostro impegno
quotidiano. Oggi, li riproponiamo alla vigilia del summit di Genova per
ricordare ai "grandi" della terra le responsabilità che si devono assumere.
E domani continueremo il nostro lavoro organizzando dall'11 al 14 ottobre,
a Perugia, una grande Assemblea della società civile mondiale e una nuova
edizione della Marcia per la Pace Perugia-Assisi per la globalizzazione dei
diritti umani, della democrazia e della solidarietà.

Democrazia globale ora!!!
Tutti i diritti umani per tutti


Tavola della Pace - Francescani del Sacro Convento di Assisi, Associazione
per la Pace, Coordinamento Nazionale degli Enti Locali per la pace, AGESCI,
CGIL, CISL, UIL, ARCI, ACLI, Pax Christi, Emmaus Italia, CIPSI, Lega per i
Diritti e la Liberazione dei Popoli, Centro per la pace Forlì/Cesena,
Planet-Associazione per la cultura dell'interdipendenza, FIVOL-Fondazione
Italiana Volontariato, ICS-Consorzio Italiano di Solidarietà, Banca Etica,
Sondagenova (prime adesioni)

Per adesioni e informazioni: Tavola della Pace, Via della Viola, 1 (06122)
Perugia - Tel: 075-5736890 - Fax: 075-5721234 email: mpace@krenet.it - Sito
internet: www.tavoladellapace.it