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Il Papa: no ai villaggi vacanze
Fonte: "La Repubblica" - 20-6-2001
Il Papa: no ai villaggi vacanze
vendono solo falsi esotismi
Da "viaggiatore" ammonisce: state fra la gente. Condanna del turismo sessuale
CITTÀ DEL VATICANO - Il Papa viaggiatore esorta i turisti di tutto il mondo
a fare delle loro vacanze un momento di incontro e di dialogo tra civiltà
diverse; li mette in guarda dai villaggivacanze caratterizzati da un
«esotismo superficiale» e lontani dalle culture locali e rinnova l'appello
contro lo «scandalo intollerabile» del turismo sessuale che sfrutta donne e
bambini.
Un messaggio scritto da una persona a cui piace percorrere le strade del
mondo, quello inviato ieri da Giovanni Paolo II alla XXII Giornata Mondiale
del Turismo. «Occorre fare tutto il possibile - ha affermato il Papa -
perché il turismo non diventi in nessun caso una moderna forma di
sfruttamento, ma sia occasione per un utile scambio di esperienze e per un
proficuo dialogo tra civiltà diverse». Molte volte invece «diventa
un'opportunità per vendere prodotti cosiddetti "esotici"». Ecco allora che
«sorgono centri di vacanze sofisticati, lontani da un contatto reale con la
cultura del Paese ospitante o caratterizzati da un "esotismo superficiale"
ad uso dei curiosi assetati di nuove sensazioni».
«Purtroppo - ha sottolineato Giovanni Paolo II - questo desiderio sfrenato
giunge qualche volta ad aberrazioni umilianti come lo sfruttamento di donne
e di bambini per un commercio sessuale senza scrupoli, che costituisce uno
scandalo intollerabile». Il Pontefice usa parole forti anche contro quel
consumismo che può «trasformare in beni di consumo la cultura, le cerimonie
religiose e le feste etniche». Per soddisfare il desiderio del maggior
numero dei turisti «si ricorre ad una etnicità ricostruita», il contrario
«di ciò che dovrebbe essere un vero dialogo tra le civiltà, rispettoso
della autenticità e della realtà di ciascuno». Ad un turismo di autentica
scoperta si è ispirato invece il Papa nelle sue raccomandazioni. «Il
turismo - ha spiegato - pone a contatto con altri modi di vivere, altre
religioni, altre forme di vedere il mondo e la storia».