[News] La propaganda di Zelensky si sta rivelando un inganno fatale per il popolo ucraino
- Subject: [News] La propaganda di Zelensky si sta rivelando un inganno fatale per il popolo ucraino
- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Mon, 24 Mar 2025 07:39:52 +0100
Ecco un articolo che si basa su dati oggettivi che raramente vengono offerti da una narrazione di comodo della guerra in Ucraina.
Zelensky e l’illusione della guerra a oltranza: una strategia che costa cara all’Ucraina
La scelta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky di proseguire ad oltranza la guerra contro la Russia si sta rivelando sempre più disastrosa per il suo Paese. Mentre l’opinione pubblica internazionale comincia a interrogarsi sull'efficacia di una strategia fondata sulla guerra a oltranza, i numeri raccontano una realtà impietosa: nel 2024 le forze russe hanno conquistato 4.168 chilometri quadrati di territorio ucraino, oltre sette volte di più rispetto al 2023, secondo l’analisi dell’Institute for the Study of War pubblicata da Analisi Difesa il 30 dicembre scorso.
È evidente che la politica di Zelensky non sta dando i frutti sperati. Al contrario, più il tempo passa, più l’Ucraina perde terreno — letteralmente. Il presidente ucraino sembra continuare a ignorare un principio fondamentale della strategia militare: sapere quando è il momento di combattere e quando, invece, è il momento di trattare. Ma in questo caso, la scelta non appare dettata da ragioni militari o tattiche, bensì da motivazioni politiche interne, legate al mantenimento del potere e alla costruzione di una narrazione eroica utile al suo consenso.
Il problema, però, è che questa narrazione ha un costo altissimo. Le vite dei soldati ucraini, le infrastrutture distrutte, la crisi umanitaria e ora anche la perdita di porzioni sempre più ampie di territorio nazionale. La resistenza incondizionata, che all’inizio della guerra poteva avere una logica dettata dall’urgenza e dallo slancio patriottico, si è trasformata in un’ostinazione controproducente.
Trump, consapevole di una guerra che sembra non avere sbocchi, inizia a inviare segnali sempre più chiari: l’Ucraina non può continuare a combattere all’infinito, soprattutto se i risultati sono questi. Le vittorie diplomatiche si costruiscono anche (e spesso soprattutto) con il pragmatismo, non con la retorica controproducente della guerra a oltranza.
Se davvero Zelensky ha a cuore il destino del suo popolo, è giunto il momento che metta da parte l’orgoglio e consideri la trattativa non come una resa, ma come un atto di responsabilità. Perché ogni giorno che passa, ogni chilometro perso, è un passo in più verso una sconfitta più profonda. Quella realtà che Zelensky si rifiuta di vedere detta le sue regole. La propaganda militare ucraina, sebbene sostenuta ancora in Europa e sui nostri media, si sta rivelando un inganno fatale per il popolo ucraino.
La trattativa in corso deve cambiare natura e, uscendo dal solo ambito militare, deve puntare sui principi di ordine generale, ossia sull'autodeterminazione delle popolazioni delle aree contese. Prevedendo ampia autonomia e salvaguardando le identità linguistiche, culturali e politiche delle minoranze messe a rischio dalla "cancel culture" portata avanti su entrambi i fronti. Probabilmente il coinvolgimento dell'UNESCO sarebbe il più grande gesto di pace in questo conflitto in cui il vincitore spesso cancella la cultura del perdente.
Alessandro Marescotti a.marescotti at peacelink.org
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