[News] Congo: la UE è Robin Hood al contrario
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- From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.org>
- Date: Tue, 11 Feb 2025 08:53:43 +0100
Congo: la UE è Robin Hood al contrario
Le terre rare rubate con la guerra finiscono nelle multinazionali europee
L’Unione Europea si presenta come paladina della democrazia e dei diritti umani, ma in Congo il suo operato racconta un’altra storia: quella di un Robin Hood al contrario, che sottrae ai poveri per arricchire le multinazionali. Nel cuore dell’Africa, un saccheggio sistematico delle risorse è in corso, mentre il Ruanda – con il tacito consenso dell’Occidente – alimenta una guerra per il controllo delle terre rare, indispensabili all’industria tecnologica e alla transizione energetica europea.
Il ruolo dell’UE nel saccheggio del Congo
La Repubblica Democratica del Congo è uno dei paesi più ricchi di minerali strategici come coltan, cobalto e litio, indispensabili per batterie, smartphone e pannelli solari. Ma questa ricchezza non porta prosperità alla popolazione congolese: al contrario, ha scatenato un conflitto armato permanente, con gruppi armati sostenuti dal governo del Ruanda che controllano le miniere con il terrore.
L’UE, mentre dichiara il suo impegno per la sostenibilità, ha stretto accordi con Kigali per garantire un approvvigionamento stabile di questi minerali. Il Ruanda non dispone di risorse proprie e la sua esportazione di terre rare è il frutto di un saccheggio sanguinoso.
Nel frattempo, Bruxelles ha lanciato il “Global Gateway”, un’iniziativa che mira a contrastare l’influenza cinese in Africa. Quella in atto non è solo una guerra del coltan ma una guerra geopolitica per il "disaccoppiamento" rispetto alla Cina, potenza leader nel settore delle terre rare che stanno facendo decollare la filiera green di Pechino.
Chi paga il prezzo della “transizione verde” europea?
L’UE, che si vanta di voler ridurre le emissioni e promuovere l’energia pulita, tace volutamente sulla guerra nel cuore dell'Africa. E questa transizione verde si tinge di sangue. Quando l'ecologia non si collega alla pace assume i caratteri della disumanità e dell'egoismo verde. Lo si vede anche nella incredibile postura bellica dei Verdi tedeschi, irriconoscibili rispetto alle loro originarie radici ecopacifiste.
Un sistema da ribaltare
Il saccheggio del Congo è una delle più grandi ipocrisie del nostro tempo. Se l’UE vuole davvero promuovere una transizione giusta, deve smettere di chiudere gli occhi sul ruolo del Ruanda e imporre trasparenza sulla filiera delle terre rare. Senza giustizia per il Congo, la “sostenibilità” europea resterà solo un’ipocrisia verde e i bei discorsi sulla transizione green saranno scritti sul sangue e sulla sofferenza degli ultimi.
I Robin Hood al contrario ci stanno facendo arrabbiare ed è giusto disprezzare pubblicamente, con tutto il cuore, la loro ipocrisia e il loro cinismo.
Alessandro Marescotti a.marescotti at peacelink.org
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