[News] La Russia prevale nella guerra in Ucraina e per evitare altro sangue è necessario tracciare i confini con la volontà popolare



Attacco russo a Kharkiv: nuovi scenari di guerra e logoramento per l'Ucraina

L'offensiva russa su Kharkiv

  • Nonostante l'impegno nel Donbass e a sud lungo un fronte già molto vasto, la Russia ha dispiegato forze sufficienti per un nuovo fronte a Kharkiv.
  • Questo dimostra la capacità russa di rimpiazzare le perdite e persino aumentare il proprio potenziale militare.

L'Ucraina rischia lo “scenario Caporetto”

  • Un conflitto prolungato potrebbe sfiancare l'esercito ucraino, come accaduto in Italia a Caporetto nella Prima Guerra Mondiale. L’Italia si riprese con l’intervento degli Stati Uniti ma per evitare una guerra mondiale con sbocco nucleare (nel 1917 non c’era l’atomica) Biden ha ribadito che nessun soldato americano metterà piede in Ucraina.
  • La nuova mobilitazione dell’Ucraina con il reclutamento di giovani e meno giovani serve ad evitare questo scenario “alla Caporetto”, ma forzare l’arruolamento con metodi estremamente coercitivi potrebbe avere effetti controproducenti qui sintetizzati.
    • Stress eccessivo sulla società (aumento della renitenza).
    • Reclute demotivate che combattono per una guerra senza una via d'uscita prospettata (oltre alla mera resistenza).
    • Il clima di sfiducia e la perdita di coesione sociale potrebbe avere conseguenze fatali sull’Ucraina.

Conclusioni

  • L'attacco a Kharkiv segna un'evoluzione strategica preoccupante del conflitto.
  • L'Ucraina è chiamata a una resistenza durissima, con il rischio di un logoramento prolungato.
  • È fondamentale trovare soluzioni diplomatiche per evitare una guerra senza fine e le sue tragiche conseguenze.
  • Tra le soluzioni diplomatiche la più auspicabile è quella di un pronunciamento delle popolazioni delle aree contese dopo un prolungato cessate il fuoco, sotto il controllo dell’Onu. I confini verrebbero definiti in base alla volontà popolare e non sarebbero decisi dai rapporti di forza militari che oggi sono nettamente a favore della Russia.