[News] Oggi corteo antirazzista a Taranto, si mobilitano i Comuni e la società civile



Scendono in piazza associazioni, sindacati, partiti, Comuni e le realtà della società civile di tutta la provincia di Taranto, domani, per la manifestazione contro il Decreto Salvini, organizzata dalla rete Welcome Taranto. Scrivono gli organizzatori: “Un grande corteo colorato, allegro, chiassoso, aperto, inclusivo, ricco di contaminazioni sia per ribadire con determinazione che Taranto e la sua Provincia sono terre di solidarietà ed accoglienza, sia per dire “no” al Decreto sicurezza e immigrazione e rifiutare politiche inumane di odio, discriminazione, respingimenti e chiusure dei porti del Governo Lega – Movimento 5 stelle. Un grande corteo che metta insieme tutte le anime democratiche che si riconoscono nei principi della nostra Costituzione e che non possono quindi accettare politiche contrarie al principio di parità di trattamento tra cittadini italiani e stranieri: enti, amministrazioni pubbliche, rappresentanti istituzionali, cittadinanza attiva, forze politiche e sindacali, enti di tutela, ONG, scuole ed Università. associazioni, comitati, collettivi, mondo del volontariato laico e religioso, mondo dell’arte e della cultura. Un grande corteo che abbatta il muro dell’indifferenza e che rappresenti lo strumento per costruire, insieme ai comuni e agli altri rappresentanti istituzionali, un percorso per disapplicare il decreto sicurezza ed approvare delibere che riescano ad aggirarne le folli conseguenze. Tra queste segnaliamo l’articolo 13 del decreto sicurezza che, impedendo l’iscrizione dei richiedenti asilo all’anagrafe, li priva di alcuni servizi fondamentali. Una evidente violazione dei diritti costituzionalmente garantiti e delle tutele previste dai trattati internazionali. Un grande corteo che faccia quindi appello ai Sindaci, assessori comunali e regionali e ai ministri ad emanare immediatamente, nell’ambito delle loro competenze, tutti i provvedimenti possibili utili a consentire la assoluta parità di diritti dei richiedenti asilo, nell’ambito della normativa vigente, e ad impartire istruzioni precise ai propri uffici circa il diritto del richiedente di accedere a tutti i servizi (pubblici e privati) erogabili sul territorio comunale.
Un grande corteo che chieda con determinazione ai rappresentanti Istituzionali del territorio a tutti i livelli (consiglieri comunali, regionali e parlamentari) prese di posizione politica precise sulla chiusura dei porti e sulla follia di abbandonare in mare donne, bambini e uomini che provengono da Paesi in guerra e da Paesi impoveriti da politiche predatorie dei nostri Paesi… ognuno decida da che parte stare!”

Il movimento riguarda tutta l’Italia e sono decine le amministrazioni che si sono schierate apertamente contro i discutibili contenuti del decreto.