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[News] Fwd: [AbruzzoControOmbrina] Appello Assemblea 2 Luglio Costituzione
- Subject: [News] Fwd: [AbruzzoControOmbrina] Appello Assemblea 2 Luglio Costituzione
- From: Alessio Di Florio <abruzzo at ritaatria.it>
- Date: Sat, 11 Jun 2016 11:09:16 +0200
L'ABRUZZO DECIDE, DICIAMO NO ALLA RIFORMA DELLA COSTITUZIONE.
Un anno è passato da quando 60.000 persone hanno riempito le strade di Lanciano permettendo a quel No ad Ombrina Mare di ottenere la vittoria.
Insieme a questa determinazione ed unità popolare nuove mobilitazioni si sono moltiplicate in tutta la nostra regione: per una ricostruzione giusta e condivisa a L’Aquila, contro l’inquinamento di fiumi, mare, aria e contro il taglio degli alberi a Pescara, per la bonifica delle discariche di Bussi che contaminano falde e corsi d’acqua nella Val Pescara, contro il gasdotto “Rete adriatica” e la centrale di compressione della Snam a Sulmona, contro l’autodromo di Montorio al Vomano nel Teramano, contro la Powercrop nella Marsica, contro l'elettrodotto Terna da Villanova a Gissi, e altre ancora. Esperienze che, oltre ad opporsi alla devastazione dei nostri territori, si sono fatte portatrici di un altro modello di vita economica e sociale: non più all'insegna della povertà, della distruzione delle nostre bellezze, dell'emigrazione dei nostri giovani ma incentrato sulla difesa della salute, della natura, dei nostri borghi e delle nostre città storiche, sull’agricoltura, il turismo e un’industria pulita.
Il Governo Renzi, seguendo le politiche di Berlusconi, Monti e Letta, attraverso lo Sblocca Italia sta portando ad una ridefinizione dall’alto dei nostri territori, ad un aumento di inceneritori e pozzi petroliferi. Così, insieme al Jobs Act e alla cosiddetta Buona Scuola, ha modificato i nostri diritti e la “costituzione materiale” del nostro Paese.
Purtroppo il Governo ha deciso di sferrare un nuovo attacco. Con la riforma della Costituzione il potere sarà accentrato nelle mani dell’esecutivo, soffocando la sovranità popolare, il diritto del popolo di decidere. Con la riforma del titolo V della Costituzione il ruolo nonché l'autorità delle regioni e degli enti locali verranno definitivamente annullate. Dagli ospedali ai punti nascita, dalle scelte energetiche allo smaltimento dei rifiuti, passando per le politiche economiche e il sostegno al reddito, senza escludere la cultura e lo sviluppo agricolo e turistico.
Si ucciderà la nostra Costituzione per permettere alle multinazionali, alle banche, di avere le mani libere nell’imporre le loro scelte sulle nostre teste. Si farà a meno del popolo, una volta per tutte. E questo va di pari passo al tentativo di approvare il TTIP pietra tombale per i diritti sociali, per le nostre economie di base, per la salute pubblica e per la nostra sovranità.
Per questo facciamo appello alla società civile, alle associazioni, agli enti locali e alle imprese del territorio. Organizziamoci per difendere la nostra terra e la democrazia perché sono il perno su cui costruire un domani sostenibile ed equo.
No alla devastazione dei nostri territori e dei diritti, difendiamo il futuro delle nostre comunità.
Convochiamo tutte e tutti ad un incontro pubblico a Zona22 il 2 Luglio alle ore 16.
No alla riforma, l'Abruzzo Decide!
Un anno è passato da quando 60.000 persone hanno riempito le strade di Lanciano permettendo a quel No ad Ombrina Mare di ottenere la vittoria.
Insieme a questa determinazione ed unità popolare nuove mobilitazioni si sono moltiplicate in tutta la nostra regione: per una ricostruzione giusta e condivisa a L’Aquila, contro l’inquinamento di fiumi, mare, aria e contro il taglio degli alberi a Pescara, per la bonifica delle discariche di Bussi che contaminano falde e corsi d’acqua nella Val Pescara, contro il gasdotto “Rete adriatica” e la centrale di compressione della Snam a Sulmona, contro l’autodromo di Montorio al Vomano nel Teramano, contro la Powercrop nella Marsica, contro l'elettrodotto Terna da Villanova a Gissi, e altre ancora. Esperienze che, oltre ad opporsi alla devastazione dei nostri territori, si sono fatte portatrici di un altro modello di vita economica e sociale: non più all'insegna della povertà, della distruzione delle nostre bellezze, dell'emigrazione dei nostri giovani ma incentrato sulla difesa della salute, della natura, dei nostri borghi e delle nostre città storiche, sull’agricoltura, il turismo e un’industria pulita.
Il Governo Renzi, seguendo le politiche di Berlusconi, Monti e Letta, attraverso lo Sblocca Italia sta portando ad una ridefinizione dall’alto dei nostri territori, ad un aumento di inceneritori e pozzi petroliferi. Così, insieme al Jobs Act e alla cosiddetta Buona Scuola, ha modificato i nostri diritti e la “costituzione materiale” del nostro Paese.
Purtroppo il Governo ha deciso di sferrare un nuovo attacco. Con la riforma della Costituzione il potere sarà accentrato nelle mani dell’esecutivo, soffocando la sovranità popolare, il diritto del popolo di decidere. Con la riforma del titolo V della Costituzione il ruolo nonché l'autorità delle regioni e degli enti locali verranno definitivamente annullate. Dagli ospedali ai punti nascita, dalle scelte energetiche allo smaltimento dei rifiuti, passando per le politiche economiche e il sostegno al reddito, senza escludere la cultura e lo sviluppo agricolo e turistico.
Si ucciderà la nostra Costituzione per permettere alle multinazionali, alle banche, di avere le mani libere nell’imporre le loro scelte sulle nostre teste. Si farà a meno del popolo, una volta per tutte. E questo va di pari passo al tentativo di approvare il TTIP pietra tombale per i diritti sociali, per le nostre economie di base, per la salute pubblica e per la nostra sovranità.
Per questo facciamo appello alla società civile, alle associazioni, agli enti locali e alle imprese del territorio. Organizziamoci per difendere la nostra terra e la democrazia perché sono il perno su cui costruire un domani sostenibile ed equo.
No alla devastazione dei nostri territori e dei diritti, difendiamo il futuro delle nostre comunità.
Convochiamo tutte e tutti ad un incontro pubblico a Zona22 il 2 Luglio alle ore 16.
No alla riforma, l'Abruzzo Decide!
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