[News] Fwd: Cento passi ancora. Per la Resistenza e contro le mafie. 24 Aprile incontro a Vasto con Salvo Vitale e Faro Di Maggio, compagni di Peppino Impastato
- Subject: [News] Fwd: Cento passi ancora. Per la Resistenza e contro le mafie. 24 Aprile incontro a Vasto con Salvo Vitale e Faro Di Maggio, compagni di Peppino Impastato
- From: Alessio Di Florio <abruzzo at ritaatria.it>
- Date: Thu, 21 Apr 2016 15:43:59 +0200
Cento passi ancora. Per la Resistenza e contro le mafie. 24 Aprile incontro a Vasto con Salvo Vitale e Faro Di Maggio, compagni di Peppino Impastato
Domenica 24 Aprile alle ore 18.30 l’Auditorium del Centro Servizi Culturali di Vasto, in Via F. P. Michetti 63, ospiterà un incontro con Salvo Vitale e Faro Di Maggio, compagni a Radio Aut di Peppino Impastato, militante di Democrazia Proletaria assassinato dalla mafia il 9 maggio 1978. Sarà presentato il libro CENTO PASSI ANCORA, edito da Rubbettino e di cui è autore Salvo Vitale.
CENTO PASSI ANCORA raccoglie le pagine di un diario scritte da chi ha vissuto direttamente questa storia, iniziata subito dopo la morte di Peppino Impastato. Il depistaggio delle indagini, la controinchiesta dei compagni, le vicende processuali, la vita di Radio Aut, la lunga notte di Felicia e la sua ostinata richiesta di giustizia. 22 anni di lotta contro la mafia e uno slogan, scritto in uno striscione portato ai funerali, che ha accompagnato, da allora ad oggi, ogni scelta dei suoi compagni: ''con le idee e il coraggio di Peppino noi continuiamo''.
La
storia di Peppino Impastato non è finita sulle rotaie di Cinisi, la notte del 9
maggio 1978. Non finisce per lui, perché dal suo sangue sono nate tante realtà
che lottano contro la cultura mafiosa e che guardano alla conoscenza come arma
contro la criminalità organizzata ed all’ironia come strumento per
destrutturare il potere mafioso. Non finisce nemmeno per il suoi cari e gli
amici che gli sono stati accanto nelle lotte e a Radio Aut e che si sono
trovati a raccogliere i cocci di una storia ed a lottare per preservare integra
la figura di Peppino. Il libro è una raccolta di ricordi personalissimi, intimi
scorci di vita che raccontano l’attività politica ed il lavoro a Radio Aut, il
mare scrigno delle confidenze, della disperazione e della rabbia, i compagni e
l’ostinazione, i libri e le poesie. Ricordi che fanno i conti con la sofferenza
fraterna per la perdita di un amico prima e di un compagno di lotta, poi.
Vitale si accanisce su di essi perché non si dissipi nella nebbia della
diffamazione un lavoro politico puro ed integrale; una memoria forte ed
esemplare; un’esperienza di lotta e di vita che hanno segnato un passo
importante nella storia di chi l’ha vissuta. Fa questo praticamente dal giorno
successivo alla morte di Impastato e da allora non si è più fermato. Questa
piccola raccolta di fotogrammi sta lì a ricordarcelo. Come sta lì a ricordarci
la figura di mamma Felicia, straziata nell’anima ma indomita, che muore dopo aver
visto sotterrare tutti gli aguzzini di suo figlio. Cento passi ancora è scritto
con trasporto, Vitale non ci prova nemmeno a nascondere il coinvolgimento
personale perché sarebbe impossibile e perché, alla fine, la storia di Peppino
Impastato è, in buona parte, anche storia sua.
Non ci accontentiamo di un 25 Aprile di mere cerimonie retoriche, buone solo per passerelle autoreferenziali e auto celebrative. La Resistenza è viva, pulsa e prosegue ancora oggi. Peppino Impastato, rivoluzionario e militante comunista, partigiano della resistenza contro l’oppressione mafiosa, ne è ancora oggi un esempio e un testimone. In questi decenni, come ha scritto Umberto Santino (Presidente del Centro Siciliano di Documentazione Peppino Impastato) nella casa di Peppino Impastato “sono venuti in tantissimi, vecchi partigiani e giovanissimi dei noglobal. Sono venuti studenti da tutta l`Italia, sono venuti gli scout, commossi e felici di incontrarti. Qui si sono incontrate Felicia Bartolotta e Pina Grassi, Rita Borsellino e Haidi Giuliani, donne diversissime, provenienti da mondi lontani, che si sono capite riconosciute. Qui è arrivato Armando Gasiani, deportato a Mauthausen, originario di Anzola dell`Emilia, Comune di cui Felicia era cittadina onoraria, e tra lui e Felicia, che conosceva bene solo il siciliano, non c`e` stato nessun problema di comunicazione. Le Resistenze, tutte le Resistenze, da quella antifascista a quella antimafiosa a quella antiliberista, si sono incontrare nel piu` naturale dei modi”.
L’incontro del 24 Aprile s’inserisce nel ciclo dedicato alla libertà di tutti i popoli, in particolare alla resistenza kurda, per far conoscere ed aiutare tutte le popolazioni oppresse e massacrate dal Capitalismo e dall'Imperialismo e che lottano contro di essi, che Rete Kurdistan Abruzzo sta portando avanti in questi mesi con Confederazione Cobas Abruzzo, Associazione Senzaconfine, Arci, Consulta Giovanile Vasto, Associazione Antimafie Rita Atria e PeaceLink Abruzzo, Rifondazione Comunista Vasto e Sinistra Anticapitalista Abruzzo per la Rete Antiliberista e Anticapitalista.
Rete Kurdistan Abruzzo
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