[News] Popoff Quotidiano. Chieti, acampada contro l'elettrodotto



http://popoffquotidiano.it/2015/09/27/chieti-acampada-contro-lelettrodotto/

Chieti, acampada contro l’elettrodotto


l termine di un sit in sotto la prefettura di Chieti il comitato contro l’elettrodotto Villanova-Gissi ha lanciato un presidio ad oltranza

da Chieti, Alessio Di Florio

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Basta aspettare vogliamo risposte" recita lo striscione che campeggia sotto la prefettura di Chieti. Al termine di un sit in, e del successivo incontro col Prefetto, le attiviste e gli attivisti del “Coordinamento No elettrodotto Villanova-Gissi” hanno deciso di rimanere in presidio ad oltranza sotto il palazzo istituzionale “finché non saranno presi impegni precisi”. Se Terna ha deciso di mettere in campo grossi calibri dell’avvocatura nazionale, coma Giulia Bongiorno, i cittadini non si arrendono e sfoderano sempre più determinazione, passione e convinzione. Da oltre una settimana non c’è stato un solo secondo nel quale il presidio si sia fermato, mentre attestati di solidarietà sono arrivati anche da altri comitati no elettrodotto di altre parti d’Italia. Caparbietà e determinazione che stanno cominciando a dare frutti: dopo una settimana di presidio permanente h24 dalla prefettura hanno informato gli attivisti di aver inviato una nota ai Ministeri competenti e alla Regione “rappresentando quanto sta accadendo” e “sollecitando a dare una pronta risposta ad una soluzione che esige soluzioni urgenti”. In questi giorni persone da ogni parte della provincia (e non solo) stanno partecipando e, sia di giorno che di notte, hanno continuato ad animare il presidio permanente rimanendo anche solo poche ore o portando conforto agli attivisti. Maggiore sarà la partecipazione al presidio permanente e più la voce del Coordinamento e delle ragioni del no all’elettrodotto verranno rafforzate. Per questo dal presidio permanente e dal Coordinamento invitando chiunque condivida l’opposizione all’elettrodotto Villanova-Gissi ad andare sotto la prefettura e partecipare.

Il comitato ha varie volte accusato Terna di irregolarità e abusi nei cantieri. Accuse alle quali si è aggiunto recentemente il Comune di Lanciano che, con una missiva di 13 pagine indirizzata ai Ministeri competenti e alla Regione, ha chiesto un’ordinanza di sospensione dei lavori perché “ la costruzione dell’opera sul proprio territorio, dai rilievi eseguiti, la si ritiene in abuso edilizio”.

Il Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua Pubblica ha attaccato la Sovrintendenza Belle Arti e Paesaggio dell’Abruzzo affermando che “non fa vedere le carte e rimanda di mesi un legittimo accesso agli atti dei cittadini” e che “fa ammuina mentre l’opera avanza sulla testa dei cittadini”. Sarcasticamente il movimento ambientalista definisce l’ente afflitto dalla “Sindrome di Dracula” perché avrebbe “paura della luce e non si tratta dell’elettricità che l’opera dovrebbe trasportare ma del diritto all’informazione dei cittadini che la subiscono sul loro territorio”. Racconta il Forum che il 4 giugno Mariapaola Di Sebastiano ha inoltrato una richiesta via PEC alla Sovrintendenza e, dopo 3 mesi di attesa, il 4 settembre è arrivata “a diffidare la Sovrintendenza con un’ulteriore PEC” a cui ne è seguita una terza il 15 settembre. “A questo punto – prosegue il racconto – la Sovrintendenza di L’Aquila, e, in particolare, la Sovrintendente Maria Giulia Picchione e il Responsabile del Procedimento Nicola dell’Olio il 22 settembre 2015, a tre mesi e mezzo dalla richiesta iniziale, rispondono al cittadino che stante la particolarità del caso (quale?), avendo interessato l’Avvocatura di Stato (perchè?), non potranno soddisfare la richiesta fino a risposta positiva degli organismi da loro interpellati”. Una procedura, evidenzia il Forum, che “da nessuna parte nel Decreto legislativo 195/2005 è prevista” e quindi chiede alla Sovrintendenza di “consentire immediatamente l’accesso agli atti” evitando “comportamenti dilatori”. Gli attivisti nel comunicato hanno invitato la Dott.ssa Picchione “ad un pubblico dibattito sul diritto alla trasparenza in Italia e su quanto sta facendo il suo ufficio su questa opera e sulla tutela del paesaggio” lasciando a lei la possibilità di scegliereil luogo e l’ora, con un minimo di preavviso (sicuramente minore dei tre mesi e mezzo con cui vi è stata la risposta) ci faremo trovare invitando a partecipare la stampa e i cittadini dei territori il cui paesaggio, bene teoricamente tutelato dalla Costituzione, viene stravolto dall’elettrodotto” e concludendo “quanto sta accadendo attorno a quest’opera è veramente incredibile, visto che sono i cittadini e pochi comuni a far uscire carte e documenti in cui si evidenziano le gravissime carenze progettuali e le stranissime procedure seguite per autorizzarla. La trasparenza in questo paese sembra una chimera. Invitiamo anche Terna, visto che difende la bontà dell’opera e delle procedure, a fare lo stesso invito alla trasparenza a tutti gli enti”.