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[News] Solidarietà e sostegno ad Andrea Natale e a tutta la gestione della Lecceta. Non cali il silenzio sull'atto vandalico. Parco Nazionale Costa Teatina: positivo che ci sia un passo ma commissario tecnico sarebbe stato preferibile alla politica
- Subject: [News] Solidarietà e sostegno ad Andrea Natale e a tutta la gestione della Lecceta. Non cali il silenzio sull'atto vandalico. Parco Nazionale Costa Teatina: positivo che ci sia un passo ma commissario tecnico sarebbe stato preferibile alla politica
- From: Alessio Di Florio <ahimsashalom at yahoo.it>
- Date: Sun, 17 Aug 2014 17:00:19 +0100
- Reply-to: Alessio Di Florio <ahimsashalom at yahoo.it>
Solidarietà
e sostegno ad Andrea Natale e a tutta la gestione della Lecceta. Non cali il
silenzio sull'atto vandalico.
Parco Nazionale
Costa Teatina: positivo che ci sia un passo ma commissario tecnico sarebbe stato preferibile
alla politica
Sono ormai passati
oltre due settimane dall'atto vandalico che ha devastato il Centro Visite della
Riserva Naturale Regionale “Lecceta di Torino di Sangro”. Un episodio
gravissimo che appare ormai sorpassato dall’avanzare della cronaca. Non è giusto che sia così, non può calare il
silenzio su un atto a tratti inquietante. E’ necessario mantenere alta
l’attenzione e porsi come argini civili e sociali ad atti che colpiscono e
devastano tutta la comunità. Si torna ad esprimere massima solidarietà e
sostegno al Direttore della Riserva Andrea Rosario Natale e alla Cooperativa
Terracoste, che quotidianamente curano, difendono e tutelano un preziosissimo
angolo di paradiso come la Lecceta. L'atto vandalico non si può derubricare a
semplice furto: le modalità in cui è avvenuto, l’oggetto a forma di tartaruga
(la tartaruga Testudo Hermanni è il simbolo della Lecceta) a cui è stata
mozzata la testa lasciato all’ingresso che evoca intimidazioni in stile
mafioso, il precedente del dicembre scorso del taglio dei 29 ulivi allo stesso
Andrea, altro altri atti avvenuti negli anni scorsi (a partire dai pneumatici
tagliati alle auto di alcuni operatori) fanno pensare a ben altro. Lo stesso
biglietto lasciato all’ingresso del Centro Visite, e che sembra aver colpito
l’immaginario di tanti, non appare il gesto di un ladro “gentiluomo” che vuol
chiedere scusa, quasi ferito lui dal gesto appena commesso. Un’interpretazione
che non sembra accettabile, per il luogo, perché in quel remoto caso non si
aveva nessuna necessità di rompere il vetro dopo aver aperto la porta, non si
mozza la testa ad una tartaruga di legno, non si agisce con organizzazione e
con quelle modalità, non si getta a terra materiale informativo e gadget collocati
lì dove certo non ci possono essere denaro o oggetti preziosi in oro. Nella
migliore delle ipotesi chi ha lasciato quel biglietto voleva solo irridere
sprezzante.
Non si può lasciar
vincere la barbarie, l’intimidazione, la violenza. Continuiamo a credere che
sia possibile costruire un Mondo più equo e sostenibile, umano, giusto, dove
parole oggi quasi indicibili perché soffocate dai veleni e dai gas dei Signori
delle Guerre e della Speculazione, del Profitto e del Mercato, siano pane
quotidiano.
In tutti questi anni
tante sono le battaglie comuni, per l’acqua pubblica, contro la deriva petrolifera,
per una gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti, contro ogni altra minaccia al
territorio, all’ambiente e alla salute, contro la cementificazione e per la
tutela delle coste e delle Aree Protette, a partire dalla conclusione dell’iter
istitutivo del Parco Nazionale della Costa Teatina. Un iter che ormai ha
superato abbondantemente i 13 anni, un record vergognoso per la Regione che si
vanta di essere la “Regione Verde d’Europa” (un verde che, come si è già
tantissime volte denunciato, è sempre più sbiadito dal nero petrolio, per il
taglio di risorse e territorio ad alcune aree protette, dai colori non certo
accesi di depuratori non funzionanti, dai veleni di una delle discariche più
grandi d’Europa e delle realtà simili, dal grigio della cementificazione, dalla
presenza sempre più capillare e attiva delle mafie).
Novità sembrano esserci
all’orizzonte: è stato nominato un commissario. Ogni passo verso il
completamento dell’iter può oggi essere considerato positivo, lo stallo in cui
si è tornati non è accettabile. Ma proprio per questo è doveroso non tacere e
trascurare le criticità. Per un’iter così travagliato, e sempre irto di insidie
e difficoltà, sarebbe stato probabilmente preferibile un commissario tecnico e
il più possibile considerato vicino al territorio. Un commissario al di sopra
della stessa politica che non è riuscita a concludere la vicenda, e che nei 13
anni passati non ha dato positiva immagine di sé, e che non faccia temere,
ipotizzare, pensare a nessuno che il futuro Parco sia un carrozzone dove
collocare poltrone e non portatore (come dovrà essere, e vigilare su questo
sarà un compito a cui mai rinunceranno movimenti, comitati, associazioni,
cittadini) di una visione, tutela, amore per la costa teatina e tutto il nostro
territorio.
Ci si augura che il
commissario possa svolgere il suo ruolo, e portare a compimento la
perimetrazione del Parco Nazionale della Costa Teatina anche in meno dell’anno
che alcune dichiarazioni di stampa adombrano, alla luce soprattutto delle tante
minacce che si stagliano all’orizzonte soprattutto sul fronte della deriva
petrolifera. Si resta in attesa, pronti a sostenere ogni positivo passo, ogni
avanzamento verso la realizzazione di quanto si aspetta da tanto, troppo tempo
e a festeggiare, speriamo il prima possibile e nel miglior modo possibile, il
nuovo Parco. Restando sempre vigili e attenti, senza indugi o indulgenze. Sono
troppo freschi, e impressi nei cuori e nelle menti, vicende come la scoperta
della mega discarica, quanto accaduto in questi anni proprio sul Parco, per non
parlare degli attualissimi “sblocca
trivelle”, “inquinatore protetto” e (anche se son passati ormai anni ma
attualissimo negli effetti) decreto Così Passerà Ombrina Ma Non Solo.
Alessio Di Florio
Ass.
Antimafie Rita Atria
Ass.
Culturale Peppino Impastato
PeaceLink
Abruzzo
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