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[News] Ilva, le previsioni di PeaceLink si avverano: "sovracapacita' produttiva"
- Subject: [News] Ilva, le previsioni di PeaceLink si avverano: "sovracapacita' produttiva"
- From: "Alessandro Marescotti" <a.marescotti at peacelink.it>
- Date: Fri, 27 Jun 2014 14:18:53 +0000
- Importance: Normal
- Reply-to: a.marescotti at peacelink.it
- Sensitivity: Normal
La banca svizzera Ubs chiede la chiusura dell'impianto siderurgico tarantino. "In Europa esiste una sovracapacità produttiva di acciaio; è giusto fare a meno dell'industria più obsoleta e pericolosa che ci sia in giro". L’Europa scarica l’Ilva. Lo fa attraverso il potente - e pervasivo - sistema finanziario che governa le istituzioni politiche. Uno studio redatto dalla banca svizzera Ubs, il cui titolo è tutto un programma “Il futuro dell’Ilva, il destino dell’industria siderurgica europea”, non lascia spazio ad alcun dubbio. Nel vecchio continente esiste un problema di sovracapacità produttiva per quel che concerne l’acciaio. Un eccesso dell’offerta calcolato in 20 milioni di tonnellate annue. Ragion per cui è quantomai necessario tagliare. Da dove iniziare se non dall’impianto più vecchio e mal ridotto che esiste in giro? Quello che in tutti questi anni, con la complicità dello Stato (e non solo), ha determinato morte e malattie tra gli abitanti della terza città dell’Italia meridionale. Della serie: per salvare la produzione d’acciaio in Europa è necessario che l’Ilva chiuda e la si faccia finita con un’industria obsoleta e sotto tutela giudiziaria. Ubs sconsiglia vivamente ArcelorMittal dall’acquisire le quote di maggioranza dell’impianto tarantino. Un investimento che nel giro di pochi anni, si legge nelle note a margine dello studio redatto dall’istituto di credito elvetico, si rivelerebbe fallimentare. Sembra non esistere alcuna soluzione di continuità tra la maggiore impresa italiana e il Paese: ambedue legate dallo stesso destino e sconfitte sul terreno dell’affidabilità e della serietà. Non è un caso che, proprio sulle politiche ambientali, l’Europa consideri l’Italia uno Stato canaglia. Non c’è che dire: il semestre dell’Unione a guida italiana meglio non poteva iniziare per don Matteo. Fonte http://www.cosmopolismedia.it/categoria/13-economia/6506-l-acciaio-europeo-si-salva-se-chiude-l-ilva.html www.peacelink.it
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